Le parole di mister Francesco Modesto, Matteo Grandi e Mario Ierardi, al termine della sfida di Coppa Italia contro il Rimini.

Modesto: “Partita non facile perché non siamo partiti benissimo nei primi 10 minuti, non bene le scalate specialmente dalla parte sinistra, dove non riuscivamo mai ad andare a prendere la mezz’ala tra le linee. Poi i ragazzi son stati bravi ad andare uomo contro uomo e a rubare tanti palloni, siamo cresciuti e abbiamo procurato il rigore, poi l’errore ci sta. Tutto sommato il primo tempo ci sono state tante occasioni sia da una parte sia dall’altra, è stata una partita molto combattuta. Secondo tempo non bene noi, poi siamo andati in crescendo, nei tempi supplementari è normale che le squadre si allunghino, poi in 11 contro 10, poi 10 contro 10, 10 contro 9… mille emozioni, secondo me i ragazzi hanno finito la gara alla grande, nel secondo supplementare non ricordo che il Rimini abbia superato la metà campo, ai rigori siamo stati bravi a chiuderla. Esperimenti? Scarsella ha fatto un grande lavoro sul play loro, poi si andava a smarcare, ha fatto pure delle buone giocate con Rolfini e Busatto. Busatto ha grande fisicità, sono ragazzi che hanno giocato poco, quindi Tommaso ha bisogno di minutaggio però è un ragazzo che può fare bene. Oviszach ha tanta voglia e corsa, deve migliorare nella fase difensiva ma sono qui per far migliorare tutto il gruppo. Sistema di gioco? Abbiamo fatto cose buone e cose non buone, da valutare e dobbiamo cercare di migliorarci il prima possibile. Il tempo per me è stato molto ridotto e alla fine anche per i ragazzi perché capire tutto in un attimo è difficilissimo, quindi pensiamo a lavorare. Ci sono delle cose che hanno fatto molto bene e altre, specialmente nella fase difensiva, dove bisogna essere molto più precisi, più cattivi, però nella sofferenza ci sta che gli avversari ti possano mettere in difficoltà e lì dobbiamo essere bravi. Però da questo punto di vista ho visto uno spirito importante, sia da parte di chi ha giocato e sia da parte di chi è stato fuori. Fa veramente ben sperare perché è un gruppo che ha voglia di migliorarsi di giorno in giorno. Rolfini? Per me ha fatto una buona gara, ha avuto le sue occasioni e in fase difensiva ha fatto quello che gli avevo chiesto. È normale che c’è sempre tempo per migliorarsi. Chi non tira i rigori non sbaglia mai, ha sbagliato e si rifarà di sicuro. Se vedo la mia mano? L’atteggiamento lo vedo molto propositivo, con ragazzi molto coraggiosi, secondo me. Devono ancora capire determinate cose quando gli avversari ci saltano il pressing, su quello ci devo lavorare, è la fase difensiva dove dobbiamo essere molto più tosti”.

Grandi: “Sono contento, è una vittoria importante per la squadra, perché comunque dà continuità, è importante anche per me, perché non ho passato momenti semplici e quindi ci voleva proprio. Ringrazio il mister che mi ha dato l’opportunità di giocare. Rimanere fuori non è mai facile, per un portiere soprattutto, io mi sono allenato sempre con costanza e con impegno, ho sempre dato tutto, sia per me e sia per miei compagni perché comunque bisogna aver rispetto anche della squadra, perché se mi alleno bene io faccio allenare bene anche gli altri. Per tenere alto il livello, bisogna sempre dare il massimo. E poi anche per farsi trovare pronti per un’occasione del genere, quindi sono molto contento, ringrazio Mario che ha fatto il goal al 90º, quindi siamo tutti contenti dai. Alti e bassi in questi anni? La squadra ha sempre lavorato bene, poi sai, certi momenti durante il campionato non è facile gestirli, non è semplice, la squadra lavora e poi va in campo per vincerle tutte, poi non è mai facile ecco. Quindi continuiamo a lavorare, andiamo avanti per la nostra strada, cerchiamo sempre di dare il massimo. Adesso è arrivato anche un nuovo mister, con nuove idee, la squadra completa è a sua disposizione e si vede in campo. Il mister tiene in considerazione tutti, come è stato anche in Coppa Italia e tutti abbiamo dato il massimo, perché tutti ci sentiamo fondamentali per questo gruppo. Penso che adesso arriveranno anche i risultati, se prendiamo anche un po’ più di fiducia in noi stessi, perché una vittoria come questa in Coppa Italia è importante perché comunque, se si perde sei sempre là, torni a casa giù di morale e non è mai bello e poi dopo devi giocare con la Triestina. Invece così tieni il morale alto, ti alleni bene e affronti la partita in un’altra maniera. Vorrei dedicare la vittoria e i rigori parati alla mia futura moglie, Arianna, con cui aspettiamo una bambina”.

Ierardi: “Secondo goal in pochi giorni? Il mio sogno è sempre stato giocare in attacco (ride, ndr). L’importante era passare il turno e dare continuità alle vittorie che portano entusiasmo, che portano a lavorare meglio, che portano grande fiducia anche nelle giocate. Provare a fare delle giocate quando si vince è diverso da farle dopo una sconfitta, sei sempre un po’ più preoccupato, quindi era importante vincere. La partita è stata equilibrata, sicuramente con il nostro modo di giocare c’è un gran dispendio energetico e dobbiamo essere magari più lucidi quando arriviamo lì al limite dell’area con il cross, bisogna cercare di più la conclusione e poi se sfruttassimo meglio le occasioni, ci porterebbe a gestire la partita in maniera diversa, segni il rigore e la partita è diversa sull’uno a zero, non l’hai fatto, ci sta che poi puoi prendere goal, ci sono anche gli avversari. Mister? Sicuramente non è cambiato tanto a livello di disponibilità, di intensità degli allenamenti, perché per quello che mi riguarda andavamo forte anche prima, poi magari non c’erano i risultati. Però quando tutto il gruppo va tutto forte anche in allenamento, anche chi sta giocando di meno, si aiuta una crescita a livello individuale di tutti, con il nuovo mister magari ci vogliamo mettere in mostra di più tutti e questo porta sicuramente ad alzare il livello della squadra. Oggi ha giocato anche chi ha giocato meno di solito e ha dimostrato che può essere benissimo titolare. Triestina? Dobbiamo dare continuità perché ci permetterebbe di uscire da un tunnel di risultati altalenanti, anche per dare un segnale di svolta. Difesa a tre? Sicuramente a tre è il ruolo che mi si addice di più, quindi più ci gioco e più mi sento in fiducia e riesco a fare belle cose”.

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