Appuntamento live sul nostro profilo ufficiale Instagram con LR On Air. Quest’oggi in compagnia in una diretta condivisa di Simone Guerra e Mirko Albertazzi che hanno risposto alle curiosità dei tifosi.
Tutte le curiosità rivolte a Nicola Pasini:
Il rinnovo? “Sono molto contento, è un onore continuare a giocare con questa maglia, non vedo l’ora di ritornare in campo, allenarmi con i compagni e basta”.
L’attaccante che più ti ha impressionato? “Odogwu mi è piaciuto tanto, è grossissimo, è bravo anche tecnicamente e spalle alla porta, mi piace che le dà e le prende senza dire una parola. Mi è piaciuto anche Tulissi, del Modena, è più centrocampista, secondo me in prospettiva sarà molto forte”.
Il mio idolo? “E’ sempre stato Sandro Nesta, ho avuto anche la fortuna di giocarci in allenamento nelle giovanili del Milan, era troppo forte vedeva le giocate molto prima degli altri. In attività dico Sergio Ramos, è completo, anche tecnicamente, più di 100 gol in carriera. Un altro che ha smesso e mi faceva impazzire è Barzagli, a livello difensivo era uno dei più forti”.
Sei il più casinista in spogliatoio? “Faccio un po’ lo scemo, non mi sforzo, mi esce naturale. Ma ce ne sono altri di personaggi: Marotta, Saraniti è cinema assoluto, anche Bizzo, ognuno a modo suo fa il suo nello spogliatoio”.
Che Squadra tifi? “Ero uno juventino sfegatato, soprattutto da piccolino, con gli anni è un po’ calato il tifo anche grazie al mio lavoro, quindi ora tifo Lane”.
Carpi o Reggiana? “Sono d’accordo con Simone, la Reggiana ha dimostrato di giocare benissimo, il mister lo conosco, è molto attento alla tattica, è maniacale. Hanno un modulo particolare che non è mai facile affrontare”.
Il tuo best score? “Tre anni fa ho fatto 2 gol, casuali. Non ho il senso del gol, devo proprio migliorare. È importante anche che un difensore faccia 3 o 4 gol a stagione, sia per la squadra che per sé stesso”.
Cosa provate a festeggiare sotto la Sud? “Esultare sotto la Sud è emozionante, siamo fortunati perché non tutti hanno la possibilità di festeggiare con un pubblico così. E’ ancora più bello quando vinci e corri insieme alla squadra sotto la Curva”.
Sai di essere il più figo della squadra? “Sì, lo so (ride, ndr). Scherzo, diciamo che il livello della squadra è medio basso. Poi adesso che mi sono rasato, la mia ragazza non voleva e ho dovuto fare da solo, con la macchinetta. Ma mi erano rimasti dei ciuffi e quindi anche lei ha dovuto arrendersi ed aiutarmi”.
Abiti a Vicenza? “Anche io abito qui in centro a Vicenza con la mia ragazza e devo dire che si sta davvero bene, è una città che offre tutto quello che serve”.
La partita più bella di quest’anno? “Quella a Cesena, io ero infortunato e l’ho vista dalla tribuna, è stata bellissima. Anche quella con il Carpi in casa”.
Sei ingrassato? “Io sto mangiando un po’, alla mia ragazza piace cucinare ed è dura, comunque cerchiamo di fare sempre attività per tenerci in forma”.
Quando la butti dentro? “Faccio fatica anche in allenamento, è una cosa nella quale devo migliorare, mi stavo allenando anche con Cappelletti, lui è molto bravo in questo, sto cercando di guardarlo e rubargli qualche segreto”.
Manca più Padella o la trombetta? “La trombetta la vorremmo suonare ogni domenica, ci manca Pade così come tutti gli altri compagni”.
Come sta Saraniti? “Lo sentiamo ogni giorno nel gruppo, sia lui che la famiglia stanno bene quindi siamo tutti tranquilli”.
Pasini come Piqué? “In questo momento di Piquè ho solo il capello”.
Quanto è migliorato Pontisso? “Pontisso ha fatto uno step importante quest’anno. A livello di recupero palla è migliorato tanto, prima era uno più tecnico che faceva solo girare palla, adesso è uno fastidioso a centrocampo. L’anno scorso era arrivato in un contesto diverso quest’anno gli è stata data molta fiducia”.
Devi festeggiare il rinnovo? Festeggeremo più avanti, abbiamo qualche rinnovo, qualche compleanno, tra cui quello di Ponti. Tra 5 giorni è il mio compleanno e ho promesso di pagare da bere a tutti, ma purtroppo è andata così (ride, ndr).
Quanto vino bevete? “Poco. Oggi a pranzo con le lasagne ne ho bevuto un bicchiere, mi piace il Valpolicella Ripasso”.
Differenze tra Colella e Di Carlo. “E’ una domanda difficile. Tutti hanno metodi diversi, poi i risultati fanno la differenza. Però Colella a me è piaciuto, mi sono trovato bene, fa star bene la squadra. Ognuno ha le proprie qualità. Di Carlo è bravo a far gruppo e a tenere tutti uniti”.
Pontisso deve tirare di più da fuori. “Glielo dico spesso anch’io. Se fai solo un tiro non è che magari va dentro, se ne fai tre hai più possibilità e se anche va male, non importa, è giusto che ci provi”.
Difensore avversario che ti ha impressionato? “Mi era piaciuto Bertoncini in Coppa con la Reggina”.
Chi si veste meglio o peggio in squadra? “Ogni volta che entriamo in spogliatoio è una specie di sfilata. C’è gente che ha l’ansia di venire ad allenamento per questo (ride, ndr). Beh Rigoni è di un’altra categoria. Cinelli? Anche lui, a volte però esagera. Io mi vesto bene quando ho voglia. Pontisso invece non toglie mai la tua. (ride, ndr)”.
Il momento più bello in biancorosso? “A Cesena, Trieste o Coppa Italia a Padova. Dello scorso anno invece a Terni con i gol di Jack e Zonta, lì è stata una bella emozione”.
Il tuo piatto preferito a Vicenza? “Bigoli all’anitra, ma non prima di allenamento (ride,ndr)”.
Com’è finita con Ettore Marchi lo scorso anno? “Quella partita non l’ho ancora digerita, è stata una gara tesa. A volte succedono questi episodi, purtroppo è andata così. Ho rosicato tantissimo ma ormai è passata”.
Com’è Bruscagin? “Forte come giocatore e un bravo ragazzo. E’ un grande professionista e un esempio sia per i più giovani che per i più grandi”.
Il viaggio più bello che hai fatto? “California on the road. Siamo partita da Los Angeles, abbiamo visto tutti i parchi, siamo andati in Nevada a Las Vegas e poi abbiamo concluso a San Francisco. L’anno scorso invece abbiamo girato l’Indonesia zaino in spiaggia. Mi piace organizzarmeli da solo, è una mia passione”.
Cosa fate in questi giorni a casa? “Pontisso sicuramente alla Play Station dalla mattina alla sera. Io non gioco molto, mi piacciono le serie tv, ho appena finito La Casa Di Carta, no spoiler ma muoiono tutti (ride, ndr). Leggo molto di più in questo periodo e poi sto facendo un corso di inglese online, mi piace viaggiare e sto cercando di arricchire il mio inglese invece di gesticolare (ride, ndr)”.
Cosa dovresti migliorare? “In tutto anche sottoporta in attacco che è importante comunque aiutare per un difensore. Poi in fase difensiva e nell’impostazione dell’azione, perché il ruolo del difensore è cambiato negli anni”.
Con chi hai legato di più? “Abbiamo un gruppo e una squadra splendida. Poi le vittorie aiutano, quando le cose vanno bene ci sono meno tensioni. Al di là di questo però siamo un gran gruppo, si vede da quanto spesso ci sentiamo. Poi è normale con Bizzotto ci conosciamo da 4 anni e siamo molto legati, però davvero con tutti”.
Com’è Giacomelli in spogliatoio? “Jack è un personaggio. Ci troviamo bene con lui, ci prendiamo in giro a vicenda, io lo massacro per i capelli, lui massacra me. Ma ci vogliamo bene”.
Tutte le curiosità rivolte a Simone Pontisso:
Il gol più bello? “Credo quello contro il Sudtirol per difficoltà e per importanza del gol. E’ stato difficile colpirla bene, quindi scelgo quello”.
Attaccante che più ti ha impressionato? “Odogwu della Virtus Verona, forte fisicamente e tecnicamente”.
Il tuo idolo? “Pirlo in assoluto, per come gioca, per come si smarcava per ricevere la palla, giocava sempre a uno due tocchi. Se devo scegliere uno in attività, dico Busquets per lo stesso motivo, secondo me è uno dei mediani più forti”.
Nicola è il più casinista in spogliatoio? “Paso ce l’ho proprio vicino, fa un bel casino, ma ci mettiamo tutti qualcosa di nostro, siamo uno spogliatoio bello ignorante”.
Che squadra tifi? “Fin da piccolo tifavo Milan”.
Carpi o Reggiana, chi è più forte? “Sono due squadre completamente diverse, il Carpi è più fisico, quando c’è da lottare hanno la meglio loro. La Reggiana gioca molto a calcio, in casa loro anche grazie al campo fanno davvero un gran calcio e mettono in difficoltà chiunque. Se devo scegliere dico Reggiana”.
Best score in campionato? “Quest’anno, ho fatto 3 gol, è il mio best score, stava andando bene peccato che ci siamo fermati”.
Cosa provate a festeggiare sotto la Sud? “E’ da brividi anche quando fai gol e senti il boato dello stadio è davvero da brividi”.
Il centrocampista che più ti ha impressionato? “Come abbiamo detto prima Tulissi del Modena. Invece per quanto riguarda il play, direi nella prima in Coppa contro la Reggina, c’era De Rose, magari non si nota molto, ma è molto fastidioso”.
Giocatore più tecnico della squadra? “Jari, Jack, Liviero, Scoppa, Marotta, Zarpe, Pasini, anche Albertazzi, bravo tecnicamente per essere un portiere”.
Abiti a Vicenza? “Sì, sono qui a Vicenza, abito con la mia ragazza”.
La partita più bella di quest’anno? “Per il risultato quella con la Triestina, mentre a livello di importanza perché ci ha permesso di consolidare il primo posto, può essere quella con il Sudtirol”.
Sei ingrassato? “No, mi peso ogni giorno sono sempre sui 79-80, mangio il giusto”.
Come vi allenate? “I magazzinieri Ermanno e Fabrizio sono stati dei grandi a portarci subito tutto per allenarci, li ringraziamo pubblicamente. Ogni giorno il prof ci dà un programma, su una nostra chat privata, può essere forza o resistenza”.
E’ vero che il tuo soprannome è il Cecchino di Codroipo? “Abito a San Martino di Codroipo e sono soprannominato il cecchino di Codroipo (ride, ndr)”.
Perché hai scelto il 27? “Sono arrivato l’anno scorso a gennaio, c’erano solo 3 numeri a disposizione e ho scelto quello, l’ho tenuto anche quest’anno e mi sta portando bene”.
Deluso dall’Udinese? “Sono cresciuto lì dall’età di 13 anni, mi hanno trattato sempre bene, ci sono ottime strutture e bravi allenatori, mi è mancato solo il giocare in prima squadra, la mia fortuna è stata trovare subito una squadra come il Vicenza, da dove sono potuto ripartire”.
Devi correre anche tu per Cinelli? “Smentisco assolutamente, Cinelli corre tantissimo e mi dà una grossa mano in mezzo al campo”.
Ti stai velocizzando nella manovra a centrocampo? “Cerco sempre di migliorare allenamento dopo allenamento, anche con i consigli del mister, del mister in seconda e dei compagni. Se sono migliorato anche sull’intercettazione della palla e sul recupero palla è grazie a tutti i difensori che mi stanno dando una grossa mano da dietro”.
Il giocatore che ti ha impressionato di più quando eri all’Udinese? “Sicuramente Di Natale, è stato un campione assoluto. Che sono ancora in attività invece De Paul e Musso, il portiere”.
Cosa fate in questi giorni a casa? “Mi piace molto la Play ma soprattutto le serie tv, si cerca di far passare il tempo in qualche modo.
Quanto ti senti migliorato? “E’ difficile da dire. So di aver fatto uno step in più, sono migliorato nella fase difensiva, nell’intercettare la palla, ora mi piacciono anche le scivolate (ride, ndr)”.
Cosa dovresti migliorare? “In tutto. Sia in fase di impostazione che nel ricevere palla con il corpo girato in maniera corretta e poi nella fase difensiva e nel recuperare palloni”.
Con chi hai legato di più? “Mai come quest’anno non riesco a dire un solo nome o un paio. Veramente siamo tutti legati, cenavamo spesso insieme, è una cosa bella”.
Differenze tra Colella e Di Carlo. “Il metodo di preparare le partite è diverso ma anche caratterialmente sono diversi”.
Quanto vino bevete? “Quasi nulla”.
Difensore avversario che ti ha impressionato? “Bonetto, Kresic del Padova”.
Sei del Vicenza a titolo definitivo? “Sì, sono a titolo definitivo del Vicenza. 100% biancorosso!”.
Rinnoverai anche tu? “Ho già il contratto per la prossima stagione ma mi piacerebbe poter rinnovare con questa società importante”.
Chi si veste meglio o peggio in squadra? “Io sono sempre in tuta o pantaloncini (ride, ndr).
Il tuo piatto preferito a Vicenza? “Bigoli all’anitra”.
Com’è stata a Cesena? “Una grande emozione. Allo stadio c’erano tantissimi tifosi sia del Cesena, sia nostri con 1500 biancorossi. E’ stata una delle gare più belle come pubblico che io abbia mai giocato”.
Com’è Bruscagin? “E’ forte e poi è un professionista, cura molto tutti i dettagli dalla prevenzione al recupero dopo la partita”.
Chi vi ha impressionato del settore giovanile? “Il capitano Zeno è molto bravo, poi ci sono diversi giocatori bravi”.
Il viaggio più bello che hai fatto? “A Parigi con la mia ragazza e Scuffet con la sua. Poi Formetera, mare e spiagge spettacolari”.