Le parole di mister Domenico Di Carlo, Stefano Giacomelli e Jacopo Da Riva, al termine della sfida contro l’Ascoli.

Di Carlo: “Tutti si sono impegnati, è chiaro che abbiamo avuto meno intensità e meno qualità. Nelle due occasioni da corner con i colpi di testa, capitati nel primo tempo, potevamo fare gol ma non ci siamo riusciti. L’Ascoli ha vinto una partita che doveva vincere con pochi tiri in porta ma sono stati più bravi a crederci. Quando si gioca a ritmo basso e con poca qualità, vengono meno le giocate, viene meno la velocità e le caratteristiche di questa squadra. Abbiamo speso tanto con il Cittadella, non siamo riusciti a recuperare a livello mentale per mettere in campo una prestazione di alto livello.
Le assenze? Ci sono giocatori con caratteristiche diverse. Tutti si sono impegnati, ma oggi è mancata la qualità delle giocate, sono mancate le accelerazioni e l’intensità. Quando vengono meno questi aspetti diventiamo bruttini. La sconfitta ci dice che se giochiamo a ritmi bassi non possiamo vincere le gare. Nessuno avrebbe voluto perdere ma fa parte di questo campionato, le energie spese con il Cittadella, oggi le abbiamo un po’ pagate. Jallow e Longo? Nel primo tempo hanno avuto le loro occasioni che potevano portarci in vantaggio, non ci siamo riusciti. Longo poi, nel secondo tempo, ha avuto problemi alla caviglia, quindi ho provato a inserire Mancini, Nalini e Gori ma la partita non è cambiata. Il mio cruccio rimane il secondo gol preso, perché questa partita si sarebbe potuta pareggiare, se non l’avessimo preso. Sono comunque contento per la rete di Gori che ha accorciato le distanze.
Cosa è successo durante il cambio di Giacomelli? L’ho visto un po’ stanco, prima volevo cambiarlo, poi no, poi ho deciso di mettere i tre difensori. Ne stavamo parlando, questo è quanto. Da Riva? Sta bene, è un valore aggiunto. Ora cerchiamo di metterci alle spalle questa sconfitta, cercando di trarne i giusti insegnamenti, ovvero che con ritmi bassi e poca qualità, facciamo fatica come squadra. Riprendiamo la corsa verso il nostro obiettivo che dista 4 punti e dobbiamo farli il prima possibile. Con la Reggina domenica dovremmo metterci più forza, più intensità e più qualità nelle giocate”.

Giacomelli: “Oggi potevamo fare molto meglio, abbiamo giocato poco, anche se comunque è stata una partita un po’ strana. Potevamo palleggiare molto di più, perché c’erano gli spazi tra le linee per metterli in difficoltà, purtroppo non ci siamo riusciti. Dobbiamo rimboccarci le maniche: domenica si torna a battagliare, ci mancano questi pochi punti per arrivare alla salvezza e l’unico obiettivo ora deve essere la prossima partita. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche buona ripartenza con Lamin ma potevamo giocare molto di più, perché se giochiamo bene tecnicamente e stiamo vicini, abbiamo dimostrato in tante partite che la differenza la facciamo. Oggi non siamo riusciti a mettere in campo quello che avevamo provato e quello che dovevamo fare, quindi complimenti all’Ascoli, ma noi dovevamo fare di più e quando palleggiamo facciamo la differenza. Cosa è successo in occasione del mio cambio? Non lo so di preciso. Io ho visto il mio numero e sono uscito. Le assenze? Per noi sono giocatori importantissimi e lo hanno dimostrato in tante partite, però non può essere un alibi, perché abbiamo dimostrato durante l’arco di tutta la stagione, che con il cuore e la determinazione, possiamo superare qualsiasi assenza. Purtroppo siamo in tanti in diffida, quindi capiterà nelle prossime partite di avere assenze. Domenica ci sarà un’altra battaglia, rientreranno tutti quanti e vedrete che andremo a prenderci punti a Reggio Calabria. La mia condizione? Mi sento bene. Ho recuperato da un piccolo problema al polpaccio, a causa del quale ho fatto fatica ad allenarmi e sono rientrato solo per la rifinitura prima della gara contro il Cittadella. Sto riprendendo il ritmo e so che devo fare le ultime 6 partite al massimo, perché so di aver aiutato la squadra negli ultimi mesi. Ora occorre rimettere benzina e ricaricare le pile, affrontando queste ultime sei partite come se fossero sei finali, cercando di fare più punti possibile perché non si sa mai cosa possa succedere. Come deve arrivare il Vicenza a Reggio? Carico, cattivo, dobbiamo andare ad imporre il nostro gioco, cercando di portare via tre punti che per noi sono fondamentali.”

Da Riva: “Fisicamente sto bene, le sensazioni son buone, ho sensazioni positive da una decina di giorni. Ho avuto un problema all’adduttore, poi al rientro sembrava tutto passato, ma ho avuto questa infiammazione al ginocchio che mi ha tenuto ai box per un po’ di tempo, però adesso sto bene. Cosa mi ha chiesto il mister? Di tenere bene la posizione, di girare la palla e di dare il massimo soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e io ho cercato di fare il mio meglio. L’assist per Gori? La partita negli ultimi minuti si era fatta un po’ brutta nel senso che non si giocava più di tanto, c’erano diversi falli e la palla era sempre lontana dal campo, si perdeva tempo quindi il clima non era dei migliori. Io ho cerato di dare il mio contributo, di fare quello che mi sentivo e sì, sono felice per l’assist che ho fatto a Gori, ma non sono sicuramente felice per il risultato ottenuto. I miei obiettivi personali per il finale? Prima di pensare agli obiettivi personali penso a quelli della squadra che sono la salvezza, quindi dobbiamo raggiungerla il prima possibile e poi di conseguenza arriveranno quelli personali. Prima di tutto penso alla squadra adesso. Reggina? A Reggio ci aspetta un’altra partita tostissima in trasferta dopo quella di oggi. Dobbiamo andare ad imporci, a prendere punti perché vogliamo salvarci il prima possibile, questo è il nostro obiettivo”.

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