Questo pomeriggio sono stati presentati i centrocampisti Riccardo Cataldi e Kaleb Jimenez Castillo, accompagnati in conferenza stampa dal direttore sportivo Federico Balzaretti.

Balzaretti: “Sono due ragazzi che rappresentano un patrimonio per il club e fanno parte del progetto di ragazzi forti che abbiano intrapreso. Riccardo lo conosciamo dai tempi della Roma e ha lavorato per tanti anni con il mister, lo abbiamo preso la scorsa stagione, nel momento del fallimento del Catania. Kaleb invece lo abbiamo seguito tanto con la nostra area scouting, anch’io l’ho visto dal vivo un paio di volte e ha delle caratteristiche che ci piacciono molto. Entrambi hanno qualità e quantità, Riccardo è più un play, mentre Kaleb ha giocato in diversi ruoli e lo avete già visto in queste prime amichevoli. Siamo molto contenti e orgogliosi di averli portati qui. Jimenez? E’ in prestito biennale con diritto di riscatto e la Salernitana ha un diritto di recompra a cifre importanti, perché non voleva perdere il ragazzo. Noi però volevamo dargli l’opportunità di avere un percorso più lungo con il ragazzo e quindi abbiamo optato per il prestito biennale, considerato che sono giovani e hanno bisogno del tempo necessario per crescere, senza mettere loro fretta e per tutti i ragazzi arrivati, abbiamo scelto un percorso pluriennale. Sono ragazzi con grande volontà che si fermano prima e dopo gli allenamenti, anche grazie agli individual coach. Dico sempre loro che voglio che sbaglino per eccesso e non per difetto, vogliamo giocatori coraggiosi e con personalità, che si assumono rischi e loro hanno questa caratteristica. L’errore poi capita a tutti anche a 35 anni, come capitava a me. Occorre osare, provare e voler fare qualcosa in più, rispetto a qualcosa in meno. Entrambi poi hanno già giocato molte partite in Serie C”.

Cataldi: “Nel 3-5-2 il ruolo del play è classico, ma mi adatto molto bene anche nel 3-4-3. Sono due moduli nuovi, perché in passato ho sempre giocato con la difesa a 4 ma sono sicuro che piano, piano, con il lavoro e l’aiuto dei compagni tutto diventerà più facile. Nella sfortuna del fallimento del Catania, ho avuto l’opportunità di arrivare qui già a fine aprile e conoscere l’ambiente e i compagni che mi hanno così facilitato l’inizio di questa stagione. Siamo un gruppo molto unito e coeso, un gruppo che ha voglia di lavorare, magari all’inizio non sta riuscendo tutto facilmente, ma appena assimileremo tutti i concetti, diventeremo una squadra molto competitiva. Ora sto recuperando dopo qualche problemino accusato nelle scorse settimane. Obiettivo? Essere a disposizione della squadra e del mister e cercare di fare bene ogni volta che mi verrà data la possibilità di scendere in campo. Giocatori a cui mi ispiro? Busquets, che già a 23 anni aveva vinto tutto, penso sia uno dei migliori interpreti in quel ruolo. Ma anche Jorginho che è molto bravo in quel ruolo e Milinković-Savić, ho scelto il 21 per lui, di solito usavo il 23 ma era già occupato e quindi ho preso il 21. Qui ci sono poi tanti compagni con qualità importanti, è un gruppo forte e cerco di rubare qualcosa da quelli più grandi o magari chiedere a loro dei consigli, quindi sono contento. Dove migliorare? Sotto tutti i punti di vista, anche magari in quelle che mi riescono meglio come iniziare l’azione e ricevere palla o verticalizzare, devo crescere invece in fase di non possesso, ma ho 21 anni e penso che la possibilità di crescere ci sia sempre”.

Jimenez: “Ho iniziato come trequartista ma nell’ultima stagione ho giocato come mezz’ala o anche mediano. Sono un giocatore molto offensivo e quindi devo migliorare nella fase difensiva. Mi piace giocare palla al piede, smistare e provare le imbucate per i compagni. Giovani? Siamo tanti, considerando anche quelli della Primavera, ci sono molti giovani con caratteristiche importanti. Qui i giovani sono considerati importanti per la squadra e daremo il massimo per cercare di rubare il posto ai più vecchi, per migliorarci e fare bene per la squadra e portare questa squadra a vincere il campionato. Salernitana? Avevo ricevuto qualche offerta e ho scelto subito il Vicenza, non mi sarebbe interessato se fossero arrivate altre offerte perché questa è una delle piazze migliori in Serie C, se non la migliore e ho accettato subito. Pressione e stadio pieno? La pressione magari la sento al primo pallone, poi passa subito. E’ stato magnifico vedere lo stadio pieno perché non mi era mai capitato di giocare con così tanta gente”.

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