Nel pomeriggio sono stati presentati Tjaš Begić, Marco Bellich ed Enrico Oviszach, accompagnati dal direttore sportivo Federico Balzaretti.

Balzaretti: “Sono tre ragazzi che fanno parte del nostro progetto. Tjaš arriva dal Celje, nonostante sia un ragazzo molto giovane perché è un 2003, è già al terzo campionato da professionista. Lui ed Enrico sono due esterni di attacco, sui quali stiamo lavorando con il mister per farli diventare due giocatori moderni a tutta fascia che possono attaccare ma anche difendere e su di loro stiamo facendo un lavoro importante. Enrico ha fatto un percorso tra Udinese e Torino e l’abbiamo preso dalla Serie D, perché cerchiamo di monitorare sia i campionati internazionali che le categorie “minori” perché c’è sempre del talento. L’abbiamo bloccato a gennaio e ufficializzato ora. Bellich è un profilo che ci mancava in rosa perché avevamo solo Sandon come centrale mancino, può giocare in una difesa a tre che come braccetto. Ha delle caratteristiche che in rosa non avevamo e quindi ci sarà molto utile.
Tutti e tre sono stati visti, visionati come area scouting, li abbiamo seguiti, ci abbiamo parlato. E’ una direzione intrapresa e della quale siamo fieri. Sono ragazzi giovani che vanno aspettati, occorre avere pazienza e va dato loro tempo. Vogliamo che abbiano grande personalità, che osino e che siano loro stessi, dando tutto in campo. Vogliamo una squadra coraggiosa e ambiziosa e che abbia questa identità. Gli errori fanno poi parte di chi fa, meglio sbagliare per eccesso che per difetto. Non deve mancare la personalità e la voglia di incidere. Ultimi giorni di mercato? La società mi ha dato tutte le risorse e siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto e crediamo in tutti i ragazzi arrivati e in quelli rimasti. Stiamo valutando qualche opportunità, ma già così abbiamo una rosa importante. Vedremo come ultimare, tenendo però presente che abbiamo una lista con un numero massimo di giocatori da presentare. Non è mai un nome che sposta il mercato o il livello della squadra. Dobbiamo puntare sull’identità e sul diventare squadra e stiamo lavorando su questo. Difesa? E’ rientrato Ierardi, a cui verrà rinnovato il contratto, è arrivato Bellich, puntiamo molto su Sandon che lo scorso anno è stato bloccato dalla pubalgia. Quando parliamo di difesa, parliamo di fase difensiva e volendo attaccare, l’idea non è quella di prendere un goal in meno, ma di farne uno in più. In questo momento Cappelletti ha ancora qualche problema fisico e stiamo facendo qualche riflessione per inserire un giocatore in più. Sta facendo bene Corradi che è un 2005, se chiediamo coraggio ai giocatori, dobbiamo avere noi in primis il coraggio di lanciare i giovani e valorizzarli”.

Bellich: “Lo scorso anno ho disputato un buon campionato a Lucca. So che la piazza e la società si aspettano tanto, io sono qui per dare il mio contributo alla squadra e sono a disposizione del mister. Difesa a 3? Stiamo lavorando molto sulla fase difensiva e sulla linea. Non ho mai lavorato così tanto sulla linea come quest’anno, ma il mister è molto bravo in questo. Abbiamo un modo di giocare offensivo che credo ci porterà a grandi risultati, perché sono poche le squadre in questa categoria che cercano di giocare in questo modo. Sono venuto qui e conoscevo già i ragazzi che facevano parte del pacchetto difensivo, perché li avevo visti giocare anche in tv lo scorso anno. So quanta esperienza hanno e ogni giorno cerco di prendere qualcosina in allenamento anche da loro perché essendo giovane posso migliorare e da questo punto di vista mi stanno dando molto. Con i compagni di reparto mi trovo molto bene e dietro serve molto avere affinità per le coperture e come muoversi, il sapere le caratteristiche del compagno. Rigore? Ho peccato di inesperienza, anche se è stato un rigore generoso, speriamo non ricapiti più. Baldini difensore? E’ un valore aggiunto perché capisce di più il nostro ruolo, sulla fase difensiva è molto tosto e stiamo lavorando tanto per arrivare a mettere in campo quello che ci chiede. Il sogno nel cassetto? Arrivare in Serie con questa maglia e il sogno sarebbe la Nazionale”.

Oviszach: “La scorsa stagione ho deciso di scendere di categoria per provare poi a fare un passo in avanti. E così è stato perché a gennaio ho avuto la chiamata del Vicenza ed ero super contento, poi ho tifato con loro per la permanenza in categoria che purtroppo non è arrivata. Sicuramente però le mie emozioni per questo nuovo percorso non sono svanite. La categoria, secondo noi, non ci appartiene e vogliamo puntare in alto. C’è tutto per farlo ma dobbiamo tenere i piedi per terra e lavorare tanto. Ruolo? Questo è un ruolo nuovo per me, ma ho parlato con il mister e con il ds ed è un ruolo che posso fare per caratteristiche. Negli anni scorsi giocavo in modo più offensivo come ala o come seconda punta, ma è importante imparare a ricoprire più ruoli perché più se ne ricoprono, più si diventa utili per la squadra. Emozione con lo stadio pieno? Non mi spaventa, è uno stimolo in più che porta tanti emozioni. Fare goal o vincere davanti a così tanti tifosi che urlano per te, è uno stimolo enorme. La pressione non la soffro. Quando ho ricevuto la chiamata, mi è piaciuto il pensiero di giocare davanti a tutta questa gente. Numero 88? E’ per la mia storia familiare, per me i due 8 rappresentano l’infinito che mi lega a mio papà che purtroppo è venuto a mancare 4 anni fa. Cosa mi aspetto? Abbiamo un unico obiettivo di gruppo. Poi mi piacerebbe poter fare diverse presenze o segnare goal o fare qualche assist, però prima deve venire la squadra e poi il singolo. Il sogno nel cassetto? Poter scalare le categorie”.

Begić: “Ogni giorno sto migliorando il mio italiano, parlando con i miei compagni. Quando ho saputo dell’interesse del Vicenza ne sono stato felice fin da subito. E’ un club con grande storia e tanti tifosi e ho detto subito di sì. Massimo campionato sloveno? Anche in Serie C si va molto forti, ci sono molti duelli, penso di poterci giocare e mi piace il gioco offensivo della squadra. Ruolo? Non è così diverso, mi sto trovando bene. Modello di giocatore? Vinícius Júnior, ha molte skills, dribbla e anche a me piace giocare uno contro uno. Vorrei fare come lui. Assist contro il Milan? E’ stato un bel inizio, è stata la prima volta per me con così tanti tifosi, c’era un’atmosfera incredibile. Cosa mi aspetto? Spero di poter lavorare tanto in allenamento per meritarmi un posto e acquisire esperienza. Occorre crescere passo dopo passo”.

Condividilo!