Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Parma, in programma domani alle 18.00, allo stadio Ennio Tardini.
Brocchi: “Bisogna prendere le cose positive e cercare di continuare a metterle in campo. Nel secondo tempo contro il Monza abbiamo avuto un atteggiamento e una spregiudicatezza diversi, ma anche per una parte del primo tempo non avevamo fatto male, giocavamo contro una squadra forte e quindi in alcuni momenti della gara era normale soffrire un po’ di più gli avversari, tuttavia si poteva gestire meglio qualche pallone e la loro pressione. Dopo il gol abbiamo avuto un momento difficile ma sono convinto che la squadra abbia i valori caratteriali per giocare sempre come nel secondo tempo e i valori morali per provarci sempre, però non bisogna pensare di aver risolto i nostri problemi ma dobbiamo pensare di voler continuare a migliorare e alzare l’asticella: l’obiettivo deve essere quello di farlo, di avere forza caratteriale e di saper battagliare, ribattendo colpo su colpo. Domani il Vicenza deve fare una partita aggressiva, dinamica, attenta, una partita di una squadra consapevole di essere in una posizione di classifica brutta e che non può permettersi di giocare in punta di piedi, contro una squadra dai valori tecnici di altra categoria. Dobbiamo avere grande entusiasmo, non avere paura, pur avendo rispetto, consapevoli di poter fare una partita importante.
La formazione? In alcune situazioni senza trequartista abbiamo perso qualcosa, in altri momenti invece ci ha dato più garanzie. L’impostazione tattica iniziale non permetteva di essere molto aggressivi, soprattutto contro una squadra che si era messa a specchio con il 352, con giocatori abituati a giocare con tranquillità e personalità. Nonostante ciò abbiamo comunque tenuto bene il campo e abbiamo trovato le misure. In questo momento serve dare certezze alla squadra, è fondamentale. Queste le diamo sia con il 352 che con il 4312.
Le difficoltà nel segnare? È già importante creare, ma per fare la differenza occorre segnare. In queste partite la squadra ha creato occasioni da gol ma dobbiamo essere più freddi, cinici e determinati, perché in questo momento qualche goal in più avrebbe significato avere più punti e morale.
Meggiorini? Non è al top della condizione, anche in questi ultimi due giorni non si è allenato per un fastidio. Si è però messo a disposizione per domani, perché è un ragazzo che ci tiene, ma in questo momento è alla ricerca della forma migliore. L’infortunio di inizio stagione ha inciso nella preparazione. Lui è un professionista esemplare e la speranza è che riesca a trovare la giusta forma per giocare e riuscire così a mettere in risalto le sue qualità.
Diaw? Non è nervoso e non lavora male, vedo un ragazzo forte caratterialmente e determinato, con una gran voglia di spaccare il mondo perché a volte la sua irruenza è un modo per essere da traino verso i suoi compagni, per far vedere quanto ci tiene. È normale che vorremmo che segnasse e lui è il primo che vorrebbe farlo e secondo me è l’unica cosa che gli manca in questo momento, perché sotto tutti gli altri punti di vista, non possiamo dirgli nulla.
Parma-Vicenza sfida tra deluse? Avevamo obiettivi diversi, ma dico sempre che per arrivare a raggiungere degli obiettivi importanti, servono tante componenti. Probabilmente ambe due le squadre non hanno ancora trovato la quadratura del cerchio, il Parma ha giocatori di caratura internazionale e una qualità importante, con giocatori che possono trovare la giocata che risolve la gara in qualsiasi momento. Noi invece siamo un gruppo di giocatori forti che deve però lottare insieme, dobbiamo vincere attraverso la forza del gruppo ed è quello che stiamo cercando di fare.
Buffon? Gigi è una persona che stimo, ho avuto la fortuna di segnare il primo gol in serie A proprio a lui. La prima volta in Nazionale fu lui ad accogliermi e venirmi a parlare, è sempre stata una persona di cuore e allegra, fa parte dell’élite del calcio mondiale e si può solo fargli i complimenti. Fa ancora parate davvero importanti, ma mi lascia a bocca aperta l’entusiasmo che ha ancora nel fare questo lavoro. Non è facile avere ancora la voglia di allenarsi tutti i giorni dopo tanti anni. E’ un esempio per tanti ragazzi che a volte non pensano di fare il lavoro più bello del mondo, ma di fare solo fatica.
Indisponibili? Cappelletti, Mancini che ha avuto l’influenza, oltre a Rigoni, Cester e Lanzafame. Meggiorini invece partirà dalla panchina”.