Le dichiarazioni di mister Francesco Modesto, Nicola Pasini ed Enrico Oviszach, al termine della partita contro il Trento.

Modesto: “Abbiamo giocato nuovamente contro una squadra che non merita la posizione in classifica che ricopre, ha giocatori di livello con un allenatore molto preparato, il primo tempo è stato molto maschio, equilibrato. L’arbitro ha diretto bene perché le partite vanno vissute con pochi fischi, poi nel secondo tempo siamo partiti bene, i primi 25 minuti abbiamo creato e fatto goal, poi ci sta che venga a mancare un po’ di gamba, in quanto abbiamo avuto anche un giorno in meno di recupero, però i ragazzi hanno avuto coraggio, forza. Abbiamo avuto anche due palle goal con Stoppa, dove potevamo chiuderla, poi è normale che nel calcio si rischia, se non la chiudi nelle occasioni che hai avuto. Parliamo di una partita dove il pareggio poteva capitare, ma penso che il portiere ci sia pure per parare, perché è bravo. Tutto sommato devo ringraziare i ragazzi perché li ho visti stremati alla fine e mi rende molto orgoglioso perché è da poco che sono in questa squadra e veramente si è solo giocato e preparato partite, con pochi allenamenti a disposizione. Dobbiamo cercare di migliorare nel tempo, ma i ragazzi hanno una disponibilità unica. Difesa? Penso che la fase difensiva l’abbiano fatta bene tutti, anche Dalmonte stesso che ha lavorato benissimo sul play, poi dopo ho messo Stoppa che è un giocatore più anarchico, più trequartista puro, poi magari nel secondo tempo gli ultimi 10 minuti non marcava bene il play e gli lasciava molto gioco e su quelle cose deve migliorare, perché può farlo e deve farlo, quando dico che dobbiamo essere precisi, è anche questo. Mi sono arrabbiato perché dobbiamo essere giocatori maturi e quindi quando hai due occasioni un goal lo devi fare e in più la palla lì va data al compagno. Però sono scelte che quando sei in campo sono determinanti e su questo però ci lavoriamo, dobbiamo essere bravi a chiuderle. Il gruppo deve crescere ancora, sono tutti giovani e temperamentali perché secondo me rispetto ad Arzignano oggi è stata una gara ancora più intensa perché abbiamo trovato una squadra che giocava a calcio. Io dico che le partite belle si devono giocare in due, per me stasera è stata una bellissima partita, una grande vittoria e complimenti ai ragazzi. A che percentuale siamo del processo? Dobbiamo crescere man mano, adesso la percentuale non la so perché non voglio fare il matematico, ma c’è un margine di miglioramento importante in questa squadra. Adesso i ragazzi devono pensare a questo perché abbiamo tante partite fino all’11 dicembre, dove è solo preparazione alla partita e recupero, quindi si lavora molto a livello tattico e magari poco sul gioco. Sul gioco vedremo di lavorare quando avrò tempo nelle settimane, per adesso è così, i ragazzi si applicano e fanno tutto quello che gli dico, sono cose che già conoscono, essendo giocatori che hanno già fatto queste categorie, sono persone intelligenti che hanno capito l’approccio che devono avere e oggi hanno dimostrato che soffrendo si ottengono i risultati. Recuperiamo qualcuno? Non lo so, devo parlare con i dottori, abbiamo fatto due gare così tirate in soli quattro giorni, l’impegno è stato massimale e dobbiamo vedere i medici cosa ci diranno. Cataldi? Ha fatto la sua gara, molto dura anche per lui, ma sono contento perché è un ragazzo che ci darà sicuramente tanto, è un centrocampista che sa giocare a calcio, quindi ben venga, cercheremo di utilizzarli tutti i giocatori. Classifica? Non la guardo perché ad oggi lascia il tempo che trova, la classifica la dobbiamo guardare quando finisce il campionato”.

Pasini: “Il mister ci ha portato grande organizzazione, tatticamente è molto preparato e stiamo ritrovando le giuste misure, sappiamo che giochiamo in un modo particolare, però credo che se tutti si impegnano e fanno tutto quello che chiede il mister, poi i risultati si vedono. Concentrazione, ma è l’atteggiamento la prima cosa che chiede sempre il mister e si sta vedendo, stiamo raccogliendo i frutti, però adesso bisogna pedalare e continuare su questa strada. Siamo a buon punto, ma abbiamo ancora grandissimi margini di miglioramento, perché è un processo che è nato poche settimane fa, anche se non bisogna dimenticare quello che è stato fatto prima, perché se siamo arrivati qui, anche di condizione fisica è anche grazie al lavoro che è stato fatto prima e possiamo ancora migliorare tanto, però siamo sulla strada giusta. Dobbiamo essere più concreti in alcune situazioni, oggi è stata una partita equilibrata, perché loro sono una buona squadra, nonostante la posizione in classifica, che secondo me non meritano assolutamente, perché conosco qualche giocatore loro e sono giocatori di qualità. E’ stata una partita equilibrata però, alla fine, potevamo sicuramente chiuderla, invece abbiamo anche rischiato. Adesso c’è la Pergolettese, dobbiamo pensare solo a quello e andare a 2000 e basta, dobbiamo proprio concentrarci partita per partita, che sono le solite frasi fatte, ma è la verità, è quello che ci chiede il mister ed è questo che vogliamo fare tutti. Stiamo lavorando tantissimo, il mister è un bel martello, ve lo posso assicurare, però stiamo facendo bene. Quinto anno a Vicenza? Sono legato a questa piazza, dopo cinque anni inizio ad essere uno dei più vecchiotti qua. Io penso stagione dopo stagione, partita dopo partita e cerco di dare il massimo per la maglia, ma anche per i compagni, per me stesso, sto bene qui”.

Oviszach: “Sono felicissimo per il primo goal tra i professionisti, è arrivato in un momento dove tutto sta andando bene, possiamo dire che ci siamo ripresi dopo cinque risultati utili consecutivi, era quello che volevamo. Il goal è frutto del lavoro che facciamo in campo, è stata una cosa provata, provata nel senso dello stare pronti sempre sulla respinta fuori area sui calci d’angoli. Ho visto la palla che mi arrivava e ho detto provo ed è andata bene, quindi siamo felici così. Sono felice per il primo goal e adesso andiamo avanti con la testa alla Pergolettese. Il mister? Come ogni settimana ci dice sempre le stesse cose, di andare sempre più forte, che il duro lavoro ripagherà sempre, di non abbassare la concentrazione, perché alla fine, soprattutto in serie C, la determinazione, la cattiveria sulle seconde palle, è importante. Anche oggi è stata una partita maschia, nel senso, tutta fatta di seconde palle, di palloni alti, quindi le nostre qualità sono venute un po’ meno, però, l’abbiamo sbloccata così ed è andata bene. L’anno scorso in Serie D? E’ stato un percorso che abbiamo deciso insieme al mio agente, scendere perché avevo bisogno di giocare dopo un infortunio, quindi abbiamo deciso di scendere di categoria per giocare ed è andata bene, a gennaio avevo già firmato per il Vicenza e non c’ho pensato due volte. Dedica? Sempre al mio angelo custode che è lassù, il mio papà che ho perso cinque anni fa. Lui mi ha sempre dato la forza per andare avanti e per credere in quello che stavo facendo e sempre continuerò a crederci. Ho dietro di me una valanga di persone che mi vogliono bene e speriamo che questo sogno possa andare in porto”.

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