Oggi è stato presentato il portiere biancorosso Pietro Perina.
Perina: “Sono arrivato e dopo due giorni il mister mi ha fatto giocare subito in Coppa, sono contento che siamo riusciti a vincere perché era la cosa più importante riuscire ad andare avanti. Sono pronto e carico per questa avventura. La trattativa? È stata un po’ lunga, mi ha chiamato il mio procuratore due settimane prima della firma, io ho risposto subito di sì, era impossibile rifiutare una piazza del genere, sono orgoglioso e entusiasta di vestire questa maglia.
Ho fatto 4 anni e mezzo a Cosenza il contratto mi è scaduto e sono rimasto svincolato per un mese. La trattativa con il Cosenza non è andata a buon fine, quando mi è arrivata questa proposta ho accettato subito. E’ la mia prima esperienza al nord, sono qui da una settimana e mi sto trovando bene.
Conoscevo Alessandro Marotta, abbiamo giocato insieme a Bari. Adesso ho conosciuto il resto del gruppo, sono tutti ragazzi splendidi, è un gruppo coeso e in B la cosa più importante è il gruppo, per questo il Presidente e la società sono stati bravi a mantenere il nucleo dell’anno scorso. Due portieri forti in squadra? Sono venuto qui sapendo che Matteo ha fatto un grande campionato la scorsa stagione, però sono venuto voglioso e carico, cercherò di mettere in difficoltà il mister per avere il posto da titolare.
Il Menti? Ho già giocato qui un paio di anni fa in Coppa Italia, lo stadio è bello, già giocare qui senza tifosi è bello, figuriamoci con loro. Speriamo di riuscire a giocare presto con i nostri tifosi, perché è un’altra cosa. Para rigori io? Studio tanto i rigoristi, è una lotteria che può andare bene o male. L’anno scorso ne ho parati 3 fortunatamente, diciamo che può essere una mia caratteristica.
La Serie B di quest’anno è molto più difficile dell’anno scorso, ci sono squadre molto bene attrezzate. Sarà moto difficile, però noi con questo gruppo e questa squadra diremo la nostra. La cosa principale per una neopromossa è salvarsi il prima possibile, la nostra è una squadra forte tuttavia le cose vengono pian piano, bisogna prima di tutto raggiungere la salvezza e poi pensare ad altri obiettivi.
Le mie caratteristiche? La caratteristica principale è la reattività e l’esplosività. Nel calcio di oggi bisogna giocare la palla con i piedi, questa è una cosa che sicuramente tutti i portieri devono migliorare. Nelle uscite? Me la cavo piuttosto bene, l’anno scorso ne ho fatte alcune decisive, adesso però bisogna guardare al presente e spero di dimostarlo anche con questa maglia.
Sono venuto qui per dare il mio contributo, ho fatto parecchi anni di C, due di B, voglio fare ancora tanti anni di esperienza in B. Idolo? Il mio preferito è Julio Cesar anche perché sono interista. Il derby? Da interista spero vinca l’Inter. Tanti impegni ravvicinati? Giocare tante partite di fila non è facile, ora abbiamo due settimane per prepararci, penseremo partita per partita, sabato c’è il Monza andremo lì per giocarcela e cercare di vincere.
Mancanza del pubblico? È un fattore molto determinante, giocare in casa senza pubblico è un po’ come giocare fuori casa, soprattutto in queste piazze dove vengono 10-15 mila persone. Arrivando con il pullman abbiamo sentito il calore dei tifosi ed è stata una bella sorpresa”.