Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Monza, in programma domani alle 16.15, all’U-Power Stadium.

Brocchi: “La vittoria è stata importante perché ci ha dato grande consapevolezza, è stato un segnale importante. In questo ultimo periodo la squadra ha disputato delle buone partite, conquistando dei punti importanti, quindi il morale è sicuramente più alto di qualche mese fa. Convocati? Piuttosto le notizie non sono mai positive. Da Cruz non si è allenato per tutta la settimana, oggi ha svolto una parte di lavoro con la squadra. Teodorczyk è stato convocato ma è a forte rischio, si è fermato ieri per un problema che è una conseguenza dei fastidi che ha vicino alla spalla. Contini credo tornerà dopo la sosta. Recuperiamo Bikel, lui è un giocatore che ci dà tanto e sono contento di averlo recuperato. Purtroppo davanti siamo messi male, anche Mancini è alle prese con dei problemi, se non ci dovessero essere loro, sarà pronto Filippo Alessio. Sceglieremo la formazione in base ai giocatori che staranno bene.

120 anni? E’ stato bellissimo e coinvolgente vedere tutti i ragazzini e tutte le persone qui nel nostro stadio. Lo dicevo quando sono arrivato che questa piazza mi emozionava e mi dava tanto e più ci vivo, più passa il tempo, più mi lego a questo ambiente.

Tanti tifosi in trasferta? Sappiamo l’aiuto che ci stanno dando e quanto ci tengono, ci hanno sempre sostenuto. Domani verranno a darci una mano e il loro sostegno come hanno sempre fatto.

Che gara mi aspetto? Una partita difficile, contro una squadra forte con ottime individualità e una rosa molto ampia, anche durante la gara possono cambiare in maniera forte l’assetto e le caratteristiche. E’ una squadra con identità precisa, con un allenatore che li fa giocare a calcio e che io stimo molto. Sarà una gara molto difficile. Domani non è una sfida tra me e il Monza, penso solo al Vicenza, la mia è una missione importante e bella e cercheremo di fare al meglio per portare a casa una prestazione importante. Sono stato lì due anni e mezzo, ho un bellissimo ricordo, abbiamo vinto un campionato e siamo stati un passo dalla Serie A e senza il rigore del Pordenone contro la Salernitana, magari saremmo qui a parlare di altro. Però nutro grandissimo rispetto per tutto l’ambiente, una famiglia e una proprietà alla quale sono fortemente legato e sono legato anche a tutte le persone che lavorano lì, perché ho lasciato tanti amici.

Cambio modulo per le assenze? Intanto vediamo chi potrà giocare e poi domani quando valuteremo le condizioni dei giocatori, capirò quella che sarà la soluzione migliore in base ai giocatori che avrò a disposizione. Adesso è veramente prematuro, perché come vi ho detto, avendo questi giocatori difficilmente recuperabili, diventa difficile, però abbiamo ancora 24 ore di tempo e quindi, speriamo. Spero di avere Da Cruz, non so se dall’inizio o a partita in corso, spero di poterlo prendere in considerazione, ma non è pretattica, abbiamo bisogno ancora di 24 ore.

Pasini? E’ a disposizione. De Maio e Brosco adesso stanno facendo bene, il reparto difensivo, soprattutto la coppia centrale, quando trova le giuste alchimie, diventa difficile continuare a cambiarlo, perché è un reparto che deve lavorare insieme, si deve conoscere bene, le caratteristiche, i pregi e i difetti di ognuno di loro. Mi stanno dando delle garanzie e quindi è giusto continuare su questa strada, consapevoli del fatto che abbiamo sicuramente degli altri giocatori, come Pasini, che sicuramente tornerà utile, che tornerà a giocarsi le sue partite, che è un giocatore per me e per noi importante.

Maggio? Abbiamo un costante rapporto, quotidiano, dove ci parliamo, valutiamo e lo stiamo facendo crescere di condizione. Siamo partiti dai 20 minuti, siamo passati ai 30, adesso la speranza è quella che si possa andare sui 45. È E normale che non possiamo pretendere di portare, in questo momento, Christian a giocare una partita da 90 minuti e la cosa più importante che dobbiamo fare in questo momento è quella di gestirlo nella maniera giusta, cercando di arrivare alla sosta senza intoppi e questa è la cosa più importante. Magari poi dopo la sosta, per lo sprint finale, lo avremmo in condizioni migliori, anche se secondo me, adesso, è già cresciuto.

Rammarico? Quello di non aver fatto i punti che meritavamo nel girone di andata, quello è il più grande rammarico. Penso a delle partite nelle quali avevamo giocato veramente bene e avevamo portato a casa zero punti, questo è un grande rammarico. Sarebbero stati importanti anche dei pareggi e alla fine, se avessimo fatto tre-quattro pareggi in più, adesso sarebbero punti importanti. Il rammarico è quello che meritavamo sicuramente di più di quello che abbiamo racimolato, non bisognava parlare di mercato ancora. E’ normale che mi sarebbe piaciuto andarmi a giocare la partita di domani con gli effettivi, perché quando giochi contro una squadra così forte e completa come il Monza, mi sarebbe piaciuto avere anche a noi la squadra completa, ma quello non dipende dai giocatori che abbiamo, ma dipende delle difficoltà e purtroppo anche qua, quel pizzico di sfortuna, di avere tutte le assenze nello stesso reparto. Ma nelle difficoltà, questo gruppo si sta sempre di più fortificando.
E’ obbligatorio pensare di partita in partita, perché veramente non possiamo permetterci di pensare più in là della partita di domani. Io anche domani, nel pensare alla formazione, non ho la possibilità in questo momento di pensare alla partita di martedì…non siamo nelle condizioni di poter fare un ragionamento di questo tipo, né dal punto di vista numerico, né dal punto di vista di classifica. Dobbiamo pensare che ogni partita per noi è una possibilità di portare a casa dei punti, sia che la giochi contro la prima, sia che la giochi contro l’ultima. Dobbiamo ragionare così, dobbiamo lavorare, se poi succede di giocare una buona partita come quella che abbiamo giocato a Reggio Calabria e portare a casa zero punti, rimane il rammarico, ma poi dopo magari te li vai a riprendere, perché quello che stiamo cercando di dare è proprio un segnale importante dal punto di vista del crederci e del lavorare assieme”.

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