Simone Salviato, terzino destro classe ’87 è stato presentato alla stampa.

Sto meglio, ho subito una contusione al soleo che ha causato un’edema che ci ha messo un po’ a riassorbirsi. Mi sono fatto male nella gara contro il Livorno il 30 dicembre, poi quando ero al Padova abbiamo voluto accelerare i tempi in quanto mi volevano far rientrare in campo e l’edema non si è sciolto completamente. Quando sono arrivato qui mi sono confrontato con il preparatore del recupero infortunati, Maurizio Ballò e con il mister, abbiamo quindi deciso di cominciare un programma diverso, non affrettando il recupero. Lavoro in piscina e in campo, aumentando i carichi giornalmente, quindi non penso manchi molto.
Non ho avuto ancora molto tempo per stare insieme alla squadra, viste le due gare ravvicinate, ma ho avuto la sensazione di una grande famiglia. Persone perbene e ragazzi umili che si sono subito messi a disposizione. Non vedo l’ora di rientrare per vivere appieno lo spogliatoio.
Mister Serena mi ha allenato a Mantova molto giovane, nella prima mia esperienza in Serie B. Lo ritrovo con le stesse ambizioni e lo stesso carattere, è una bravissima persona.

Ho ricoperto diversi ruoli in carriera: terzino destro, sinistro, centrale in una difesa a 3, la mezzala a Pescara con Cosmi. Cerco di adattarmi sempre, anche se mi trovo meglio come terzino destro o quinto di destra nella difesa a 5. Mi piace molto spingere e crossare anche se col tempo sono migliorato anche nella fase difensiva nella quale peccavo a inizio carriera.

Ho avuto la fortuna di vincere 3 campionati in carriera (Livorno, Cremonese, Padova, ndr). Due anni fa a Cremona, in questo periodo della stagione, mi trovavo a 11 punti dalla vetta dell’Alessandria. Era un traguardo insperato, ma non abbiamo mai mollato l’obiettivo, sappiamo che è difficile ma come stanno facendo i miei compagni, non molliamo. A fine stagione tireremo una linea, cercheremo di arrivare in alto, anche in Coppa Italia.

I tifosi? Da avversario ho sempre avuto soggezione per il Menti. Questo è uno stadio da Serie A per la tifoseria, per il calore e l’atmosfera, ho avuto la fortuna di giocare al Sud dove c’è molta passione, ma questa è una piazza davvero molto calorosa. Non vedo l’ora di scendere in campo, sono davvero felice di essere qui. Ho avuto altre 3 richieste, ma ho subito avvisato il mio procuratore e il Padova che volevo solo Vicenza e qualora non fossi arrivato, sarei rimasto a Padova, rifiutando tutte le altre proposte.

Morosini? Sono molto legato a Mario, che è stato mio compagno a Livorno, stavamo quasi sempre insieme. Mi vedo spesso con Anna, la sua fidanzata e con Vittorio, il suo migliore amico. Siamo rimasti molto legati e mi dedico molto anche a Live Onlus, un’associazione con la quale raccogliamo fondi attraverso le aste di maglie e parastinchi, con il cui ricavato acquistiamo defibrillatori e li doniamo alle società dilettantistiche che ancora non li hanno. Ne abbiamo donati più di 150. Sono contento perché siamo riusciti a portare l’immagine pulita di Mario in tutta Europa, grazie anche a dei nostri testimonial come Buffon, Bonucci, Pjanic e Cutrone.
Sono poi tesserato all’Associazione Piermario Morosini, che ha sede qui a Vicenza, mi iscrisse Sergio Vignoni e da lì in poi ogni anno ho rinnovato la tessera”.

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