Sono stati presentati gli LR Camp, ad una settimana dal via, dal responsabile del settore giovanile Michele Nicolin e dal coordinatore tecnico Lorenzo Simeoni.

Nicolin: “I camp li ho particolarmente a cuore perché rappresentano un po’ la chiusura della stagione sportiva del giovanile per quanto riguarda l’attività agonistica e nel contempo rappresenta un’apertura delle porte a tutto il territorio e a tutta la provincia, che voi sapete che io ho particolarmente a cuore.

Dare la possibilità ai bambini del territorio di vestirsi di biancorosso è qualcosa che tocca dentro, perché le richieste continue che arrivano di poter partecipare o vedere l’attività del settore giovanile si possono concretizzare con ampi numeri quando parte la stagione dei Camp.

La stagione dei Camp, quest’anno in particolare, ha un sapore speciale, perché rispetto alle ultime due stagioni ci permette maggior serenità a livello di normative, senza abbassare mai la guardia.

Abbiamo assaporato la bellezza di stare in mezzo ai bambini anche in questi ultimi 15 giorni dove abbiamo messo insieme tantissime iniziative, non per ultima quella dell’ultimo weekend dove al Menti sono state presenti le finali dei piccolini della città di Vicenza e si respira proprio, nello sguardo dei bambini e anche nello sguardo degli adulti, il desiderio di fare aggregazione, il desiderio di stare assieme, di imparare a giocare a calcio con il sorriso e senza limitazioni, come purtroppo abbiamo dovuto vivere negli ultimi anni.

La risposta, fino adesso, è veramente eccezionale d’attaccamento del territorio della provincia e non solo, anche le province limitrofe, verso il settore giovanile, verso la società, verso i colori. E’ il segnale che comunque l’amore verso questa società, verso la nostra squadra, verso i nostri colori, non vengono mai a mancare e questo ci responsabilizza nuovamente per far sì che questi Camp siano un successo a 360°, sia nella proposta dell’attività prettamente calcistica, sia la proposta sociale ed educativa e sia, perché no, anche mettendo insieme degli eventi che dopo, gratificheranno, sicuramente, tutti i bambini che si vestiranno di biancorosso.

Fatta questa premessa, ritengo personalmente doveroso ringraziare la società e tutti i collaboratori che si stanno prestando in modo importante, perché questo evento abbia successo, vorrei fare dei nomi, ma sicuramente rischierei di fare brutta figura, perché me ne dimenticherai senz’altro qualcuno. Partiamo forte, partiamo determinati, partiamo con numeri importanti e partiamo su più sedi, ma adesso per quanto riguarda i dettagli delle sedi e i dettagli tecnici, do la parola mio compagno di viaggio Lorenzo Simeoni.

Simeoni: “Credo sia un vanto per la società essere riuscita a fare i Camp anche durante la pandemia e ora come ha detto Michele, ovviamente, non abbassiamo la guardia, ma i numeri e come ci stiamo muovendo per organizzare i Camp, ci dicono che si può essere un po’ più tranquilli, da questo punto di vista.

Torneremo a mettere il trasporto per gli iscritti, che è una cosa che avevamo dovuto, per forza di cose, eliminare e abbiamo a disposizione le tre sedi che sono, ovviamente Altavilla allo stadio Comunale Paolo Rossi, a Romano D’Ezzelino lo Sporting55 e torniamo anche al Marzotto a Jesolo con un camp, che permette anche il pernottamento degli iscritti.

Avremo la possibilità di usufruire delle piscine adiacenti, quindi tutti i giorni i bambini torneranno ad avere anche un po’ di refrigerio, oltre a giocare a calcio, potranno fare anche un po’ di attività in acqua, in modo tale da passare al meglio la giornata. Allo Sporting55 i bambini potranno giocare, dove si allena anche la prima squadra e quindi anche vivere una settimana, proprio nello stesso centro sportivo dove si allena la nostra prima squadra.
Per quanto riguarda Jesolo, abbiamo inserito un’ulteriore differenza rispetto agli altri Camp, in quanto io stesso, mister Belardinelli e probabilmente anche mister Stevanin dell’Under 16, oltre a Lorenzo Favero e Carlo Gelmetti, che fanno parte dello staff della Primavera, saremo direttamente impegnati come istruttori per i bambini dei Camp.

La società ha creduto fortemente in questa cosa e quindi mette in campo anche noi.
Qualche altro dato da darvi è la novità che i bambini durante la settimana avranno la possibilità di sperimentare il corso d’inglese, dove ci saranno degli istruttori madrelingua che quindi daranno le istruzioni di gioco direttamente in lingua inglese e quindi, con la Wall Street English, che collabora con noi.
Qualche numero, mi dicono che già ad oggi, ad una settimana dall’inizio del Camp, abbiamo già più iscritti dell’anno scorso.

Nicolin: “Settore giovanile? Io credo che la conferenza stampa di Stefano Rosso e Paolo Bedin abbia già chiarito questo tipo di argomento e mi sento di dire, perché lavoro da molto tempo con la proprietà Rosso, che la forza del Vicenza in questo momento è proprio la nostra proprietà, noi continueremo non solo nel segno della continuità, ma anche del potenziamento del settore giovanile. Il nostro modo di fare settore giovanile è stato è stato portato ad esempio a Coverciano dove ci hanno chiesto di presentarlo, l’abbiamo presentato anche all’Accademia dello Sport di Bologna. Non più tardi di due mesi fa siamo andati a fare una docenza e abbiamo proprio parlato dell’importanza di creare l’uomo prima del calciatore, sappiamo che è possibile, sappiamo che si può fare, l’importante è non sbagliare gli uomini che stanno con i giovani. Gli uomini che stanno con i giovani e che lavorano nel nostro settore giovanile devono accettare una condizione fondamentale, che è quella di mettere il ragazzo al centro del progetto e non loro stessi al centro del progetto, quindi tutte le figure che lavorano al settore giovanile, Nicolin in testa, devono ruotare intorno al bambino, al ragazzo chi gioca a calcio, che è il centro del progetto.

Under 16? Io non cambierei filosofia anche se non arrivassero risultati importantissimi come quest’anno, perché adesso tutti parlano perché fa specie vedere il Vicenza che si sta giocando lo Scudetto con Juventus, Milan e Roma, è un qualcosa che fa effetto, fa effetto per prima cosa a noi. Però io dico che, se anche fossimo arrivati in fondo alla classifica e non fossimo arrivati a fare in fondo le finali dello scudetto, anche se non avessimo avuto nulla di tutto questo, non avremmo fatto un passo indietro rispetto alla responsabilità di creare uomini calciatori e non altre specie di sportivi che non sono nemmeno utili alla società in prospettiva.

Società gemelle? Faccio un plauso alla persona che ho qui a fianco, a Lorenzo Simeoni, in questi quattro anni è inimmaginabile il volume di lavoro che abbiamo svolto con le società gemelle, per formare i tecnici e gli istruttori che stanno con i bambini e i ragazzi del territorio. È stata una delle nostre missioni e Sara lo sa bene, perché avevamo iniziato questo processo al Bassano, e noi crediamo nel migliorare la qualità degli allenatori e degli istruttori, che stanno con i bambini e i ragazzi, innalzare il livello tecnico e educativo di tutti i bambini del territorio e vogliamo potenziarci ancora di più.

Quello che abbiamo trovato è una qualità tecnica e anche comunicativa, che è migliorata rispetto a quando abbiamo iniziato questo progetto con le società gemelle, mentre noi abbiamo ritrovato, innanzitutto degli istruttori motivati a stare con i bambini, con i ragazzi, un modo di comunicare appropriato ai bambini, appropriato ai ragazzi, una gran voglia di far sport, da parte dei bambini e dei ragazzi, e anche società del territorio con una proposta tecnica, nel tempo migliorata e di conseguenza e di conseguenza anche loro migliorati.

Serie C? È innegabile che la prima squadra in Serie B o in Serie A fa la differenza anche per il settore giovanile, non è che ci dobbiamo raccontare le favole, sarei poco credibile se affermassi il contrario. Però abbiamo fatto un passo in avanti rispetto al passato perché non perdiamo il campionato Primavera 2, che è un campionato rivolto alle società, principalmente di Serie A e di Serie B, ma non lo perdiamo in virtù di un nuovo regolamento e di un ranking e di risultati che ci permettono di giocare con i più forti.
Inoltre stiamo chiedendo una deroga per la partecipazione al campionato Under 18 e stiamo discutendo in questo periodo con i vertici federali. Il campionato Under 18 è riservato solamente alle società di Serie A e Serie B ed è probabile che ci diano una deroga, proprio in virtù di quelli che sono, senza girarci intorno, i risultati sul campo e le numerose convocazioni di giocatori che hanno fatto minutaggio in prima squadra e hanno fatto minutaggio anche nell’Italia.

Purtroppo, l’amarezza c’è, perché ancora tre anni fa si era iniziato un progetto, portato avanti in particolare da Maurizio Viscidi che riguardava il ranking del settore giovanile delle squadre professionistiche, se questa normativa non fosse stata bloccata, noi potremmo tranquillamente dire che la retrocessione della prima squadra ci avrebbe toccato dal punto di vista emotivo, di cuore, però non c’avrebbe toccato dal punto di vista del settore giovanile”.

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