Il Direttore Sportivo Giuseppe Magalini ha incontrato la stampa per fare una propria analisi a pochi giorni dal termine della sessione di calciomercato invernale.

Magalini: “Il mercato di gennaio è completamente diverso da quello di giugno, abbiamo fatto quello che ritenevamo corretto fare e ne siamo particolarmente soddisfatti. Per noi questo mercato poteva essere solo di disturbo per il percorso che stavamo facendo in quel momento e che stiamo facendo ora. Si è parlato di qualsiasi ruolo, in particolare della punta, non abbiamo preso un attaccante per delle valutazioni tecniche che abbiamo fatto lungo il cammino. Con ragionamenti molto profondi abbiamo valutato tutto, vorrei tanto portare avanti questo gruppo così come è. Giacomelli si è infortunato ma non ha avuto un infortunio grosso, dalla prossima partita in casa presumibilmente tornerà già a disposizione, abbiamo deciso di puntare su un esterno per un aspetto tattico, da un po’ prima di Natale abbiamo deciso di cambiare strategia di gioco passando al 4-4-2. Le nostre scelte sono state influenzate dal fatto che avevamo tanti centrocampisti ma pochi esterni e pertanto ne abbiamo preso uno, se dovessimo tornare ad un centrocampo a 3 saremo comunque ben coperti.

Prendere un attaccante importante? Abbiamo parlato con giocatori di valore, però non ci sono stati i presupposti affinché ciò potesse accadere per diverse ragioni, non economiche. Sui giornali si è parlato molto di Ardemagni e Melchiorri e anche di altri attaccanti, ma sono uscite diverse cose inesatte che non corrispondevano a verità. L’importante è che il gruppo non abbia sentito nulla e sia andato avanti per la sua strada, conscio di sapere quale sia il pensiero reale di questa società nei loro confronti. I ragazzi fino ad oggi possiamo solo ringraziarli e rispettarli per come ci stanno facendo divertire. La squadra che si è più rinforzata? C’è chi ha cambiato molto, credo che la Reggiana si sia completata bene, altre squadre hanno variato il lavoro fatto in precedenza. La Reggiana mancava di calciatori che completassero l’organico e oggi vive di un entusiasmo importante, di valori e di squadra, la classifica dice questo. Quest’estate non immaginavo che ci potessimo trovare in questa situazione e avere un ruolo così importante all’interno del campionato, l’obiettivo iniziale era fare una squadra che potesse essere al vertice al pari con le altre. Abbiamo distaccato dei competitor importanti con lunghezze che non potevo immaginare prima, quindi questa situazione ci soddisfa. La Reggiana è una sorpresa importante e la classifica dice che è l’avversario più rilevante.

Pensare più in là? L’abbiamo già fatto a giugno, da quando siamo partiti, la scelta dei giocatori di questa estate era dovuta a questa valutazione. Oggi voler pensare più in là non è detto che sia consono per quella che è la nostra volontà di crescita, l’immediato è più importante, è da giugno scorso che stiamo pensando più in là. Io sono convinto di avere una rosa in proiezione serie B, molti giocatori l’hanno già fatta. Ma adesso non dobbiamo distrarci rispetto a dove siamo e a dove vogliamo arrivare. Il fatto che siamo primi non è una formalità, se pensiamo ciò rischiamo di farci del male. Ci sono state richieste per nostri giocatori ma in virtù della nostra volontà non abbiamo nemmeno risposto a nessuna di queste, la nostra società non intende lavorare solo nell’immediato ma pensa anche al dopo.

Siamo ben consci di chi è a scadenza. Posso garantire che è tutto sotto controllo e stiamo analizzando caso per caso. Il nostro pensiero è in linea con quello dei ragazzi e questo non sarà un problema perché ci siamo coalizzati con tutto il gruppo. Rigoni? Con Rigoni abbiamo un impegno societario, sappiamo che deve rimanere e c’è una situazione ben chiara.

Rompere gli equilibri di una squadra prima in classifica può essere rischioso e noi non volevamo farlo. Nalini è un esterno, lo conosco da molto tempo, il Crotone mi ha chiuso ripetutamente la porta, poi dopo una chiacchierata interna con il loro mister Stroppa ci è stato dato il via libera verso la fine del mercato e da lì è partita la caccia a Nalini, con molta soddisfazione, per me è un giocatore di prospettiva. Vandeputte e Pontisso? Vandeputte è blindato contrattualmente, Pontisso per quello che mi risulta è un giocatore completamente nostro, sapevo che quest’estate l’Udinese poteva esercitare un diritto di recompra, per me è nostro a tutti gli effetti”.

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