Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Brescia in programma domani alle 18.30, allo stadio Romeo Menti.

Brocchi: “Dobbiamo mettere in campo qualcosa in più all’interno della gara, dal primo secondo all’ultimo, cercare di tenere il livello alto, l’attenzione alta e quindi dobbiamo entrare nei singoli, nel senso che ogni singola partita, ogni giocatore deve mettersi a disposizione del gruppo. Vuol dire che ogni giocatore deve partire concentrato, deve partire a pieno della sua voglia di mettere a disposizione le sue caratteristiche per la squadra, perché logicamente il gruppo ne trae giovamento e questa è la cosa più importante. Dovranno essere tutti concentrati e sul pezzo, dal primo secondo, per affrontare una partita veramente importante.

Ammonizioni? Spesso sono legate a momenti di frustrazione che ci sono durante la gara, ci sono state tante ammonizione, anche un po’ inutili a volte. A volte mi arrabbio perché se ho dei giocatori ammoniti dall’inizio poi dovrei fare dei cambi tenendo questo elemento in considerazione e non posso stravolgere un assetto tattico. Se hai 3-4 ammoniti e poi ti capita che uno degli ammoniti venga espulso, ti dicono che lo avresti dovuto togliere, ma non è che si possono sempre togliere i 3-4 ammoniti. Bisogna essere consapevoli che un’ammonizione presa in modo stupido può avere effetto sulla squadra.

Nervosi per domani? Io non li vedo nervosi, li vedo determinati, li vedo concentrati, li vedo vogliosi. Nervosi no, sicuramente li vorrei vedere incazzati.

Modulo? Non è una questione di moduli, perché quando si perde una partita si pensa sempre al modulo, al sistema di gioco. Noi l’unica vittoria che abbiamo fatto l’abbiamo fatta con il 4-3-1-2, poi la partita dopo con il 4-3-1-2 non siamo riusciti a vincerla e quindi bisognava cambiare modulo, dopo abbiamo fatto una buona partita contro il Monza con il 3-5-2 e andava bene, poi la partita dopo contro il Parma non andava bene e bisognava cambiare modulo.
Quindi io non penso che sia una questione di modulo, questa squadra non ha un modulo chiaro e definito per quelle che sono le caratteristiche dei giocatori, perché come li metti in qualche zona qualcosina poi può mancare o devi adattare qualche giocatore in un ruolo che poi magari non è suo al 100%.
Più che parlare di moduli e di sistema di gioco bisogna parlare di atteggiamento: io voglio vedere un gruppo di leoni, un gruppo infiammato, voglio vedere un gruppo che lotta, che combatte un gruppo aggressivo, un gruppo che non aspetta l’avversario ma che va ad aggredirlo e questo deve essere il segnale che dobbiamo dare ed è quello che mi aspetto dai ragazzi domani.

Convocati? Longo, ha fatto un grandissimo recupero, e voglio fare i complimenti ai dottori e fisioterapisti e all’area atletica che lo ha recuperato, anche se ha fatto solo un allenamento con la squadra, però sarà disponibile per la partita di domani, quindi sono molto contento di questo. Cappelletti purtroppo sarà fuori ancora un po’, a lui si aggiunge purtroppo l’indisponibilità di Pasini, per un risentimento muscolare. Recuperiamo Rigoni che ha svolto una settimana di lavoro con la squadra anche se, logicamente, non è ancora pronto per partire dall’inizio.
Pensiamo che quelli che abbiamo a disposizione sono i più forti, io ho tanta fiducia nei ragazzi e per ognuno ogni partita è una possibilità per dimostrare qualcosa. Io penso che domani gli undici che partiranno avranno la voglia e la determinazione di far vedere che vogliono conquistarsi un posto in questa squadra e che vogliono conquistare un risultato e questo è quello che mi aspetto in campo dai ragazzi che scenderanno dall’inizio e da chi subentrerà in campo.

Curva esaurita? Sinceramente non ho più parole da spendere per i nostri tifosi, per la città, per quello che ci stanno dando, perché in una situazione del genere sentire questo calore, questo aiuto, questa voglia e volontà è un qualcosa di grande, quindi devo per forza ringraziarli, per l’ennesima volta. Loro hanno capito il momento e le difficoltà e stanno cercando di darci una mano incredibile. Allo stesso tempo, noi non possiamo abusare più di tanto di questo, perché meritano gratificazione e meritano anche di poter gioire, di essere contenti per quello che mettiamo in campo. Io spero che domani, la partita sia giocata in 12, perché domani abbiamo bisogno di questo. E poi quello che sarà a fine partita lo si vedrà, però è vero che la squadra deve trascinare il pubblico, la squadra con l’atteggiamento e con lo spirito deve essere sicuramente in grado di far capire alle persone, che anche noi vogliamo tirare loro.

Inzaghi? Non ci si sente prima degli scontri. Pippo è come un fratello, abbiamo giocato tanto insieme, abbiamo vinto insieme, abbiamo passato dei momenti straordinari, dico sempre che nel calcio ho diversi amici, lui è uno di questi. In un momento particolare della mia carriera è stato uno che mi ha dato una mano incredibile e quindi è veramente un amico. E sono contento di rivederlo e di riabbracciarlo. Domani io penso che lui vorrà vincere la partita come la vorrò vincere io, a prescindere dall’essere Inzaghi e Brocchi.

In discussione? Io dalla parte della società sento grandissima compattezza, tutti sappiamo quali sono i problemi della squadra, io penso che la società debba valutare il lavoro e questa società è molto attenta a quello che facciamo, è molto attenta a tutto quello che cerchiamo di sviluppare durante la settimana, la professionalità che metto io assieme al mio staff, poi l’allenatore non è in discussione solo dopo diversi risultati negativi, l’allenatore in discussione, a volte, anche quando i risultati sono positivi. È il nostro lavoro, il nostro compito, io lo so benissimo, è normale. La mia speranza e la mia voglia è quella di tenermi ben stretto questo simbolo, che per me adesso ha un valore importante e spero veramente di poterlo tenerlo il più stretto possibile a me e a tutta la squadra.

Che problemi ha la squadra? Con la società abbiamo un dialogo continuo, quotidiano, non è che ci vediamo una volta alla settimana od ogni due settimane o ci vediamo solo durante la partita. Sappiamo che questa squadra da un punto di vista caratteriale deve crescere, anche da un punto di vista mentale deve crescere, deve saper sopportare e saper gestire momenti difficili della gara, non si può pensare di poter dominare gli avversari per 90 minuti, è impensabile, soprattutto in serie B e quindi bisogna alzare questo livello. Questo è sicuramente uno dei punti più importanti, poi è normale che dal punto di vista tattico, come ho già detto prima, sappiamo bene che potrebbe servire ancora qualcosa, non si è mai nascosto nessuno, lo hanno detto i dirigenti, l’ha detto il nostro direttore e quello lo sappiamo, ma noi dobbiamo pensare al grande gruppo che abbiamo. Dobbiamo far sì che l’unione e il lavoro totale da parte di tutti gli interpreti sopperiscano ad eventuali carenze.

Brescia? E’ una squadra forte, costruita bene, da un un presidente che conosce bene i giocatori e che difficilmente sbaglia le scelte, con un allenatore che conosce bene la categoria e quindi è sicuramente un avversario molto, molto difficile. In trasferta hanno costruito il proprio bottino e questo ci deve far stare ancora più attenti, ma ripeto, a prescindere dalla forza del nostro avversario, che è sicuramente fuori discussione, dobbiamo andare in campo consapevoli di poter fare una grande gara, dobbiamo crederci, abbiamo lavorato per preparare bene questa partita e l’obiettivo principale è quello di pensare a noi e a non a quelle che sono le forze dell’avversario. Grande rispetto per loro, ma non possiamo pensare a loro, dobbiamo pensare a noi stessi.

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