Le parole di mister Cristian Brocchi ed Emanuele Padella, al termine della gara contro il Parma.

Brocchi: “E’ stata una partita brutta, dove nel primo tempo siamo stati bravi nell’andare a pressarli e sporchi tecnicamente, perché ogni volta che gli abbiamo rubato palla, ogni volta che siamo stati bravi nell’andare nella loro metà campo, poi dopo sbagliavamo il passaggio o perdevamo davamo la rifinitura. A livello tecnico abbiamo sbagliato troppo, troppo e quando tu riesci a prenderli così e a prendere i palloni, devi essere più efficace. Invece abbiamo sbagliato troppo, nel primo tempo e questo ci ha portato via un po’ di energia, di forza e quindi è stato lungo e poi dopo prendi goal su quell’episodio e la partita si mette in salita. Nel secondo tempo abbiamo reagito dal punto di vista emotivo, abbiamo cercato di fare qualcosa, ma purtroppo oggi siamo stati un po’ sporchi a livello tecnico, abbiamo sbagliato troppo e quando sbagli troppo e non sei efficace, poi dopo perdi una partita che poteva essere una partita diversa. Non abbiamo fatto assolutamente una partita rinunciataria, siamo andati nella loro metà campo, siamo riusciti, come ho già detto, a rubare palloni importanti, però poi dopo se non hai la lucidità, la freddezza, la qualità per far male, diventi inefficace ed è quello che è successo nel primo tempo. Abbiamo avuto poca freddezza, da questo punto di vista, abbiamo fatto male. Da Cruz? E’ stato l’unico che ha tenuto palla, che ha vinto dei duelli, che ha creato qualcosa, è normale che per mettere in risalto le sue qualità deve prende palla negli ultimi 25 metri. Sicuramente è un giocatore che dà un qualcosa di importante, però quando giochi in casa, il fatto di giocare con i due attaccanti è sicuramente importante e quindi logicamente tocca meno palloni rispetto a quando gioca come seconda punta, quello sì, però quando si accende, ci dà un qualcosa dal punto di vista tecnico e di personalità. Teo? Sicuramente Teo non ha fatto una grande partita oggi, ha avuto delle difficoltà e poi dopo, quando l’ho sostituito si è un po’ risentito. E’ un giocatore caratteriale, è un giocatore che ci tiene, un giocatore che voleva aiutare la squadra nel secondo tempo, ha avuto questa esternazione che è subito rientrata, è tornato subito in panchina perché il gruppo è più importante del singolo, non c’è un singolo diverso dagli altri. Le altre? No, lo sappiamo, non è che giochiamo da soli, sappiamo che ci sono delle squadre davanti a noi e ci sono delle squadre dietro di noi, secondo me in questi mesi siamo stati bravi a recuperare tanti punti, ad attaccarci ed avvicinarci a quelle davanti, è normale che ci sono delle squadre e delle partite dove magari, la qualità dell’avversario è eclatante, com’è stato a Monza. Oggi era sicuramente una partita dove potevamo portare a casa un risultato diverso, però serviva una prestazione diversa. La preoccupazione esiste sempre, è normale che ci sia, siamo in una situazione difficile, è un’annata complicata, nonostante questo, come ho già detto, abbiamo fatto qualcosa di buono che ci ha portato ad avvicinarci alle due sopra di noi e altre volte non ci siamo riusciti. Se non avessimo dei problemi da risolvere, se non avessimo delle situazioni da gestire che sono successe in questo periodo, ovviamente, non saremo neanche in questa situazione, lo sappiamo, dobbiamo faticare, lavorare, lottare, continuare a fare il meglio che possiamo fare e l’abbiamo sempre detto che fino all’ultima giornata ci sarà da battagliare in ogni singola partita per arrivare alla salvezza. Dobbiamo per forza farlo, continuando a cercare di fare qualcosa di buono, che ci ha portato a vincere delle partite e ci ha portato a salire in classifica”.

Padella: “E’ un peccato perché come hai detto tu abbiamo sofferto poco e volevamo cercare di portare a casa una vittoria che ci poteva sbloccare, però non ce l’abbiamo fatta. È arrivato un goal però per me è dubbia la regola perché Brosco la tocca però c’era un avversario che lo ostacolava e per me poteva essere anche fuori gioco. Però se la regola è questa, è va accettata, per quello che è. Come dico sempre, dopo una sconfitta andiamo avanti e abbiamo subito una partita fra tre giorni. Dobbiamo recuperare energie, pensare all’Ascoli e prendere 3 punti per la salvezza perché è lì. Le altre ci vedono, vedono quello che facciamo, perché abbiamo recuperato tanti punti, stiamo ancora combattendo quindi. Il primo tempo abbiamo giocato con il freno a mano tirato e si vedeva. Abbiamo concesso poco però anche davanti abbiamo fatto poco, abbiamo tenuto pochi palloni e fatto salire poco la squadra e quindi quando non tieni palla e non crei occasioni, diventa una partita piatta, una partita che al Menti non possiamo concederci in questo momento. Abbiamo altre quattro partite in casa e dobbiamo avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto nel secondo tempo, perché noi quando prendiamo goal cambiamo la testa e quindi è proprio la testa che fa spostare le montagne, come dico sempre. Noi dobbiamo pensare di partita in partita, partire sempre dallo 0-1 per loro e fare come abbiamo fatto nel secondo tempo, in avanti, coraggiosi, con la voglia di superare l’avversario. Calci piazzati? Quest’anno fai la zona e prendi goal, marchi a uomo e prendi goal, vuol dire che siamo poco attenti, anche nelle circostanze dubbie, quest’anno è così. Lo scorso anno abbiamo sofferto, però non si prendeva goal e il perché non lo so. Quest’anno invece purtroppo al minimo errore veniamo puniti, una volta la regola, una volta un fallo dubbio e non ce lo fischia, una volta perché gli altri sono più bravi. C’è da guardarci in faccia, da pensare subito alla prossima partita. Purtroppo ci dispiace perché in casa nostra volevamo ottenere i tre punti per tutti i tifosi che anche oggi vanno a casa arrabbiati e pensano male di noi. Curva voltata? I ragazzi della curva hanno cantato per 90 minuti, a noi basta quello. Ci hanno trascinato, incoraggiato, questi sono atteggiamenti che li capiamo anche. Il Vicenza merita altri campionati, altre posizioni, lo sappiamo tutti qua. Vogliamo portarlo più alto possibile però quest’anno abbiamo dei problemi, va affrontata così la vita, come il calcio. Li prendiamo di petto, andiamo avanti e pensiamo già all’Ascoli che sarà una partita durissima perché loro fuori casa hanno vinto 9 partite e quindi affronteremo un’altra squadra molto importante. Rispetto allo scorso anno quest’anno è una B totalmente diversa, totalmente più forte, con organici molto importanti che competono tutti per andare in serie A. Gara da ex? Ho sempre detto quello che penso dell’Ascoli, sarà una partita particolare per me però in questo momento devo pensare soltanto al Vicenza e portare la salvezza a questo club che la merita tanto. Il mio goal lo scorso anno? L’ho decisa io e abbiamo fatto dei punti importanti lo scorso anno. Chi la decide, la decide, io o gli altri. Speriamo di regalare questi tre punti importanti a questa piazza meravigliosa. Il sorpasso che non riesce? A dicembre eravamo spacciati perché nessuno ci credeva fuori. Le altre squadre adesso ci guardano. Prima non ci guardavano perché eravamo a 12 punti. Ogni volta che finisce la partita diranno “cosa fa il Vicenza”. Loro non possono più sbagliare, noi sono sette mesi che siamo lì, siamo abituati a stare nei bassi fondi. Loro non tanto, l’Alessandria neanche. Credo che abbiamo 8 partite e ci andremo a giocare l’ultima partita con l’Alessandra. Ne sono sicuro perché abbiamo un gruppo che crede in quello che vuole e sa che mancano 8 finali e la partita di Alessandria sarà la partita cruciale, la partita della vita. Il morale deve essere sempre alto, non possiamo abbassare la guardia. Non ce lo possiamo permettere, non possiamo fare calcoli. Ci abbiamo provato, il primo tempo abbiamo fatto fatica, come ho detto prima col freno a mano, il secondo spinti anche dalla curva ci siamo sbilanciati, siamo stati più coraggiosi, abbiamo creato tanti calci d’angolo ma ci è mancata la zampata”.

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