Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida di campionato Serie C Now contro la Pergolettese, in programma domani alle ore 18:00, allo stadio “Giuseppe Voltini”.
“Per fortuna il mercato è finito, tutti gli addetti ai lavori si lamentano del fatto che sia aperto durante le partite, quindi ci dobbiamo adeguare a questa situazione. Sapevamo che c’era almeno un movimento da fare, ci serviva un giocatore di qualità che facesse da jolly offensivo, dandoci qualche altra soluzione ed è arrivato Capone. Sono molto contento perché l’ho sempre stimato tantissimo, ci ho giocato contro giù con la Primavera dell’Inter e lui era sempre uno dei talenti migliori. Sono curioso di allenarlo per vedere se ha ancora la scintilla e la fame di arrivare in alto, perché è ancora in tempo e spero che il nostro ambiente gli possa dare questa motivazione. Poi negli ultimi giorni si è concretizzata l’uscita di Cavion con questo scambio e abbiamo preso Della Latta che è un giocatore che mi è sempre piaciuto. Penso che ci siamo rinforzati in questo mercato. Abbiamo fatto movimenti in uscita non semplici e va dato merito ai direttori e gli ultimi tre movimenti hanno dato la possibilità a giocatori che erano chiusi di poter dimostrare da un’altra parte, perché poi il prossimo anno rientreranno a Vicenza. Del mercato sono contento, poi dobbiamo migliorare gli alti e i bassi ma lì sta al lavoro e al giocare assieme, perché per vari motivi ci troviamo una squadra cambiata ma non meno forte. Abbiamo dei valori diversi rispetto allo scorso anno, ma sono alti. Purtroppo per necessità ci siamo trovare a costruire, ora dobbiamo solo dare continuità alle prestazioni.
Serve tempo? Un po’ quello, il reparto offensivo e il centrocampo sono nuovi. Morra non aveva mai giocato con gli altri in gare ufficiali. Non deve essere un alibi ma uno stimolo a voler migliorare e lavorare per crescere. Anche così le partite si possono e si devono vincere. Poi arriverà il momento dove saremo perfetti al 100%, perché l’altro giorno ho visto qualcuno che non si è espresso al massimo, magari per la tensione della prima gara o per meno brillantezza, però siamo andati molto vicini alla vittoria e sono molto fiducioso.
In cosa migliorare? Dobbiamo lavorare sui meccanismi, sui sincronismi, sulle qualità e sulle caratteristiche dei giocatori che si combinano tra loro. Quando ti confronti con gli avversari, capisci se il lavoro che fai in settimana è costruttivo.
Della Morte dall’inizio? Come sta? Sì, partirà dall’inizio. Il ragazzo si aspetta una soluzione ma ha recuperato completamente dal punto di vista fisico, non è al 100% perché ha avuto qualche intoppo fisico durante la preparazione. Quando ha la palla è in grado di determinare, dobbiamo solo metterlo in condizione di fare quello che sa fare. Di testa sta bene.
Fausto Rossi opzione a centrocampo? I nuovi? Fausto sta benissimo ha avuto la possibilità di giocare in Coppa Italia ed è una soluzione importante e di qualità in mezzo al campo. Capone deve trovare un po’ più di condizione, perché faceva lavoro differenziato, quindi occorre aspettare un attimo. Invece Della Latta non l’ho ancora visto in campo, perché è arrivato oggi.
Fase difensiva? Abbiamo lavorato un po’ su tutto, dobbiamo crescere ancora tanto, perché ci sono degli automatismi con i nuovi su cui lavorare, di conoscenza dei compagni di reparto.
Della Morte accolto bene all’ingresso in campo? Il pubblico di Vicenza ci capisce e quindi quando entra un giocatore così, sa quanto può dare. Lo ha dimostrato determinando tre-quattro giocate importanti. Mi ricordo lo scorso anno che dalle grandi critiche a Ronaldo, siamo passati agli applausi a scena aperta. C’è solo da dimostrare grande atteggiamento e grande spirito che anche l’altro giorno c’è stato, poi le qualità dei singoli le apprezzeranno.
Laezza come sta? Questa settimana si è allenato con la squadra ed ha dato segnali di essere ok.
Della Latta ha capacità balistiche importanti? E’ un giocatore che ha dimostrato di sapere fare goal perché ha i tempi di inserimento e qualità nelle conclusioni. E’ un elemento duttile, ha ricoperto tutti i ruoli, è un bel jolly e soprattutto è un vincente.
Pergolettese? E’ sempre costruita con giocatori di esperienza e giovani interessanti. Sono una squadra propositiva, che mette grande energia e una buona organizzazione di gioco e in quel campo c’è sempre da battagliare per vincere, perché comunque è un ambiente bello
9000 presenze alla prima di campionato, tanta responsabilità? Anche in questo c’è bisogno di trovare il giusto equilibrio, perché sarebbe bello vivere sulle ali dell’entusiasmo. Ma in un campionato con 38 partite, ci possono essere alti e bassi, bisogna saperci convivere e saperci stare dentro, dobbiamo migliorare in questo.
Outsider come il Mantova? Le più blasonate come noi e il Padova hanno cambiato pochissimo, loro avevano già completato la rosa a gennaio. La Triestina è una buonissima squadra, la Feralpi è diventata una squadra da battere, ha inserito tre giocatori forti in una squadra con tanti giocatori scesi dalla B. Il Lecco per ambiente e piazza, non è da sottovalutare e il Novara può fare un buonissimo campionato. Sorprese al momento non ne vedo.
Il subire gol è questione di meccanismi o di disattenzione? Un po’ dipende dagli automatismi, un po’ dalle caratteristiche e dobbiamo calarci meglio e con più attenzione, però sono cose che trovi man mano durante le partite”.