Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Filippo De Col e Claudio Morra, al termine della gara contro il Novara.

Mister Vecchi: “Prestazione di livello con intensità, qualità, spinta. Abbiamo giocato nella loro metà campo per gran parte della partita, sapendo che il Novara poteva impensierirci dal punto di vista del palleggio, perché è una squadra che gioca bene, che ha idee, però in un modo o nell’altro riuscivamo sempre ad andare ad accorciare e ad essere aggressivi, abbinando la giusta qualità e intensità nello sviluppare le azioni offensive. Abbiamo conquistato angoli, punizioni. Abbiamo fatto bene nel primo tempo dal punto di vista delle occasioni create, nel secondo tempo un po’ meno, anche se ogni volta che arrivavamo vicino all’area conquistavamo una punizione o un corner. Poi, meritatamente, abbiamo fatto un gran gol con una grande azione e siamo felici perché accorciamo ancora. Volevamo vedere quell’intensità mentale, caratteriale e lo spirito della squadra che conosciamo.

Entrati in campo sapendo il risultato del Padova? Siamo entrati a scaldarci sul 3-1, poi durante il riscaldamento vedevamo tutti i tifosi con la testa bassa a guardare gli aggiornamenti di risultato sul cellulare. Poi abbiamo sentito l’urlo, l’esultanza e abbiamo capito che la loro gara era finita e si poteva recuperare qualche punto. Al di là di questo, oggi era importante riprendere il nostro percorso dal punto di vista mentale e di applicazione, perché mancavano 8 partite e ora ne mancano 7, il campionato è ancora lungo e siamo lì che ci giochiamo il primo posto.

L’errore dell’arbitro? Vorrei non parlarne, non so più cosa dire. Non so come mai qui succedano certe cose, è stato un errore abbastanza evidente, ma siamo più forti anche degli errori arbitrali e dobbiamo esserlo anche fino alla fine. Non vogliamo regali, ci aspettiamo le cose giuste.

Tante occasioni e parate di Minelli? La pressione e l’intensità la stiamo mettendo molto spesso, soprattutto qui. L’energia che ci dà il nostro pubblico è speciale e ci trascina. Dobbiamo portare questa intensità ed energia anche lunedì sera a Lecco.

Della Morte? Stamattina ha provato, non ce la siamo sentita di rischiarlo. Non ha nessun problema dal punto di vista strumentale, ha una contrattura, spero possa essere a disposizione per Lecco”.

De Col: “Assist? Sì, è stata una vittoria importantissima, voluta fino alla fine, cercata dopo la scorsa partita. Abbiamo dato una dimostrazione di carattere, di stare sul pezzo perché abbiamo chiuso una partita pareggiando all’ultimo, però non molliamo, siamo lì. Poi, prima chiaramente, guardando il risultato ci è arrivata una spinta in più, c’era un’energia giusta tra pubblico, curva, giocatori, c’era qualcosa nell’aria e siamo stati bravi a ricercare la vittoria.

Se abbiamo sentito il boato nel riscaldamento? C’è stata una carica forte. Nel senso è successo, fatalità, anche con il Renate la stessa cosa. Nel riscaldamento avevamo sentito il boato ed era stata una carica in più. Magari ti può dare anche del nervosismo nell’immediato, sicuramente ti dà anche quella fretta che non devi avere nel gestire una partita importante, perché ti fa andare all’arrembaggio. Siamo stati bravi nei momenti di difficoltà, siamo partiti bene soprattutto all’inizio, solidi, abbiamo portato a casa una partita di Serie C, una partita che devi portare a casa

Vecchi era stato duro dopo la scorsa gara? Sicuramente sono state parole forti ma eravamo tutti delusi dopo quella partita. Magari un risultato così alla seconda o terza giornata, può sembrare una cosa positiva, ma visto ora no, di conseguenza eravamo arrabbiati e rammaricati tutti. Dobbiamo guardare la parte positiva, la reazione, che oggi c’è stata, come nel post Padova a Lumezzane, siamo stati compatti e non abbiamo mollato. Deve essere la nostra caratteristica principale, perché la partita dura 95’ e non devi per forza fare goal subito. Adesso? Ci crediamo come prima e più di prima. Non dipende solo da noi, pensiamo a noi partita per partita, dobbiamo riuscire a fare più vittorie possibili e poi si vedrà alla fine.

Lecco campo tosto? Come tutti i campi della Serie C, sono tutte partite toste che vanno interpretate soprattutto con l’approccio importante. Dovremo indirizzare la partita dalla nostra parte fin da subito.

Cos’ho pensato dopo il cross? Anche se è un assist, lo voglio dedicare alla mia compagna che diventerà mia moglie a giugno, abbiamo firmato le pubblicazioni poco tempo fa e oggi mi ha detto “mi sento un’energia oggi” e ho pensato “mi sa che può entrare qualcosa”. La voglio dedicare a lei, per l’energia che mi trasmette. Poi davanti a questo pubblico, questa cornice, se spingiamo tutti dalla stessa parte, credo nell’energia, di conseguenza fa sì che quella palla possa entrare, che il cross arrivi bene. Ci dev’essere questa energia per poter vincere, tutti insieme dalla stessa parte.

Quanto è servito il finale della gara contro il Padova per gestire questo finale? Ogni partita è diversa, andando avanti si possono fare sempre meno errori e quindi l’attenzione deve per forza esserci. È chiaro che comunque contro il Padova l’agonismo era stato a mille, è stato speso tantissimo sotto l’aspetto del gioco, della determinazione e dell’aggressività. Loro sono una squadra forte, fatta di singoli che hanno fatto la differenza, perché secondo me è stato anche un gran goal. Chiaro che ad otto partite dalla fine gli errori restano al minimo, c’è ancora una convinzione maggiore nel non poter sbagliare niente, di episodi, che è quello che secondo me fa la differenza all’interno di un campionato, perché eravamo a 10 punti, poi a 3, a 5, ora a 2, quello farà la differenza nelle prossime partite”.

Morra: “Sono contento perché era un gol che serviva, poi abbiamo fatto una buona prestazione, era una partita particolare, quindi sono contento del gol ma soprattutto della vittoria che serviva tanto.

Azione partita da me? Sì, la palla è arrivata un po’ larga, l’ho portata dentro e l’ho allargata, mi sono buttato dentro in area e mi sentivo che mi sarebbe arrivata. È stata una gioia grossissima, perché era quello che volevamo da tutta la partita e quindi era la cosa che aspettavamo.

Come abbiamo vissuto la settimana? Sicuramente non l’abbiamo vissuta bene, nel senso che, ovviamente, quando ti fermi un attimo, non sei contento. Però sicuramente abbiamo reagito da subito e ci siamo allenati forte, abbiamo capito le cose che dovevamo fare meglio e stasera siamo partiti subito forte, quindi è servito anche quello.

Episodio incriminato? Ero proprio io. Poi non l’ho neanche preso in faccia, era una cosa da gioco, io sono andato indietro e poi in avanti, sulla maglia, mentre lui si è buttato con le mani in faccia. Io non avevo nemmeno capito che avesse fischiato fallo, poi mi sono girato e ho visto Capone che era a fianco a me e che tornava indietro con l’arbitro che gli ha dato il giallo. I collaboratori gli avevano suggerito ma non ha voluto ascoltare e non ha cambiato idea. Se si è confrontato con il quarto uomo? Il quarto uomo ha provato a parlargli, non so se non ho capito. Ha detto che è stato il 90 a far fallo, poi le cose non sono cambiate. Sicuramente è una cosa che ha cambiato la partita, per come stavamo giocando. Mi dispiace soprattutto per Capone, perché stava facendo una buona partita, però sono contento che alla fine tutto si sia aggiustato e che abbiamo portato a casa la partita, questa è la cosa importante.

Sono passato sotto la Curva al momento della sostituzione? Ero molto contento, ho sentito la gratitudine, l’affetto e l’attaccamento dei tifosi e questo può solo che dare carica.

Tifosi hanno sostenuto incessantemente? Sicuramente è una cosa che fa la differenza, poi quando attacchi sotto la Curva, lo senti ancora di più e porta ancora più entusiasmo e carica, perché eravamo 1 contro 10 ed eravamo anche stanchi, ma quello ti dà poi quel qualcosa in più per continuare fino alla fine, è anche merito loro del fatto che abbiamo continuato ad attaccare.

Lecco? Sicuramente andare dopo una vittoria aiuta sempre, però dobbiamo anche capire che non era
finita quattro giorni fa e non è cambiato nulla oggi, quindi dobbiamo continuare come stiamo facendo, anche e soprattutto in settimana che andiamo forte. Dobbiamo guardare noi stessi, dare il massimo e portare più vittorie a casa possibile.

Dedica? Le altre volte ho dedicato le reti alla mia famiglia. Oggi la dedica è a tutta la squadra, ho segnato io ma poteva esserci chiunque al mio posto. Il goal era proprio voluto da tutti e si vedeva, quindi lo dedico a noi che stiamo facendo un buon cammino con la voglia di fare qualcosa di importante”.

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