Il direttore sportivo Giuseppe Magalini ha risposto alle domande della stampa in videoconferenza, per un commento al termine della sessione invernale di calciomercato.

“Ci spiega il mercato? Noi lo abbiamo preparato come volevamo, chi conosce il mercato sa quante sono le difficoltà soprattutto a gennaio. Noi abbiamo pianificato in maniera appropriata ciò che abbiamo fatto. Abbiamo valutato delle uscite per delle entrate. Dovevamo soddisfare le esigenze di qualche giocatore che ci ha chiesto di essere ceduto e di qualcuno che noi volevamo cedere. Per quanto riguarda l’attaccante abbiamo deciso di valutarne un profilo, cosa che abbiamo fatto, ma come spesso succede nel mercato si sono verificate altre situazioni. L’attaccante l’abbiamo preso, abbiamo valutato anche altre opportunità, dove non siamo riusciti ad arrivare a buon fine della trattativa, non per responsabilità nostra. L’uscita di Marotta, che non era così scontata, è arrivata nella fase finale, da lì è partita la volontà di fare qualcosa di più importante per quanto riguarda il reparto offensivo.

I tifosi giudicano deludente il mercato, perché non siamo riusciti a prendere alcuni giocatori? Perché le società per le quali sono tesserati nel mercato di gennaio non hanno voluto privarsi di giocatori importanti ai quali noi stavamo facendo la corte anche con forte interesse da parte nostra e della nostra proprietà. Ci tengo a precisare la situazione di Lanzafame. Lanzafame è un giocatore che avevamo preso in esame già quest’estate, avevamo incontrato anche Lele Ambrosetti, il suo procuratore, ma le cose non andarono a buon fine per una serie di trattative che non sempre si possono sposare. Nel percorso di questo mercato ci siamo ritrovati, lui era in Turchia e 10-12 giorni fa ho saputo che si era svincolato e abbiamo ripreso in mano la situazione. Posso garantire che era una volontà nostra portare a termine l’operazione, non era facile perché con questa squadra turca ci è stata una difficoltà nella documentazione, in quanto anche quando una è svincolato in un trasferimento internazionale serve una documentazione che arrivi dalla società per la quale il giocatore era tesserato, ma non volevano cedere a determinate condizioni nei confronti del ragazzo. Questo è per darvi una spiegazione del perché è arrivato ieri.

Di Marotta invece non ci aspettavamo l’uscita, quando è arrivata la certezza siamo andati più convinti pensando di poter fare anche qualcosa di più sul mercato. Stavamo cercando un giocatore importante da più di 10 giorni, poi la situazione non si è concretizzata, in quanto il giocatore che pensavamo di prendere non è arrivato non per volontà nostra ma perché la società per cui era tesserato non ce l’ha dato in ultima istanza, perché hanno avuto i loro problemi. Andiamo a prendere l’attaccante perché esce Marotta? Un attaccante sarebbe arrivato indipendentemente dall’uscita di Marotta, ma con questa uscita si è ampliata la possibilità di valutazione di altri profili. Maric era un giocatore non preventivato, non sapevamo che il Monza lo potesse cedere. Poi negli ultimi giorni è esplosa la situazione Maric e noi abbiamo fatto l’impossibile per prenderlo, ma lui e la sua famiglia non si volevano spostare da Milano, altrimenti lo avremmo sicuramente portato a Vicenza. Questa è una situazione dell’ultimo istante, perché prima mai avremmo pensato a una sua possibile uscita da Monza.

Parole molto dure di Renzo Rosso dopo la partita con il Venezia, ho avuto un mandato ben preciso dalla proprietà? Io sento regolarmente la proprietà, in quel momento Renzo Rosso ha detto una cosa dettata dalla non felicità per il risultato della partita, ma ci siamo parlati con serenità per quello che poteva essere il mercato. La società ci ha dato forza sul mercato e secondo noi lo abbiamo fatto.

Guardando i numeri, anche Di Carlo alla fine delle partite lamenta la mancanza di un finalizzatore? Di Carlo ha ragione, non dice cose sbagliate. Abbiamo fatto un mercato estivo che in fatto di numeri non ha funzionato, ne siamo consci. Purtroppo è un dato di fatto, però alla fine valutiamo sempre quelli che non hanno finalizzato rispetto a quelli che hanno finalizzato. Sappiamo anche noi che se avessimo trovato una punta importante l’avremmo presa. Rimarcare questa continua negatività delle punte non ci porta tanta gioia. Lo sappiamo anche noi che Longo e Jallow non hanno finora avuto i numeri che speravamo. Jallow non ha nelle corde la doppia cifra, se ci arrivasse probabilmente avremmo vinto il campionato. Che Longo possa essere un attaccante che possa fare molto meglio di quello che sta facendo, assolutamente sì. Però vorrei puntualizzare che è anche stato detto che era stato preso un attaccante che non c’entrava nulla con la categoria, che non ha mai segnato e che era vecchio (Meggiorini, ndr). Invece mi sembra che abbia risposto in modo diverso. Sembrava che Meggiorini non avesse nulla a che fare con il Vicenza. Invece abbiamo visto che qualcosa di buono può ancora dare. Meggiorini ha però bisogno di respiro? Certo siamo d’accordo, noi gli attaccanti li abbiamo presi, secondo voi non sono bravi, io credo ci possano dare una mano, i numeri per adesso danno ragione a voi, non vi posso smentire. Nessuno ha messo in dubbio le qualità di Meggiorini? Non sono d’accordo, su Meggiorini non è mai stata spesa una parola positiva quando è arrivato.

Lanzafame è il tipo di attaccante di cui aveva bisogno il Vicenza? È un attaccante che può far comodo e di cui potremmo aver bisogno. Secondo noi può essere un attaccante importante, sappiamo benissimo che non è la punta d’area. Come ho detto prima ci abbiamo provato ad arrivare alla punta d’area senza riuscirci, non per nostra volontà. Secondo noi che lo abbiamo valutato molto bene ha una tecnica importante, sa calciare molto bene le palle inattive e può diventare pericoloso in area. È pronto a scendere in campo? Nella prima parte di stagione ha giocato, oggi è arrivato ha fatto le visite mediche e inizierà ad allenarsi con noi, abbiamo parlato, non credo sia al massimo della condizione adesso ma penso che entro una partita o due lo sarà.

Oltre a Lanzafame, come esce il Vicenza da questo mercato invernale? Secondo noi esce per come lo avevamo pensato, perché comunque quello che riguarda gli altri ruoli su cui dovevamo intervenire l’avevamo fatto, e voi secondo me non siete stati molto allineati su quelli che sono stati i nostri pensieri. Abbiamo preso un difensore che, come avete scritto tutti faceva la riserva in Serie C, perché stava al Padova e non giocava, ma Valentini la Serie C l’ha vista solo in televisione, è sempre stato un giocatore che ha fatto solo Serie A e Serie B, quindi secondo noi è un acquisto importante. Abbiamo preso Agazzi, un giocatore che ha almeno 100 partite di Serie B, però l’abbiamo preso svincolato e quindi sembra che non abbiamo preso nessuno. Secondo noi questi due acquisti ci hanno completato e sicuramente migliorato, poi abbiamo già parlato abbastanza del reparto offensivo. L’abbiamo completato nel miglior modo possibile e, se non soddisfa, cercheremo di essere smentiti sul campo con i nostri giocatori. Questo Vicenza quindi, con queste uscite e queste entrate si è rinforzato? Noi abbiamo lavorato per questo, per rinforzarci. Non voglio elogiare il mio operato, perché questo è l’operato della società, ma se voi ci denigrate Agazzi e Valentini, io non sono d’accordo. Io non parlo per partito preso, ma a seconda di ciò che ho letto, visto e sentito.

Meggiorini e Lanzafame non è una coppia d’attacco un po’ troppo esperta? No, sarebbe una coppia d’attacco esperta se si dovesse pensare di portarla avanti per un percorso pluriennale. Credo che i dati anagrafici, se i due giocatori stanno bene, non possano risultare assolutamente un problema. Abbiamo un buon mix di attaccanti per poter andare a scegliere chi far giocare volta per volta.

Visto che abbiamo tanti giocatori in scadenza, come si intende procedere per il progetto triennale della società? Noi abbiamo tanti giocatori in scadenza, non so come la pensiate voi, ma non so se sia un pregio o un difetto. Noi stiamo pensando già al domani, quindi il fatto di avere i giocatori in scadenza è comunque già di per sé un percorso di pensiero e di lavoro. Per me è una cosa positiva perché siamo liberi di poter ragionare e di poter valutare come crescere e come progredire con questi giocatori.

Siccome si è parlato molto di Christian Maggio era una trattative reale? La verità è che io ho ricevuto una telefonata da Massimo Briaschi, che è il suo agente, nella quale mi chiedeva se potevamo essere interessati e alla quale io ho risposto che non eravamo interessati ad un terzino destro, il resto che è stato detto non so da dove sia emerso.

Leggo molte volte che prendiamo i giocatori in prestito, sembra che siamo sempre un po’ borderline, impreparati nelle situazioni di lavoro, invece qui c’è veramente un progetto serio e credibile dal punto di vista tecnico e lavorativo, che poi può non soddisfare, però credo che debba essere anche valutato e considerato in positivo quello che di buono abbiamo fatto. Mi sembra che qualcosa di buono questa società stia proponendo e facendo. Non è molto tempo che abbiamo vinto un campionato, ora stiamo lottando con i denti per una categoria difficile ed importante, siamo una neopromossa, abbiamo avuto ed abbiamo tuttora grandi difficoltà, a causa del covid e di diversi infortuni avuti, ma ne emergeremo dal mio punto di vista. Fiducia da parte di tutti, soprattutto da parte della squadra che ci crede e sta lavorando con molta serietà.

Un voto al mercato del Vicenza? Io darei un 6/6,5. Non lo ritengo né un voto alto né un voto basso perché noi dovevamo stabilizzare quello che abbiamo fatto con una miglioria. La miglioria crediamo di averla fatta e sono altrettanto convinto che supereremo questo vuoto una volta che recupereremo gli infortunati. Purtroppo noi abbiamo dei giocatori davvero importanti che in questo momento non sono in campo e da questo punto di vista un po’ lo stiamo soffrendo da tempo.

Il budget a disposizione era adeguato? Certo, il budget l’abbiamo concordato insieme. Il budget esisteva, esiste e c’è tutt’ora per fare le cose come si deve. Noi abbiamo fatto, evidentemente le cose che ritenevamo importanti ma che in questo momento non stanno dando i risultati sperati, ma arriveranno, ne sono sicuro”.

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