Mister Francesco Modesto ha incontrato la stampa, alla vigilia della sfida contro il Sangiuliano.

“Tornati in rotta? La squadra ha avuto un grande segnale di ripresa. I ragazzi si sono comportati benissimo nelle ultime tre partite, nonostante ci siano sempre cose da migliorare. Però sono consapevoli della loro forza e di ciò che possono fare e dare per continuare un percorso importante. Bisogna giocare una partita alla volta e giocarla con la massima concentrazione e la cattiveria giusta. Loro devono capire che questo campionato, qualsiasi squadra si vada ad affrontare, si incontreranno sempre delle difficoltà e queste vanno superate nel corso della gara.

Condizione fisica in crescita? All’inizio della gara contro il Mantova siamo partiti contratti, sbagliando anche dei passaggi semplici, mettendoci in difficoltà da soli e sembrando insicuri, a volte. Tuttavia cresciamo durante la gara, facendo uscire anche la nostra fisicità. Ci sono state altre gare dove abbiamo retto bene atleticamente, fisicamente la squadra sta bene, se stiamo corti, inoltre, corriamo meglio e in avanti. Gli attaccanti stanno facendo un grande lavoro in fase difensiva e questo ci permette di non essere lunghi. È vero che usciamo bene nel secondo tempo, perché vengono fuori le nostre capacità fisiche ed esce ulteriormente la tecnica dei ragazzi. Non ci siamo mai nascosti, sappiamo il loro potenziale. Questa settimana abbiamo parlato dell’approccio, ovvero che la partita inizia subito quando l’arbitro fischia e non dobbiamo invece venire fuori alla distanza.

Abbondanza in alcuni reparti? È un gruppo di ragazzi che lavora molto, mi mettono sempre in difficoltà perché in ogni partita potrebbero giocare tutti. Poi, in base anche alle caratteristiche della squadra avversaria, cerco di mettere loro nelle condizioni migliori. So i professionisti che ho di fronte, loro sono super partecipi, sanno inoltre che abbiamo ancora tante partite e giocheranno tutti e la dimostrazione è che hanno giocato sempre quasi tutti gli effettivi a disposizione nella rosa. Mi dispiace magari a volte dover fare altre scelte, nonostante lo stato di forma di alcuni, ma so anche che sono tutti determinanti anche se giocano 10 o 20 minuti. Penso a Giacomelli quando è entrato in Coppa Italia o quando è entrato con il Mantova, anche se il risultato era pieno, è entrato con l’atteggiamento giusto, con cattiveria, stando sempre sul pezzo. Occorre questo tipo di mentalità e me la stanno dimostrando.

Dalmonte? Sta bene, è rientrato qualche giorno fa in gruppo. Non è stato convocato ma ha sempre lavorato a parte. Se non parte dall’inizio avrà la possibilità di entrare e le potenzialità sue le conosciamo tutti.

Ci mettiamo nei guai da soli come nei primi minuti contro il Mantova? A volte non si percepisce il pericolo. Su quegli errori dobbiamo essere molto più bravi. Poi si sbaglia un passaggio e si rimane 2 contro 2, ma è stato bravo Pasini a permettere solo il tiro da fuori e poi c’è stata la parata. Dobbiamo essere molto più bravi nel capire il momento della gara e in quale porzione di campo siamo. Ronaldo è un giocatore intelligente e capisce subito. A lui piace giocare, come a Jimenez. Quando uno sbaglia, ci devono essere però gli altri a rimediare, l’importante è che ci sia sempre un compagno che riesce a farlo.

Sciopero del tifo e tre gare vinte? Nel mio cuore mi dispiace, come dispiace pure ai ragazzi, perché il sostegno della Curva e di tutto lo stadio per noi è importantissimo, ti manca il pubblico quando giochi. E poi quando c’è il silenzio è ancora peggio, meglio il casino o le critiche alla fine. Con il silenzio invece si sentono ancora di più i mugugni delle persone ma i ragazzi hanno avuto la forza e la determinazione di reagire, forse è stato anche uno stimolo in più per dimostrare che comunque i tanti giovani, si sono presi delle belle responsabilità, perché non era semplice. Però, penso, che la gente abbia apprezzato anche che a fine gara nelle tre partite, la squadra si sia presentata lo stesso sotto la Curva, facendo comunque un applauso, alla gente venuta allo stadio. Anche a Mantova, dopo i goal tutti i giocatori sono andati sotto la Curva ad esultare e questo vuol dire che li sentono, li vogliono e vogliono che comunque il nostro pubblico ci dia veramente quel sostegno che fino alla mini crisi abbiamo avuto, abbiamo sempre ricevuto. Penso che i ragazzi abbiamo dimostrato che ci siamo e che vogliamo che il nostro pubblico ci aiuti da qui fino alla fine, perché abbiamo bisogno di loro.

Torneranno a tifare? Siamo contenti perché vuol dire che ci siamo conquistati qualcos’altro ancora.

Modulo? Sono numeri, proviamo con un trequartista e due punte, due trequartisti e una punta, ruotano molto e danno pochi punti di riferimento agli avversari, ma mi piace vedere la squadra che poi gioca a livello corale, che ha voglia di riprendere la palla, attaccare subito, andare in verticale, perché abbiamo le potenzialità per farlo e nelle ripartenze stiamo diventando una squadra molto, ma molto forte. Quando ripartono i ragazzi hanno una gamba importante e negli ultimi metri adesso riescono a trovare molti più tiri in porta, che prima magari ci mancavano. Adesso anche Ferrari ha alzato la media dei tiri, ma deve migliorare ancora di più ed entrare di più in area, che deve essere la sua casa.

Sangiuliano? È un avversario che ha qualità, perché ha tanti giocatori che hanno comunque militato in squadre di Serie B qualche anno fa, quindi hanno esperienza. Sugli esterni hanno giocatori molto veloci, hanno una mezz’ala che è molto brava nell’inserimento. E’ una squadra scorbutica, una squadra che comunque gioca a calcio, poi ci sono momenti in cui le cose vanno bene e altri momenti in cui non vanno bene. Io penso alla mia squadra e a quello che può fare e a quello che deve fare domani, perché è determinante per noi che dobbiamo proseguire questo viaggio fino alla fine, con la nostra mentalità, facendo le cose fatte bene”.

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