Mister Francesco Modesto ha incontrato la stampa, alla vigilia della sfida contro il Lecco.

“Abbiamo lavorato sui dettagli, su compiti ben precisi, abbiamo studiato il Lecco e abbiamo archiviato subito la partita contro il Padova. La squadra è pronta, nell’allenamento mi hanno dimostrato tutti quanti grande compattezza e disponibilità nel lavoro.

Lecco? Dobbiamo pensare partita per partita, non dobbiamo guardare lontano. Abbiamo grande rispetto di una squadra che sta facendo un grande campionato e che ha dei singoli importanti. E’ una squadra molto ordinata in campo e sta dando fastidio a tutti. Noi dobbiamo giocare da Vicenza, essere precisi in quello che dobbiamo fare e poi le nostre qualità tecniche verranno fuori. Ho una rosa competitiva.

Foschi ha caricato la partita? Rispetto il Lecco e il loro mister. Tutti vorremmo vincere ogni partita, non penso ci sia qualcuno che entra in campo per perdere. Noi lo dobbiamo vedere come uno stimolo perché sappiamo che le squadre ci affrontano tutte con una determinazione in più e noi dobbiamo avere motivazioni ancora superiori a quelle altrui.

Quasi tutti a disposizione? Sì, ci siamo quasi tutti, ovvio che a quelli rientrati da poco manca la gara. Sono recuperati anche Valietti e Oviszach, ho a disposizione delle armi importanti e ho ancora qualche dubbio sulla formazione da schierare. Scarsella, invece, ha avuto un problema al tendine oggi e non ci sarà domani.

Ronaldo? Come vi ho sempre detto ho bisogno di giocatori al 100%. Quando Ronaldo starà bene, la sua fisicità, il suo carisma e il suo modo di giocare faranno fare un ulteriore salto di qualità a questa squadra.

I giovani mi mettono in difficoltà? Ho sempre detto che questa rosa è super competitiva e quindi ben venga, quando mi mettono in difficoltà vuol dire che tutti in allenamento lavorano seriamente e mi fanno pensare positivamente, perché vedo i ragazzi che sono tutti positivi. Ho un gruppo di ragazzi veramente molto professionali e vedo che hanno voglia di crescere, hanno voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.
E poi ci sono tante partite da giocare, avremo sempre bisogno di tutti, se non fosse così, determinati risultati quando c’erano molte assenze non li avremmo fatti. Il problema semmai nascerebbe se vedessi 13-14 che si allenano bene, e 7-8 no, perché si abbassa il livello di allenamento, si abbassa la voglia di avere competizione con il compagno.

Lattanzio? C’era un problema legato alle tante assenze e sono andato a vedere una partita della Primavera, dove ho visto che i giocatori hanno fatto una grande gara, però Lattanzio era quello che vedevo più pronto. Ho avuto il coraggio di metterlo dentro in Coppa Italia e il ragazzo si è messo in mostra, ma in Primavera ci sono giocatori veramente interessanti, come Mion o lo stesso Parlato, ce ne sono tanti in Primavera che possono comunque raggiungere i professionisti, però tocca a loro: devono lavorare, farsi vedere, io ho una rosa ampia e tanti ragazzini sono dovuti ritornare di nuovo in Primavera, però mi hanno dato una grossa mano, perché mi hanno alzato anche loro il livello di allenamento, in un momento in cui mancavano altri giocatori.

Grandi? Mi è dispiaciuto perché come uomo e come professionista, abbiamo avuto un bellissimo rapporto in questi due mesi da quando sono arrivati, mi è dispiaciuto che abbia scelto di andare via, è dispiaciuto anche ai compagni. Lui con i compagni stava veramente bene, ma è stata una sua scelta, adesso abbiamo preso Iacobucci, che è un portiere di grande esperienza, ha fatto tante partite e ci darà sicuramente una grossa mano.

Calciomercato mi annoia? Non mi piace, fa sprecare un sacco di energie e quindi non mi piace, anche da calciatore quando giocavo nei tempi antichi, non mi è mai piaciuto, mi dava fastidio. Troppi nomi che girano, procuratori che chiamano, se ne occupano le figure che stanno nel calcio, io faccio l’allenatore, io alleno, poi ci sono i direttori sportivi. Ognuno fa il suo lavoro e il suo mestiere, io dico solo una volta quello che penso e poi dopo i direttori sportivi lavorano, basta.

Tifosi? Vedo tanta passione, lo percepisco anche ogni qualvolta arrivo allo stadio, a partire già dal personale di servizio che ci aspetta fuori, da come ci guardano, da come ci salutano e quindi si vede che amano la propria squadra. Poi quando entri nello stadio e vedi 11.000 persone che vengono allo stadio in Serie C è veramente fantastico, una spinta in più, sia per i giocatori che per me. E poi per il seguito che abbiamo anche fuori casa, sono numeri non importanti, ma importantissimi, perché è gente che deve prendersi dei permessi dal lavoro per partire prima, devono spendere dei soldi per seguire la squadra e quindi sono sacrifici che si fanno e noi li dobbiamo ripagare con delle prestazioni importanti, perché se lo meritano.

Cosa dobbiamo fare di diverso domani rispetto a Padova? Dobbiamo essere un po’ più cinici, non snaturarci nelle nostre caratteristiche, ma dobbiamo avere più cattiveria quando arriviamo nei pressi dell’area, magari abbiamo sbagliato degli appoggi e se sbagliamo lì, dobbiamo essere bravi a rimediare con delle coperture preventive, perché poi loro sono bravi nelle ripartenze e quindi dobbiamo stare bene attenti, i compiti sono ben precisi, sanno come difendere e come attaccare”.

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