Mister Dan Thomassen ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro l’Arzignano Valchiampo, in programma alle ore 17:30, allo stadio Romeo Menti.

“E’ stata una settimana utile, tanto piena con diversi allenamenti. Avevo bisogno di stare con loro, avevo bisogno di toccare, sentire e stimolare. Ho avuto tante risposte, anche positive, quindi piano piano mi sto facendo un’idea di quello che è la squadra e quello di cui ha bisogno. Sia a livello individuale, che di squadra hanno bisogno di trovare stabilità e continuità di prestazione.

Come stiamo fisicamente? Zonta ha perso i primi allenamenti della settimana ma ieri ha svolto tutta la seduta completa, ha avuto un problema alla tibia dopo la partita. Gli indisponibili rimangono Ierardi, Scarsella e Cataldi, oltre a Jimenez squalificato.

Partita molto sentita lato Arzignano ma si deve vincere? La realtà è riuscire a trovare in breve tempo la continuità e la stabilità di prestazione, uniti al risultato. E’ una richiesta alta ma necessaria per noi perché dobbiamo riuscire ragionare a breve termine in ottica di risultati ma anche a lungo termine per quanto riguarda le prestazioni. Per arrivare in fondo occorre stabilità e continuità.

Il passaggio alla difesa a quattro può far svoltare? E’ uno dei tanti aspetti, non è l’unico. E’ una modifica che abbiamo apportato, però il lavoro va fatto a 360 gradi, sia dentro il campo che fuori.

Centrocampo a 2? Ho qualche idea in testa, stiamo provando le due soluzioni, una l’abbiamo attuata a Trieste ma non ho ancora deciso.

Tante reti subite? La differenza reti è positiva +16, quindi collegare tutto a questo dato e successivamente alla difesa, non permette di dare tutte le risposte. Bisogna riuscire a trovare l’equilibrio, sia tattico che mentale, nell’arco della gara, ma anche nell’arco della stagione. Per questo non isolerei solo questo dato, è comunque una squadra che non ha mai faticato nel trovare la rete. Secondo me è più importante la continuità di risultati, rispetto al misurare il discorso sulla difesa.

Reti segnate ma alla fine contano i punti? Bisognerebbe analizzare tutto il percorso della stagione e come si affrontano i momenti di difficoltà all’interno della gara. La squadra ha pareggiato poco e questo può essere collegato ad una poca capacità di reggere nei momenti chiave della gara. Dobbiamo trovare maggior compattezza e stabilità all’interno della gara ed è una stabilità prevalentemente mentale. Dobbiamo arrivare ad avere un atteggiamento che non dipende dall’avversario, che sia l’ultimo o il primo in classifica. Ogni gara poi avrà richieste tattiche diverse, ma l’atteggiamento non deve essere sbagliato.

Mancano leader nella squadra? No, in questi giorni sto stimolando dentro e fuori dal campo e ricerco una maggiore unità dentro al campo. Venire promossi in categoria superiore è qualcosa di straordinario, non è facile, e questo richiede qualcosa di straordinario. Condividere il proprio punto di vista con il compagno e agire con lui è importante.

Prima al “Menti” sensazioni? Sono felice come un bambino, perché è stato un nuovo esordio, come quando debuttai a 18 anni nei professionisti, lo sto vivendo con grandissimo entusiasmo. E’ un onore poter sedere su quella panchina domani ed è motivo di grandissimo orgoglio. Mi emoziona anche parlarne”.

E’ una responsabilità? Vivo per questo, per le emozioni forti. Sono le belle cose di questo mondo, tutti noi che entriamo in questo stadio dobbiamo provare queste cose, abbiamo un pubblico da ammirare. Ci sono tanti punti in comune tra la squadra e i tifosi, penso all’unità. Loro cantano tutti insieme e anche noi dobbiamo “cantare” insieme in campo, con la stessa unità. Sono estremamente carico.

5 gare perse al Menti, può essere che abbiano paura nell’avere tanto pubblico? Gli stadi con una cornice importante pesano, in positivo ma anche in negativo. Sta a noi renderlo positivo, perché è l’atteggiamento che mettiamo noi in campo che fa la differenza, occorre avere sempre tanta fame e tanto cuore. Se mettiamo queste due cose in campo, anche i tifosi lo vedono e ci danno una mano.

Motivazioni? A inizio anno la squadra è partita con un obiettivo importante e questo obiettivo è ancora a portata di mano. La sconfitta con la Feralpi ha portato un contraccolpo forte ma bisogna saperlo reggere da uomini, affrontando le difficoltà tutti insieme e con coraggio.

Il campionato è ancora aperto? Ci sono due modi per arrivare all’obiettivo, finché siamo dentro ai giochi è giusto mettere tutto per provare ad arrivarci.

Troveranno spazio anche altri giocatori che ne hanno avuto meno? Ho una rosa e intendo valorizzarla al massimo in tutti i suoi componenti. Non sono prevenuto, chi sta bene gioca. Dico sempre che la maglia è lì, occorre andare a prenderla.

E’ stato fatto ricorso per Jimenez? Sì, verrà discusso giovedì.”

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