Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida contro la Virtus Verona, in programma domani alle ore 18.30, allo stadio Romeo Menti.

“Come mai si fanno due passi avanti e uno indietro? Due passi avanti e uno indietro spero che possa essere il percorso da qua fino alla fine, perché vorrebbe dire che si cresce. La frase “siamo alle solite” l’hanno assorbita anche i giocatori, l’ha assorbita anche il nostro ambiente. A Lumezzane c’è stato un primo tempo giocato molto bene, nonostante due gravi episodi difensivi di errori individuali che ci hanno punito. Tra il primo e il secondo goal abbiamo tenuto la palla noi per 5-6 minuti, poi hanno toccato palla loro 3 volte con il portiere per rinviare, dopo che noi avevamo concluso verso la loro porta. Nel secondo tempo l’intenzione era quella di entrare compatti per recuperare il risultato, ma non ci siamo riusciti. Sono entrati con l’idea “del siamo alle solite”, dobbiamo toglierci questa cosa dalla testa. Dobbiamo correggere l’aspetto mentale, l’approccio al secondo tempo da squadra delusa e affranta. In questa settimana abbiamo cercato di analizzare questo. In questo momento dobbiamo cercare di migliorare queste cose, sapendo che sì può cadere com’è successo a Lumezzane. Dobbiamo toglierci tutti da dentro questa cosa “del siamo alle solite”, “del sbagliamo e ci puniscono”, dobbiamo ritornare ad essere solidi. Perché anche a Lumezzane, tolti quei 10 minuti iniziali del secondo tempo, abbiamo comunque creato 3-4 occasioni. Deve essere la base, perché facendo le cose basiche e normali, a Lumezzane non avremmo perso. Dobbiamo cercare di ragionare una partita alla volta raccogliendo il meglio che si può, creando un percorso formativo e costruttivo per far riavvicinare anche il nostro pubblico. Dobbiamo cercare di giocarci i playoff da una posizione non troppo penalizzante, per non dover giocare tutti i turni e sono convinto che il nostro pubblico ci sosterrà. Ora però è un obiettivo troppo distante, l’obiettivo di ora è che la squadra si alleni bene, cosa che fa e di non avere blackout mentali e di delusione.

La squadra è motivata? Se dobbiamo fare un mea culpa sulla partita di Lumezzane, lo facciamo sui primi dieci minuti del secondo tempo, dove siamo entrati disuniti e abbiamo rischiato di prendere il terzo goal. I goal subiti nel primo tempo li riconduciamo a due episodi gravi di reparto, dovuti ad errori consecutivi commessi da giocatori importanti che purtroppo possono capitare, ma la cosa che non deve capitare è disputare quei 10-15 minuti demoralizzati o pensando “accadono sempre le stesse cose”. Dobbiamo cercare di dare una svolta a questa cosa.

Si possono eliminare certi errori individuali da giocatori di esperienza? Se questa squadra lo scorso anno è arrivata in una certa posizione in classifica e quest’anno, nonostante l’inserimento di giocatori che hanno vinto, continua a portarsi dietro questo problema, credo sia un aspetto mentale e non tecnico che dobbiamo riuscire a togliere ed è la cosa più complicata e difficile. Non è una squadra svogliata, io in settimana vedo una squadra che si allena. Io arrivo da percorsi, come Bolzano e Salò, in cui avevo gruppi che avevano fame e io qui vedo lo stesso impegno, la stessa voglia di fare. Dobbiamo diventare più squadra e toglierci i pensieri sbagliati dalla testa, affinché i giocatori possano giocare al 100% delle proprie potenzialità. Ci sono cose da sistemare anche a livello tecnico, tattico e di movimenti di mercato che non vedo l’ora finisca. È un mercato difficile, la nostra è una proprietà che ha investito tanto e si sta facendo fatica a fare mercato perché certi giocatori che vorresti lasciar partire si fa fatica a lasciar andare e invece giocatori che vorresti trattenere, sono quelli che hanno più mercato di altri. Ci sono dei reparti in cui siamo in sovrannumero e altri in cui dobbiamo cercare di inserire. Non ci vogliamo accontentare di prendere giocatori che fanno numero.

Errore di Ierardi domani gli verrà ridata fiducia? Io sono un allenatore che dà fiducia e non penalizza o boccia alla prima partita sbagliata. I giocatori ora hanno bisogno di essere aiutati, spronati a fare meglio e, anche, di essere bacchettati per alcune cose. C’è la necessità di essere costruttivi, per cui non vale la pena bocciare al primo errore, bisogna ragionare sulle potenzialità. Il fatto che Mario che è un giocatore forte, disputi una partita eccezionale con la Giana e poi abbia un calo con il Lumezzane, non è costruttivo e funzionale. Ci servono più garanzie e costanza per avere un percorso di crescita. Non possiamo avere alti e bassi ma serve un rendimento più lineare. Ci sono tanti giocatori che devono riacquisire la fiducia attraverso le partite, ma se hai un rendimento costante, riesci a svoltare. Mentre se sei incostante, se dopo due gare fatte bene, ne capita una fatta male, le persone diranno di nuovo “ecco, il solito giocatore”. Devono essere bravi i giocatori a riacquisire la fiducia del pubblico e dei tifosi.

Stamattina c’è stata la contestazione di un gruppo di tifosi? È stato un confronto costruttivo, sappiamo quanto i tifosi tengano al Lane, alla società, a questi colori. È comprensibile quello che hanno fatto, noi dobbiamo cercare di dare una svolta, non possiamo aspettarci chissà cosa, ma dobbiamo essere noi a meritarci l’appoggio del pubblico e dei tifosi. Oggi loro hanno fatto valere le loro idee e io ho cercato di spiegare quello che sto dicendo anche qui, trovando il modo di svoltare. Sono convinto che se nel campo vedono giocatori che si spendono per la maglia poi verranno dalla nostra parte.

Virtus Verona mina vagante? Hai detto bene. L’anno scorso sono arrivati con gli stessi punti del Vicenza e hanno fatto un buon cammino ai playoff. Sono bravi perché non hanno pressioni, prendono giovani anche dalle categorie inferiori e riescono sempre a mettere assieme delle squadre competitive che danno fastidio. Noi abbiamo l’obbligo di rialzarci.

Greco o Sandon al posto di Costa? È un dubbio. Sandon è un giocatore con potenzialità enormi che bisogna valorizzare e che dobbiamo far uscire perché ha qualità importanti. Greco ha qualità importanti ma diverse e, in questo momento, è anche nell’occhio del ciclone mercato. Greco fa parte di quei giocatori che non vorresti perdere ma che hanno mercato. Domani potrei puntare anche su di lui ma so che è un po’ scombussolato da queste voci, essendo un ragazzo giovane. In ogni caso hanno entrambi le possibilità di giocare per giocare in quel ruolo e fare bene.

In attacco vorreste riuscire a rinforzarvi? È quello che vorremmo fare. Nel mercato non è semplice riuscire a farlo perché ci sono giocatori importanti che non si vorrebbe dare via ma sono proprio quelli che hanno richieste. Rolfini? E’ clamorosamente nell’occhio del ciclone perché ha delle opportunità professionali importanti ma sa bene che è difficile andare via dalla piazza di Vicenza. Noi lo vorremmo trattenere. In questi due giorni credo che succederanno diverse cose e vedremo. Deve essere un onore giocare qui”.

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