Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida di campionato Serie C Now contro il Novara, in programma domani alle ore 20:45, allo stadio “Silvio Piola”.
“Dobbiamo guardare il nostro percorso, arriviamo da buone prestazione e da una partita fatta molto bene contro l’Atalanta U23. Dobbiamo proseguire su questa strada togliendo anche quelle imperfezioni, quei pericoli che a volte corriamo. Fa parte del percorso e ci stiamo lavorando. Gran parte di quello che facciamo, la squadra lo mette in campo e lo si vede. Durante la settimana fanno un lavoro importante e su questa cosa lavoreremo per andare a migliorare ulteriormente. A cosa sono dovuti? Un po’ a tutto. Sicuramente l’aspetto di sentirsi un po’ al sicuro nel momento in cui vai in vantaggio dal punto di vista mentale e poi l’aspetto fisico che cala un po’, ma anche la pressione dell’avversario che non ha nulla da perdere.
Novara? Ha giocatori più esperti di categoria, qualche giovane interessante ed è guidato bene da Gattuso. E’ una squadra che sa come stare in campo, ed il loro modo di giocare, anche se per certi verso è propositivo, non è così spavaldo e di conseguenza non sono di certo spregiudicati.
Cosa conterà domani? Conta crescere e migliorare quello che abbiamo fatto vedere. Ci sarà qualche spazio in meno di ripartenza, sarà una partita più combattuta, nel senso meno pulita dal punto di vista tecnico, anche se avremmo molto spesso duelli da affrontare e da vincere.
Rossi? E’ ancora fuori, gli altri sono al 100% anche se qualcuno non ha recuperato pienamente, ha bisogna di tirare il fiato un attimo di più. Di sicuro domani sera ci saranno tutti, Rossi a parte.
Turnover? In ogni reparto qualche cambiamento lo andremo a fare. Poi valuteremo fino all’ultimo e vedremo domani mattina le sensazioni che hanno i calciatori. Abbiamo bisogno di un altro giorno per recuperare.
Carraro? Domani gioca.
Due trequartisti danno più equilibrio? Noi alterniamo un modo e l’altro, a seconda delle caratteristiche nostre e in funzione dell’avversario. Abbiamo fatto delle buonissime partite anche prima, non è l’aspetto tattico dei tre davanti che influisce sulla qualità del gioco. Anzi, sono gli altri sette che danno qualità nello sviluppo e nella costruzione della manovra, i tre poi finalizzano più degli altri.
Continuità per rimanere agganciati? Dobbiamo avere continuità, pensare a noi stessi, è chiaro che un occhio là davanti lo butti. Il Padova è una squadra forte, sta facendo il suo percorso e noi il nostro che a mio avviso è molto positivo. L’unica cosa che possiamo fare è lavorare tanto e bene durante la settimana e vedere poi questo lavoro messo in campo.
Dover inseguire mette pressione? No, la pressione la puoi avere quando arrivi a fine campionato e non riesci a recuperare. In questo c’è ampio margine e c’è tempo anche se i punti pesano, ma vale anche per loro, perché non credo si sentano al sicuro e pensino di avere vinto il campionato ad ottobre. Dobbiamo focalizzarci sul nostro percorso.
Dove si è creato il distacco? Nello scontro diretto. Credo che lì ci siano quei tre punti di differenza che ci avrebbero avvicinato di più, anche se in quella gara abbiamo visto di non essere da meno, anche se stanno facendo un percorso importante. Dobbiamo lavorare con la consapevolezza importante che se ognuno dei ragazzi continua a lavorare come sa, possiamo essere fiduciosi su quello che sarà”.