Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida contro la Pergolettese, in programma domani alle ore 18.30, allo stadio Giuseppe Voltini.

“Calciomercato? Per fortuna che è finito, perché anche ieri negli ultimi secondi ci sono stati dei movimenti, quindi fortunatamente è finito. Ci eravamo posti degli obiettivi, sapevamo che magari non era facile raggiungerli, però gran parte degli obiettivi che c’eravamo posti, li abbiamo raggiunti. Soprattutto riuscire a sfoltire un organico troppo numeroso, questo l’abbiamo raggiunto pienamente e come diceva il direttore prima, alla fine solo Ierardi aveva un minutaggio elevato di quelli che sono andati via. Gli altri, bene o male, o non giocavano proprio o come nel caso di Jimenez era stato impiegato con me e prima di me in modo incostante. Sono arrivati due giocatori sicuramente utili, avevamo detto che la priorità era cercare un difensore e un attaccante e gli abbiamo presi, per cui abbiamo centrato quelli che erano i nostri obiettivi. Poi l’ambizione di provare qualcos’altro c’era, la disponibilità della società anche, però è un mercato complicato, è un mercato difficile quello di gennaio e l’abbiamo detto, non volevamo prendere giocatori tanto per prenderli, li volevamo prendere innanzitutto utili alla causa ed è quello che abbiamo fatto.

Trattenuto giocatori importanti? Infatti, è stato difficoltoso anche questo, perché c’erano richieste su alcuni giocatori che noi ritenevamo incedibili e questi giocatori comunque sono rimasti. Incedibili nel senso che preferivo tenerli. Due su tutti, Rolfini e Greco, potevano avere movimenti e sono rimasti e sono contento che siano ancora qua con noi, perché sono giocatori che ci saranno sicuramente utili.

Scorie lasciate dalle ultime due gare? Nelle ultime due gare abbiamo raccolto veramente molto poco, andando a rivedere le partite che abbiamo fatto. Le occasioni che abbiamo avuto sia a Lumezzane che nella partita con la Virtus Verona, lasciano un po’ interdetti, però io devo ragionare da allenatore, devo cercare di analizzare le prestazioni, è troppo semplice analizzarle se si perde, tirate fuori i cosiddetti, oppure pareggiate e siete scarsi. Non è così, abbiamo fatto delle buone gare, purtroppo abbiamo raccolto poco, bisogna chiaramente essere più precisi sotto porta, trovare delle soluzioni o il modo di far goal con più continuità, perché le opportunità le abbiamo avute nelle ultime due gare. E domani arriva un’altra gara di quelle di questa categoria, dove vai fuori casa, contro una squadra che è come le squadre che abbiamo affrontato ultimamente, sono squadre che hanno giocatori di categoria di buon valore a giovani interessanti, per cui dobbiamo continuare a fare le prestazioni che abbiamo fatto, cercando di migliorarle dove abbiamo sbagliato e lo abbiamo anche analizzato.

Difesa a tre? Sicuramente sì, nonostante Lumezzane, in queste cinque gare ho avuto la sensazione di una squadra solida così, poi vedremo. Il vantaggio di aver ridotto il numero dell’organico e averlo reso più omogeneo, può darci una mano nello sviluppare anche eventualmente altri moduli.

Ferrari? Era molto dispiaciuto, perché per un attaccante fare goal vuol dire tantissimo e sbagliare due rigori è una grande mazzata, però l’ho visto molto presente, molto positivo. Sa che noi puntiamo molto su di lui, sa che puntiamo molto sulle sue qualità e sulle sue capacità, noi cercheremo di metterlo nelle condizioni migliori per tornare il bomber che è stato fino a poco tempo fa. Per cui è chiaro che sbagliare due rigori così fa male, anche perché è diventata una notizia nazionale, ripresa un po’ ovunque. Però da parte dello staff e da parte nostra, c’è grande fiducia in lui e anche i compagni sanno che attraverso i suoi goal possono passare tante nostre vittorie.

Rimane il rigorista? Sì, adesso non so se lui si tirerà indietro, però i rigori li ha sempre calciati ovunque, li ha calciati anche Pellegrini nella sua carriera. Se lui se la sente, sì.

Caratteristiche di Delle Monache? E’ un Della Morte ma dall’altra parte del campo. Per cui è quel giocatore che ci può permettere anche di cambiare modulo in corso d’opera, può giocare sotto la punta come fa Della Morte dall’altra parte o anche da trequartista. E’ un giovane di grande talento, la Sampdoria lo ha strapagato lo scorso anno, fa parte delle nazionali italiane, è molto giovane, ma ha già dimostrato di saperci stare tra i grandi. L’anno scorso ha giocato un campionato intero con il Pescara, l’anno precedente ha fatto degli spezzoni di gara e tra l’altro me lo ricordo molto bene, perché nei play-off contro il Pescara, ci aveva fatto vedere veramente i sorci verdi con il suo ingresso. E’ un giovane su cui puntiamo, avevamo bisogno di qualcuno in più davanti ed è arrivato. Sostituto di Della Morte? No, può giocare come sta giocando Della Morte adesso e possono giocare tutti e due assieme con una punta centrale. In un’evoluzione futura, potremo giocare anche con il 4-3-3, con lui e Della Morte, uno da una parte e uno dall’altra. Se in questo momento abbiamo bisogno che faccia 20-30 minuti, ce li ha, se dovesse essercene bisogno di farne 60 pure, poi è un ruolo quello che in genere con i 5 cambi è molto coinvolto nelle sostituzioni, non per lui, ma proprio per il ruolo in sé. Questo è il calcio di adesso, dove di solito davanti fai parecchi i cambi se ce li hai e io sono contento di averlo perché prima eravamo corti, adesso ci dà il giusto numero.

Rossi o Ronaldo? È sempre il solito dualismo, l’altro giorno Rossi ha dato delle risposte positive, ma come le aveva date anche Ronaldo, la scelta a volte dipende anche da alcune sfumature, in funzione degli avversari. Domani sicuramente giocherà Rossi.

Dobbiamo vincere a tutti i costi? A tutti costi no, ma noi dobbiamo andare in campo con l’obiettivo della vittoria, assolutamente. Sicuramente non faremo le barricate per difendere un risultato, credo che l’abbiamo dimostrato, cercando comunque nell’equilibrio di andare a vincere la partita.

Perché le sostituzioni negli ultimi minuti? Nell’ultima gara no, nelle gare precedenti sì, perché ho bisogno di capire anch’io di chi mi posso fidare e la sensazione comunque è di una squadra che non aveva un calo nel secondo tempo, in alcuni elementi. Se sai che fuori hai qualcuno che ti può dare un qualcosa in più, le fai dalla metà campo in su e fino all’altro giorno cambi offensivi ne avevamo pochi, adesso abbiamo una cartuccia in più con un attaccante in più. Poi qualche scelta è stata, soprattutto nell’ultima partita, influenzata dal mercato, perché volenti o nolenti, soprattutto i più giovani, si fanno influenzare, per cui le scelte sono state fatte anche per questo.

Raccomandazioni dopo Lumezzane? A Lumezzane siamo spariti dal campo per 10 minuti, all’inizio del secondo tempo ed è la cosa che non dobbiamo fare. Dobbiamo essere in campo per 95 minuti con la testa al 100%, perché abbiamo visto che anche con le squadre non top del campionato lo puoi pagare, quindi dobbiamo fare i 95 minuti al massimo, col coltello tra i denti ed andare a Crema a fare la nostra battaglia. Abbiamo fatto delle scelte in questo mercato, siamo fiduciosi, sicuri e puntiamo su questi giocatori, su questi ragazzi, anzi sono convinto, sono sicuro che questa squadra ci darà delle soddisfazioni. In questo momento, lo sappiamo tutti, l’obiettivo primo posto è andato, però non è chiusa la stagione, come avete fatto lo scorso anno nei play-off, nei quali siete usciti all’ultimo momento con un pareggio, con prestazioni positive, in una stagione complicata come questa. Per cui l’obiettivo è di riuscire a fare bene i playoff e nel frattempo diciamo che abbiamo messo le mani avanti nel lavoro di costruzione della squadra”.

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