Mister Dan Thomassen ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro il Piacenza, in programma alle ore 17:30, allo stadio Leonardo Garilli.

“Noi arriviamo alla partita con motivazioni di un tipo e loro arrivano con motivazioni di altro tipo, affrontano una gara da sopravvivenza pura, giocandosi l’eventualità di poter accedere ai play out ed evitare la retrocessione diretta.
Le nostre motivazioni, invece, sono completamente diverse e sono quelle di preparazione ai play-off, ma ripeto, non per questo le motivazioni nostre devono essere meno, sono semplicemente diverse.

Che Piacenza mi aspetto? Estremamente agguerrito, con lo spirito di chi vuole sopravvivere, ma queste situazioni portano anche a magari ad una certa fragilità. Noi dobbiamo riuscire a mettere in campo, a prescindere dall’avversario, tutto quello che abbiamo, ma veramente dev’essere così, che ci sia il Piacenza o che ci sia un altro avversario, questo non deve cambiare il nostro approccio. Mentalmente è un ottimo test per mettere in campo tutto quello che abbiamo, a prescindere dall’avversario e anche dagli interpreti, che chiaramente domani, per noi, saranno un po’ diversi.
La risposta in termini di atteggiamento e di mentalità, non deve cambiare, cambiano gli interpreti, ma l’ho ribadito tante volte e sono qua a ribadirlo di nuovo: la rosa è ampia e i ragazzi sono tanti e chi giocherà domani dovrà mettere questo in campo.
Faremo qualche verifica su Cavion e Ronaldo, apparentemente sembrano avere cose relativamente leggere, però non è sicuramente un momento in cui rischiare due giocatori per noi fondamentali, quindi attendiamo delle risposte dallo staff medico e oggi pomeriggio prenderò una decisione in merito ad entrambi.

Turnover? E’ un investimento su qualche giocatore, perché un po’ per gli infortuni, un po’ per le varie diffide, un po’ perché la scelta era già stata fatta a prescindere da infortunati o non infortunati. Voglio arrivare a preparare i play-off con più giocatori possibili che abbiano un minutaggio che permette loro di affrontare i play-off col massimo del loro potenziale. Cerco continuità, domani si chiude il campionato e poi si apre un altro percorso, ma lo dobbiamo chiudere col massimo rispetto, per noi stessi e per il campionato stesso. Non lasciando da parte quello che è l’argomento classifica, perché lo so che la percentuale di probabilità di arrivare secondi è molto bassa, ma a volte le cose succedono e sarebbe un peccato non aver dato tutto, ma veramente tutto per portare a casa i tre punti, perché nel caso dovesse succedere, ci mangeremmo le mani, quindi andremo a Piacenza per fare risultato.

Giovani? Potrebbe esserci spazio per qualche giovane dall’inizio, come ad esempio Corradi, ma non tanto perché è giovane, perché Christian fa parte della rosa della prima squadra dal ritiro, quindi è parte integrante della prima squadra e quindi va un po’ sotto ai ragionamenti che sto facendo anche per gli altri giocatori di movimento, anche lui ha bisogno di trovare del minutaggio e domani può essere una buona occasione. Poi valuteremo questo pomeriggio, anche in base alle risposte che avremo su Ronaldo e Cavion, se portare qualche altro ragazzo della Primavera, anche per essere numericamente quelli che dobbiamo essere.

Tonin? In questo momento, Federico va sia valorizzato, che preservato. È stata un’ottima occasione contro il Pordenone, perché entrare con un risultato favorevole è sicuramente un’ottima condizione, dall’altra parte è entrato anche contro una squadra di qualità molto alta, con avversari diretti di spessore molto alto. E questo conferma la buona prestazione che Federico ha fatto, quando dico preservare, è un discorso che va a 360° sui giovani, bisogna sempre metterli anche nelle condizioni di potersi esprimere, che vuol dire considerare un po’ tutti i fattori, il momento della squadra, gli avversari, ci sono tante cose da prendere in considerazione.

Ritiro? Ci sarà, la società comunicherà anche a breve tutti i dettagli del ritiro. Spesso è una parola associata a qualcosa di negativo, in realtà questi sono dei giorni dove stare assieme, curare i dettagli, lavorare, recuperare, quindi curare a 360° quella che è la qualità del lavoro, quindi ne sono molto contento, che la società abbia deciso di investire in tal senso, ne siamo contenti tutti.

Amichevoli? Al momento non ne abbiamo organizzate. Staremo fermi sostanzialmente un weekend senza partite e facendo un’analisi attenta di quello che è lo stato attuale della rosa, probabilmente faremo una gara tra di noi, perché così riusciamo anche meglio a gestire il minutaggio. Non è così lunga la pausa, è una pausa di una settimana, cioè dall’ultima partita che è domani, ci aspettano due settimane di lavoro. Non mi preoccupa assolutamente il fatto di non avere una gara, perché arriviamo da un periodo in cui, diciamo in due settimane, quelle precedenti, abbiamo fatto quattro gare e ce ne aspetta una domani, quindi, calcolando tutto con lo staff, fisico e sanitario, direi che siamo assolutamente ad un buon punto e che, mantenere questo stato fisico è fattibile, anche con l’assenza della gara.

Mantenere alta l’attenzione? Viene facile domani, perché è una gara viva, adesso con questa formula che c’è da qualche anno in Serie C, quasi tutte le squadre sono coinvolte in qualche maniera con i play out o con i play-off, e questo tiene il campionato vivo fino alla fine. Noi troveremo la gara in assoluto più accesa, per quanto riguarda l’avversario e questi sono fattori che ci vengono incontro.
Domani occorre la prestazione, ma anche il risultato, perché il percorso che ci aspetta, sarà un percorso che richiederà il risultato, quindi ben venga domani, perché anche in termini di classifica, qualcosa può cambiare”.

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