Oggi è stato presentato alla stampa Vladimir Golemić, nuovo difensore biancorosso, alla presenza del direttore sportivo Luca Matteassi.

Matteassi: “Vladimir nelle ultime cinque stagioni ha militato nel Crotone, è stato in Serie C solo nell’ultima stagione, perché in precedenza ha sempre giocato in categorie superiori. Alcuni giorni fa, ha risolto il proprio contratto e aveva offerte da parte di tante squadre, ci siamo inseriti anche noi che siamo riusciti a portarlo qui, perché Vladimir ha voluto fortemente questa piazza, ha voluto fortemente indossare questa maglia, quindi siamo molto felici e gli faccio un grandissimo in bocca al lupo”.

Golemić: “Per me essere qui è prestigioso. Ho fatto questa scelta con intelligenza, pensando a tutto ciò che ha questo club: la storia, la tifoseria, la città e anche la società che ha alle spalle.
Sono felice e non vedo l’ora di cominciare, di mettere a disposizione tutto il mio bagaglio di esperienze che porto con me, per portare questa società dove si merita.

1-1 qui con il Crotone? Quando siamo venuti a giocarla sono rimasto colpito dall’ambiente. Poi è vero, ho avuto tante offerte in Italia e anche dall’estero, però come ho detto prima, è stata una scelta fatta con la testa guardando il progetto e per me è stata una scelta semplice alla fine, perché sapevo cosa volevo io e alla fine mettendomi al tavolo con la società e vedendo tutto ciò che c’è attorno, non è stata difficile.

Responsabilità al centro della difesa? Una grande responsabilità, però mi piacciono le sfide, mi piacciono le responsabilità. È vero che la squadra è nuova, c’è tanto da lavorare, io mi alleno da due giorni perché ho avuto anche un virus quando sono arrivato. C’è da creare un gruppo da zero, perché ci sono i ragazzi che c’erano dall’anno scorso, dobbiamo creare un gruppo bello tosto, perché solo col gruppo si vince, solo col gruppo si possono fare grandi cose, questa diciamo è la prima cosa, poi vengono tutte le altre, mettersi a disposizione del mister, della squadra, con umiltà, con grande sacrificio, con grande voglia e così potremo arrivare all’obiettivo.

Le mie caratteristiche? Ne ho tante, non mi piace parlare tanto di me, mi piace il contrasto, l’uno contro uno, mi piace l’anticipo, mi piace palleggiare, mi piace anche mettere palle goal da lontano con un cambio di gioco, diciamo che più che altro mi piace avere la squadra in mano e mettere tutto quello che ho, trasmettendolo a loro, con i valori giusti per creare una cosa importante e vincere. Non piace a nessuno perdere, però io se perdo vado fuori di testa e quindi…(ride, ndr).

Matteassi: “Come avete capito oltre essere un ottimo giocatore, ci porterà una grande personalità, tanta esperienza, leadership e sicuramente avevamo bisogno di un giocatore così”.

Golemić: “Difesa a 3 o a 4? A me piace giocare di più a tre, perché diciamo che ho più il pallone sui piedi, però sono un difensore, alla fine devo anche difendere, non solo giocare, però visto quello che vuole fare il mister, nei due giorni che ho vissuto, ci vuole anche il coraggio e tanta personalità per creare e stare alti. Quindi mi trovo di più nella difesa a tre, ho vinto anche il campionato di B così, ho fatto anche laSerie A, diciamo che negli anni ho giocato più a tre che a quattro.

Goal? Mi piace segnare, la cosa più bella del calcio è fare goal e vivere quell’emozione dello stadio quando urla il tuo nome, però per me fare una scivolata a salvare la porta, è come fare un goal, diciamo che le sensazioni sono quelle e diciamo che meno ne subiamo meglio è.

Emozione più bella? Sicuramente la promozione in Serie A, ma anche segnare a San Siro, giocare con grandi campioni. Poi ho fatto anche l’Europa League, sono sempre esperienze belle, quando vai in paesi e campionati diversi e incontri altri campioni, altre squadre che hanno vinto dei campionati.

Come mi approccio alla Serie C? Con grande umiltà, occorre sapere dove ci si trova e con grande umiltà mettersi a disposizione di tutti quanti per portare, come ho detto all’inizio, questo club dove merita.

Chi conoscevo? Ho giocato assieme a Valietti, con gli altri parliamo delle partite nelle quali abbiamo giocato contro, quindi alla fine ci si conosce comunque un po’ tutti. Non a livello profondo, però avremo tempo di farlo, di capire la strada che vogliamo fare e di farla assieme.

Diana ha fatto lavorare molto? Me l’hanno detto, io purtroppo ho fatto solo due giorni e su questo non posso dire niente, però ho visto che ha le idee chiare, sa cosa vuole fare e quello che sta trasmettendo alla squadra. E se lo seguiamo come dobbiamo fare, secondo me ci toglieremo delle grandi soddisfazioni.

Come marcare Ferrari? Vicino, a uomo, non lo farei mai girare. Per me quelli più difficili sono quelli più piccoli e rapidi.

Zauli? Ho parlato sia con Mister Zauli che con Mister Lerda e mi hanno spiegato che a Vicenza dal più piccolo al più grande, vivono tutti per la squadra e sentire queste cose mi dà molto dentro, quando ho pensato alle offerte, qualcosa dentro di me mi ha detto Vicenza, mi ha dato più di tutte a livello di entusiasmo, di ottimismo, quindi anche questo è stato un motivo fondamentale per farmi venire qui.

Pressione per la promozione? E’ giusto che abbiamo queste pressioni, perché avere obiettivi alti te li fa raggiungere, se hai degli obiettivi bassi, allora si parla di nulla. In questo caso è giusto che si aspettino questa cosa e come c’è scritto nello spogliatoio: “punta alla luna, mal che vada avrai camminato tra le stelle”, quindi diciamo che bisogna sempre puntare più in alto possibile, poi ovvio, non giochiamo da soli, ci sono gli avversari, però noi ce la dobbiamo mettere tutta per arrivare più in alto possibile.

Preparazione? Avevo iniziato il ritiro con il Crotone quindi erano già da due settimane che ero in allenamento, poi ho fatto questi tre-quattro giorni dopo la rescissione nei quali sono venuto qui a parlare e fare alcune cose, diciamo che mi sono allenato, non ho solo due giorni di allenamento.

Tempo libero? Mi piace stare con la mia famiglia, che mi manca un po’ perché non ci siamo visti per due-tre settimane, che per me sono tante. Fare qualsiasi cosa con loro per me non ha prezzo, quindi diciamo che mi definisco come una persona a cui piace stare con la famiglia.
Stanno aspettando che io trovi casa qui e dopo mi raggiungeranno. Ho due figli, la piccola ha due anni e sette mesi e il più piccolo ha 10 mesi.

Numero di maglia? Volevo il 5 che era occupato, quindi mi prenderò la responsabilità di prendere il 55″.

Matteassi: “Virus? La situazione è un po’ complicata, nel senso che nove giocatori stanno rientrando dal virus, otto sono ancora indisponibili e purtroppo ogni mattina ci svegliamo con qualche caso nuovo. Abbiamo anche chiesto il rinvio alla Feralpisalò, purtroppo la Lega l’aveva accettata ma loro no, quindi andremo a giocare questa partita di Coppa Italia con chi sarà a disposizione, con le nostre forze, cercando di fare la nostra partita e vediamo insomma chi sarà disponibile.

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