Le parole di mister Francesco Modesto, Fabio Scarsella e Christian Corradi, al termine della sfida contro la Viterbese che ha portato all’accesso alla semifinale di Coppa Italia Serie C.

Modesto: “L’atteggiamento è giusto, come è giusto dare spazio a giocatori che hanno meno minuti, avevamo tanti ragazzi giovani in campo, qualcuno anche della Primavera che si è allenato con noi per un solo giorno, però sono stati straordinari. Sono venuti qua a giocare la partita in un campo molto difficile e con la Viterbese che ha fatto giocare una formazione quasi tipo. Sono stati bravi, aggressivi nel gioco, tante volte hanno trovato i trequartisti dentro il campo che hanno creato molti problemi. Devo fare i complimenti ai miei, il miglioramento deve continuare sempre di più perché nel lavoro quotidiano che andiamo a fare ci dobbiamo migliorare, dobbiamo capire e sfruttare tutti i mezzi che abbiamo. Anche perché oggi ho messo Scarsella centrocampista centrale e mi ha dato grandi risposte, Jimenez stessa cosa, Cappelletti ha retto benissimo, Corradi un 2005 di fianco ha fatto benissimo. Siamo contenti però dobbiamo continuare a lavorare e migliorare ogni giorno. In campo 11 giocatori nati dopo il 2000? Li vedo in allenamento, vanno a una velocità importante, hanno voglia di migliorarsi. È un gruppo che sta crescendo, non ci sono differenze tra quelli che hanno più esperienza e chi ne ha meno e quindi riescono a coesistere. Quando c’è questo nasce quello che si è visto in campo, che tutti si aiutano, che hanno voglia di rincorrere l’avversario, di vincere tutti i contrasti, che è l’atteggiamento che voglio vedere e che la gente si aspetta. Poi la società ha dato modo di prendere giovani molto interessanti, in un percorso si può anche sbagliare, però è una crescita continua e quindi devo pensare a lavorare e loro a migliorarsi. Infortuni? La nota dolente, purtroppo non è il primo, perché Valietti con il problema alla spalla è fuori 3 mesi, un altro problema sempre di natura strana sul ginocchio con Oviszach e oggi con Cataldi che mi è dispiaciuto tantissimo perché stava crescendo tanto. Speriamo che sia meno di quello che si pensa, sia per i tempi, sia per lui, però aspettiamo i referti degli esami. Quando si gioca succedono anche queste cose. Dobbiamo sopperire a tante mancanze. A casa abbiamo molti giocatori, chi sta per recuperare per piccoli infortuni, chi aveva accumulato stanchezza, però oggi i ragazzi sono stati strepitosi. Coppa ostacolo? Più partite si giocano, più si migliora. Quindi voglio che andiamo avanti poi dopo vedremo dove arriveremo. Pensiamo partita per partita, ognuna ha una storia a sé, affrontiamo avversari forti ogni domenica e che hanno stimoli forti ad affrontare il Vicenza, quindi dobbiamo essere bravi, nel momento in cui vanno a 100 all’ora, noi dobbiamo essere a 101-102, poi dopo le qualità escono fuori. Giocatori per Pordenone? Vedremo, ho tanti giocatori. Ho visto anche Jimenez in mezzo al campo e mi ha dato grandi risposte, Scarsella la stessa cosa. Ho sempre detto che chi sa giocare a calcio può giocare anche in altri ruoli e io ne ho molti che sono bravi, capiscono la posizione e hanno compiti ben precisi e li eseguono e le loro qualità vengono fuori. Dobbiamo essere bravi a cercare sempre quel miglioramento continuo. Corradi? È un giocatore che deve crescere, è un 2005, deve lavorare tanto anche lui, come gli altri. È di prospettiva importante perché sa difendere, ha fisicità, è super serio e di poche parole. È uno tosto, che si mette lì e lavora e vuole migliorarsi, come tutti gli altri. Oggi posso dire solo bravi perché hanno l’atteggiamento che mi fanno vedere ogni giorno in allenamento e questo poi li premia in campo. Lattanzio? Sono andato a vedere la partita della Primavera che gioca veramente bene a calcio, ha giocatori interessanti, quindi poi dopo durante l’anno cercherò di valutare anche gli altri. Lui è un giocatore che ha un’attenzione da giocatore grande, cattivo, ha voglia, ha tempi, anche a livello tecnico trova le giocate. Va dato merito al suo allenatore della Primavera perché li ho visti contro il Brescia e mi ha dato grandi spunti per portare questi ragazzi con me. Coraggio nel schierarli? Nel calcio devi avere coraggio, senza coraggio non si va da nessuna parte, la mia squadra deve essere coraggiosa. Io ho coraggio e mi fido dei ragazzi che ho davanti”.

Corradi: “E’ stata una partita tosta per il campo, perché era anche bagnato, volevamo vincere, siamo venuti qui per vincere e l’abbiamo fatto e siamo contenti di andare in semifinale. Sento attenzione? No, io sono tranquillo con i piedi per terra, non sento questa pressione. So che davanti in squadra ci sono dei difensori molto importanti, molto esperti, cerco di prendere sempre ogni giorno qualcosa da loro per arrivare un giorno ad un certo livello. Modello? Forse Pasini, perché mi piace molto come gioca con la palla, ma tutti in difesa mi piacciono. Obiettivi? Di squadra l’obiettivo è quello di vincere questo campionato e magari anche la Coppa, vogliamo vincere tutto. E invece personale, vediamo, intanto pensiamo alla squadra, poi il singolo viene dopo. L’obiettivo sicuramente di ogni calciatore è di arrivare sempre a un livello e a una categoria maggiore, però vediamo come andrà”.

Scarsella: “Nel primo goal la palla è uscita, mi pare Begic abbia calciato ed ero sulla traiettoria del tiro, l’ho stoppata e ho fatto gol. Non penso sia un gol irregolare, perché loro non erano saliti, dal campo mi avevano dato questa impressione. Come sto? Sto bene perché vinciamo, per il resto personalmente preferisco non dire niente, perché è giusto godersi il momento della squadra, io vengo in secondo o terzo piano. Oggi era importante portarla a casa perché avevamo un motivo in più anche per quello che è successo a Riccardo nel primo tempo che è stato un infortunio bruttissimo, il ragazzo è giovane e ci tiene e aveva l’occasione per mettersi in mostra e siamo rimasti tutti dispiaciuti, quindi per la partita di oggi vogliamo dedicarla soprattutto a lui. Più spazio? È normale, nessun giocatore è contento quando non gioca. Quest’anno è andata così, sicuramente le responsabilità sono le mie, ma adesso conta poco, siamo primi in classifica e il Vicenza va riportato in Serie B. Cambiato totalmente il gioco? Tante volte basta poco, magari una scossa, perché la qualità della squadra era alta. Tutti ci davano come i favoriti, poi è normale che partendo un po’ a stento, abbiamo fatto fatica e siamo andati più in difficoltà. Il mister ci ha dato due-tre concetti, ma la cosa che balza più agli occhi è che tutti fanno queste cose e questo ci rende una squadra veramente forte in tutti i suoi effettivi. Oggi c’era gente che non giocava da tanto, anche i Primavera sembrava che fossero dentro il meccanismo, è bello vederci giocare adesso. Tante volte nel calcio non c’è una ricetta giusta, poi non eravamo scarsi prima e all’obiettivo finale mancano 22-23 partite più la coppa che adesso diventa un obiettivo”.

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