Mister Francesco Modesto ha incontrato la stampa, alla vigilia della sfida contro il Piacenza.

“E’ da un mese e mezzo che, aldilà dei risultati che sono stati fatti e anche delle difficoltà, le risposte che mi hanno dato i giocatori e tutta la rosa a Pordenone sono state molto gratificanti. Abbiamo comunque fatto una grande gara, andando sotto due volte, riprendendola, avendo comunque avuto un atteggiamento super propositivo. Peccato per l’ultima mezz’ora, dove avevamo anche un uomo in più, però la gara aveva preso una piega un po’ così, in particolare perché si era perso molto tempo, si giocava molto poco, però il risultato secondo me è stato molto positivo.

Fine del girone di andata? Per me non siamo alla fine, per me siamo all’inizio. L’aria natalizia non mi piace, la mia squadra deve avere in testa solo una squadra che si chiama Piacenza. Andare in campo, giocare, essere tosti, essere efficaci, che vuol dire secondo me essere bravi e pensare che ognuno di loro sappia cosa fare e faccia il compito ben preciso.

Infortunati? Abbiamo recuperato da due giorni sia Ronaldo che Cavion, quindi sono a disposizione. Abbiamo perso Padella per una distorsione alla caviglia durante l’allenamento di ieri, anche Freddi ha recuperato dalla spalla, quindi ci siamo tutti, tranne i ragazzi che sono ancora ai box.

Cappelletti? Sta bene, ha avuto la febbre solo per un giorno, poi dopo è rientrato, questo è un gruppo che mi ha dato sempre disponibilità.

Piacenza ha molte difficoltà? I giocatori che giocano contro il Vicenza, con tutte le problematiche che possono avere, hanno delle motivazioni altissime, perché si devono comunque mettere in evidenza, perché ci sono giocatori bravi nel Piacenza, allenati da un allenatore molto bravo, quindi noi dobbiamo pensare solo alla gara, al Vicenza, a quello che dobbiamo fare. Affrontiamo una squadra che comunque dobbiamo rispettare, perché sicuramente avranno anche loro delle motivazioni in più nel giocare questa gara e farsi notare. E quindi dobbiamo essere tosti, aggressivi, così poi tutte le qualità tecniche usciranno fuori. Io chiedo attenzione, una fase difensiva fatta bene, i compiti svolti ben precisi, queste sono le cose che voglio dai miei giocatori, non chiedo altro, perché sanno che tipo di squadra vanno ad affrontare. Quindi poi dopo i loro mezzi, le loro capacità escono fuori, perché ognuno di loro sa quello che deve fare in campo.

Giovani? Domani portiamo di nuovo tre ragazzi della primavera, compreso Tonin che è un 2006 e che è un attaccante e lo portiamo al posto di Alessio, ma lo porto perché credo nei ragazzi, se io vedo che sanno giocare a calcio, perché non portarli con noi? Anche per fargli respirare l’aria del professionismo in una piazza così bella come Vicenza. Solo così i ragazzi si abituano. Io non guardo se un ragazzo è del 2004, 2005, 2006 o 2003, se è per il bene del Vicenza, io uso tutta la rosa. L’ho dimostrato perché tutti hanno fatto delle partite, tutti hanno avuto la possibilità di giocare e sono stati bravi perché mi hanno messo in difficoltà, ad ogni allenamento che ho avuto, ed è la cosa più bella, perché poi dopo scegli, posso sbagliare, ma si rimedia, poi dopo durante la gara, perché 11 giocano e 5 entrano. Ma fino ad oggi, non ho mai avuto il sentore che un giocatore abbia fatto una prestazione al di sotto delle proprie capacità. Però tra infortuni, tra gli infrasettimanali, tra la Coppa Italia, il giro c’è per tutti, l’unico pensiero dev’essere l’obiettivo finale di tutta la squadra, non è che alla fine chi ha fatto 5-10-15 presenze è meno partecipe.

Mihajlović? Mi viene la pelle d’oca, perché io ho avuto anche la fortuna di incontrarlo da calciatore e poi l’ho incontrato anche da allenatore. Era una persona super speciale. Tanti giocatori che lo hanno avuto, me ne hanno parlato non solo come grande umanamente, ma anche come grande professionista. So che il rapporto che aveva con la sua famiglia che era speciale, con i propri figli, con la moglie, quindi mi rivedo un po’, essendo un po’ più piccolo di lui. Lasciare dei figli così, non è facile, un abbraccio grande a tutta la sua famiglia, ai suoi amici e tutti quelli che gli sono stati vicino, ha lottato fino alla fine, com’era lui, e mi dispiace veramente tanto”.

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