Le parole di mister Cristian Brocchi, Davide Diaw e Michele Cavion, al termine della gara contro la Ternana.

Brocchi: “Dobbiamo dare sempre una dimostrazione in più di quello che dobbiamo fare, soffrire, soffrire, soffrire, ed è quello che abbiamo fatto, però penso che il risultato di oggi sia fondamentale, era una gara troppo importante. È normale che la leggerezza che ha la Ternana nel giocare, non è la stessa leggerezza che possiamo avere noi, però penso che era fondamentale oggi vincere e l’abbiamo fatto, l’abbiamo fatto col Pordenone, l’abbiamo fatto con l’Alessandria, come ho già detto ci mancano, forse, solo i due punti contro il Cosenza. Purtroppo non sempre si riesce a fare quello che si vuole, l’importante è avere l’atteggiamento giusto, la voglia e la volontà, lo spirito di gruppo il fatto di lottare insieme nei momenti della gara. Questo gruppo si sta cimentando sempre di più, l’ho detto che c’era bisogno di un periodo iniziale per far sì che i nuovi si trovassero con i vecchi per creare quell’alchimia che serve per raggiungere gli obiettivi, e questo penso sia l’aspetto più importante, che arriva prima dell’aspetto tecnico-tattico. Diaw? Io lo conosco dall’anno scorso, l’ho voluto l’anno scorso e quindi è un ragazzo sul quale io ho sempre puntato e anche inizialmente quando sono arrivato, che faticava a fare goal e faceva, magari, delle ottime prestazioni senza fare goal, dicevo sempre: “arriveranno i suoi goal!”. E’ un attaccante top per la categoria e quindi doveva prima o poi fare quei goal che sono fondamentali, lui sa di essere importantissimo per questa squadra. Avevamo preparato bene preparato bene la partita, si sentiva in colpa per l’ingenuità di Cremona, per averci lasciato per due partite, con qualche infortunio e aveva proprio promesso due goal alla squadra, li ha promessi e li ha fatti. Cosa mi è piaciuto? Come hanno lottato i ragazzi, come si sono aiutati, l’ho già detto, che poi ci sono delle partite come oggi, dove i primi 20-25 minuti loro hanno avuto un buon palleggio e poi erano bravi a lavorare tra le linee, muovevano la palla con buona qualità, con buoni tempi, coprivano bene il campo e ci mettevano anche in difficoltà, ma alla fine il primo tiro loro l’hanno fatto attorno al 40′. Erano molto bravi a muovere la palla, noi abbiamo lavorato bene, tutti insieme, tra i reparti con sacrificio e con il cinismo che ci serve, che in altre partite non c’è stato, per il quale dopo io mi devo mettere a giustificare delle sconfitte, in gare nelle quali magari avevamo giocato molto meglio di oggi e non avevamo portato a casa punti. Contini? Nel correre all’indietro ha sentito una fitta al polpaccio, quindi una cosa un po’ strana, sappiamo che è un ragazzo che ha portato personalità all’interno della squadra, ma allo stesso tempo, sono contento di com’è entrato Matteo Grandi perché anche lui ha dimostrato personalità in un momento difficile della gara. E’ uscito due-tre volte a prendere qualche pallone insidioso, nonostante l’arrivo di Contini che chi gli ha portato via il posto da titolare, lavora bene ogni giorno durante gli allenamenti e poi dopo in una partita come oggi si fa trovare pronto. Perché quando sei professionista e sei uno che ci tiene alla maglia, sicuramente vieni premiato. Contini non voleva uscire? Quando caratterialmente sei forte non vuoi lasciare la tua squadra, lui è uno caratteriale, sarebbe rimasto dentro anche zoppo, però è una zona del corpo troppo delicata, non ce la fai a spingere, non ce la fai a calciare, non ce la fai uscire, quindi era impensabile. Giacomelli? Purtroppo ha preso un brutto colpo e adesso farà degli esami per valutare quello che è successo, potrebbe essere un trauma cranico, ma non faccio il dottore, è solo la dinamica che mi porta a dirvi questo, adesso faremo degli esami specifici e poi vi diremo. L’ha preso nel lato dietro la nuca, sono colpi forti e ha perso un po’ di conoscenza, poi non ce l’ha fatta a stare in campo. Classifica? Io ve l’avevo già detto, noi dobbiamo guardare di partita in partita, dobbiamo continuare a battagliare, lottare, sappiamo che, se fossimo con questa squadra da inizio stagione, con il cammino che stiamo avendo adesso sicuramente potevamo essere, almeno nella stessa situazione della Ternana. Quando parti con un fardello così grosso sulle spalle, sei costretto ad inseguire, non puoi sbagliare, un pareggio viene considerato come una sconfitta o una sconfitta, magari anche immeritata, viene presa come una debacle totale. Così diventa tutto più difficile, invece noi dobbiamo lavorare e abbiamo fatto 10-11 partite in 35 giorni e abbiamo chiesto tanto ai giocatori. Prima di venire in conferenza sono andato ad abbracciare Zonta e Cavion, me li sono abbracciati perché veramente, cosa gli vuoi dire? Abbiamo avuto anche problemi numerici, perché abbiamo avuto tanti infortuni, traumatici, perché quelli muscolari sono pochi e normali in un periodo così pieno e ricco di impegni, purtroppo siamo stati sfortunati e alcuni giocatori hanno dovuto giocare tanto. Teo? E’ un ragazzo strapositivo, ha portato all’interno della squadra anche un po’ di simpatia, del saper scherzare, magari, anche in un momento un po’ più delicato, per smorzare la tensione. Ha personalità e lui è un altro al quale bisognerebbe dire ogni giorno grazie, tanti altri giocatori al suo posto col problema che ha lui alla spalla si sarebbero fermati, si sarebbero messi a posto, sarebbero entrati in campo dopo mesi. Lui invece sta giocando con una spalla malandata, sta facendo di tutto, sta lavorando come non so che cosa per essere sempre disponibile e sta dando un qualcosa di importante alla squadra, è al 100%? No. Ma sta dando qualcosa di importante. Speriamo che questo goal sia il primo di tanti altri. Vittoria per il compleanno del Lane? Penso che questa vittoria sia una cosa a parte rispetto alla storia del Vicenza, la storia del Vicenza è un qualcosa di intoccabile, è un qualcosa di talmente grande, talmente forte, talmente bello che una vittoria, una sconfitta, un pareggio non avrebbero cambiato comunque la storia di questa società e di questa città. Il fatto di aver vinto porta un po’ di felicità in più a prescindere dal risultato, io penso che a prescindere da questo sarebbe stata una grande festa perché tutto quello che ha alle spalle la storia del Vicenza, non lo può cancellare nessuno”.

Diaw: “Avevo promesso i goal perché dovevo farmi perdonare dell’ingenuità che avevo commesso a Cremona. Scherzando avevo detto che per farmi perdonare avrei fatto due goal e ci sono riuscito, mi è andata bene, sono contento. Nel primo è stato bravo Nicola che ha messo questa palla dietro la linea loro e c’ho creduto quando ho visto che Teo non è riuscito a prenderla, è arrivata sul secondo palo, mi sono allungato e sono riuscito a colpirla. Il secondo è stata una palla sporca che è rimasta in area, sono riuscito a stopparla bene e a calciare sapendo dov’era la porta passando in mezzo ai giocatori ed è andata bene anche quella conclusione lì. Avevo preso anche il palo sull’altro cross di Nicola, però va bene così oggi. Sapevamo che era un’altra partita da vincere, come tutte ormai per i pochi punti che abbiamo fatto nel girone di andata. Sapevamo che dovevamo correre, soprattutto in casa, dobbiamo cercare di vincere tutte le partite e far punti anche fuori. Quindi dobbiamo pensare partita per partita perché se si guarda troppo in là, si rischia di perdere l’obiettivo, la concentrazione sulle partite. Dobbiamo ragionare volta per volta e tirare fuori il massimo da ogni partita. Ammonizione? Diciamo che non l’ho presa benissimo. Sapevo di essere diffidato e non volevo assolutamente prendere il giallo. Secondo me non è mai un fallo da giallo, non è neanche fallo, però è l’unica cosa che mi dispiace. Sono cose che in campo succedono, loro devono tenere a bada 22 giocatori più le panchine, quindi a volte usano questo atteggiamento per non perdere tempo e non perdersi in chiacchiere. Mi dispiace del giallo, secondo me non c’era. Mi dispiace a prescindere dal Monza, io adesso penso solo al Vicenza e arriva in un momento dove ho saltato due partite per una ingenuità e a maggior ragione ci tenevo a non prenderlo, perché voglio dare una mano alla squadra, voglio aiutare tutti ad arrivare alla salvezza. Però ripeto ormai è andata così, sicuramente i ragazzi che andranno in campo faranno la loro partita e daranno il massimo e proveremo anche là a portar via dei punti. Dedica? Li dedico a mia figlia perché quando arrivo a casa che non vinciamo e non faccio goal, un po’ mi rimprovera, quindi oggi li dedico a lei”.

Cavion: “Io sono sempre abituato a giocare tanto, al di là di questo ultimo anno. Perciò non è che sia un problema, poi ovviamente con tante partite così ravvicinate a centrocampo c’è uno sforzo ancora maggiore, bisogna correre dietro un po’ a tutti, abbiamo un po’ la coperta corta, sono uno di sacrificio e non mi tiro indietro, anzi. Il mio assist? Inizialmente la mia idea era quella di dribblare il difensore, poi ho visto che uscendo si liberava lo spazio dietro allora ho detto “provo ad allungargliela di tacco”, è riuscita perfettamente. Il primo tempo è stato bellissimo sicuramente, poi ovviamente ci sta che nel secondo tempo, avendo speso tanto nel primo perché la partita è stata molto dispendiosa, ci sia stato un piccolo calo ma abbiamo difeso con il coltello fra i denti. Crediamo nell’impresa come sempre detto. Se sono venuto qua è perché ci credo, a maggior ragione con questi ultimi risultati che possono darci ancora di più una spinta. Polemiche sulla maglia? Ovviamente ho sentito che la curva che non era molto d’accordo, perché questa è una piazza storica e legata alle tradizioni e per questo c’è stato qualche mugugno. Magari preferisco la classica, ma ci sta l’innovazione perché il nostro presidente è una persona che crede molto nello stile e nel marketing, visto la sua grande potenza, l’importante è aver portato a casa i tre punti, quindi ha portato anche fortuna. È stato uno dei primi tempi migliori di sempre perciò questo è quello che conta, i colori biancorossi poi c’erano. Recupero? Sicuramente non ci aspettavamo un recupero così lungo, pensavamo fosse tanto ma non così. Poi nel finale eravamo tutti un po’ stanchi, e quando ti escono tanti minuti così di recupero dici “altri 9”? Siamo stati bravi a lottare, a chiuderci e a soffrire con l’aiuto dei tifosi che sono stati formidabili, come sempre d’altronde, l’abbiamo portata a casa.”

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