Le parole di mister Francesco Baldini, Nicola Pasini e Nicola Dalmonte, al termine della sfida contro il Mantova.

Baldini: “Sono incazzato, si è riaperta una partita che non si doveva riaprire. Avevamo tre diffidati che sono stati squalificati, perché c’erano dei rigori per noi che non sono stati dati. Non era una partita che doveva essere riaperta. Il loro giocatore ha dichiarato di essersi tuffato, non voglio essere squalificato, perciò sorvoliamo sull’argomento, però sono veramente incazzato. A prescindere dal rigore, ho tre diffidati, tre ammonizioni e tre squalificati. Ci giochiamo la “vita” ogni partita e non mi sta bene. Siamo a non so quante partite nel giro di due settimane e dovremo fare a meno di giocatori. Troppe ammonizioni? Sono tante, ma vogliamo una squadra combattiva. Alcune le prendiamo per colpe nostre, ma se vogliamo una squadra combattiva, ci stanno anche. Mi fanno arrabbiare le ammonizioni per proteste e per rissa, ci hanno espulso anche due persone dalla panchina, bisogna stare tutti un po’ più calmi, però l’arbitraggio di stasera fa fatica a farti stare calmo. Non vorrei che in casa nostra dove ci sono 8000 persone ci sia una sudditanza al contrario, ho paura di questo. Noi vogliamo la normalità, non vogliamo regali ma un arbitraggio normale. Nella seconda parte del primo tempo si è rivisto il secondo tempo di Renate. Abbiamo fatto due gol, c’era sicuramente un rigore a favore. Nel secondo tempo, nonostante l’abbiano riaperta su un episodio, forse abbiamo accusato la stanchezza dovuta alle tante partite ravvicinate. L’abbassarsi è stato anche figlio di questo. Tra due giorni e mezzo rigiochiamo già: non ci possiamo permettere niente in questo momento, ho chiesto ai ragazzi di stare sul pezzo e recuperare il più possibile. Cappelletti? Domani farà un buon allenamento e sarà il primo della settimana. Se non si fermerà da qui a domenica, sarà della partita. Jimenez? Ha qualità importanti. Penso che abbia la più alta percentuale di passaggi riusciti della Serie C, con una media di precisione alta e una percentuale bassissima di palle perse. E’ un giocatore importante per noi, è un 2002, ha margini di crescita e se ci riuscirà, sarà un giocatore di categoria superiore. Gli ho parlato una volta della statistica di Andrea Pirlo, che in un anno risultò il giocatore che recuperava più palloni in tutta la Serie A. Significa lavorare bene sulle traiettorie e gli ho portato questo esempio. Nervosismo? No, abbiamo una voglia di vincere enorme, vogliamo cambiare marcia e vincere le partite, come ce l’hanno tutti i tifosi. Oggi sono stato ammonito mentre stavo facendo sedere i componenti della panchina. Il nostro non è nervosismo negativo, ma è dovuto alla voglia di risalire la classifica e di far festa. La sgroppata di Begic nel finale? Se fa quel gol lì, viene giù lo stadio. Bega è un altro che ha qualità incredibili, potrebbe giocare titolare. Per qualità di corsa, fisicità e disponibilità ha grandi potenzialità, è un giovane che può arrivare a giocare in altre categorie”.

Pasini: “Sono molto felice, a parte per il goal che è sempre importante ed è una soddisfazione personale, anche se sono un difensore, però sono veramente felice per la squadra, perché avevamo bisogno di questa vittoria. E’ una vittoria che dà morale e adesso la cosa che conta di più è dare continuità nelle partite fuori casa. L’assist di Ronaldo? Beh il piede di Ronaldo dà sicuramente una mano importantissima sulle palle inattive, abbiamo tanti saltatori e oggi andata bene. Esultanza? Spero si sia vista altrimenti dopo si arrabbia (ride, ndr). No scherzo, lo dedico alla mia compagna Paola che è incinta, mancano un paio di mesetti, quindi siamo agli sgoccioli, sono molto felice. Il rigore? Per me è inesistente, poi dispiace perché ha condizionato l’andamento della partita, perché fino a lì avevamo rischiato pochissimo, forse un’occasione prima del rigore. Però dobbiamo vedere come ci siamo compattati, dopo quell’episodio e secondo me dobbiamo vedere veramente il bicchiere mezzo pieno per quello che abbiamo fatto vedere, con la compattezza. C’è stato da soffrire, tutti vorrebbero vincere tre a zero e andare via. Però è lo spirito giusto, stringere i denti per portare a casa i tre punti ad ogni costo. Sangiuliano? Si va a giocare a Seregno, che è un campo difficile, è una squadra che sta facendo molto bene, diciamo che è la sorpresa del nostro girone e come ho detto prima, dobbiamo dare continuità, perché è importante, è importante dare continuità in casa e in trasferta, per fare bene in campionato. Motivazioni? È difficile dare una motivazione, in casa stiamo facendo degli ottimi risultati, è normale che giocare qui dia una spinta in più, ma non è una giustificazione. Noi dobbiamo trovare le motivazioni dentro di noi anche in campi, con tutto il rispetto, come Meda, dove è normale non avere lo stesso stimolo che ti può dare il Menti, però al di là di questo dobbiamo cambiare. Con il Renate però abbiamo avuto un approccio diverso rispetto alle altre trasferte, perché è vero che abbiamo perso e quindi è andata male, però bisogna analizzare le partite in un determinato modo, secondo me a Renate abbiamo fatto una buona prestazione, abbiamo creato tanto, è normale che dopo prendi goal all’ultimo secondo e parli di una sconfitta pesante. Con il Sangiuliano? A Seregno ci sarà un Vicenza che farà di tutto per vincere. Poi ci sono periodi così, l’importante è sempre a fare le cose al massimo e secondo me alla lunga arriveranno i risultati giusti”.

Dalmonte: “Il gol di testa? È il secondo quest’anno (ride, ndr). Una bella azione, un bel assist di Freddi. Secondo tempo? Non siamo partiti bene, siamo partiti morbidi. Nel momento in cui stavamo venendo fuori, ci ha fischiato un rigore inesistente e poi è diventata difficile. Era talmente tanta la voglia di vincere che abbiamo sofferto ma abbiamo vinto. Sono momenti difficili: quando vuoi ottenere una cosa, devi saper anche soffrire. Fin qui non era mai successo che vincessimo in casa soffrendo, ma va bene così. La stanchezza? L’ho sentita verso la fine, però adesso recuperiamo che abbiamo un’altra partita da vincere domenica. Il mio inizio di stagione migliore? Anche due anni fa ero partito bene, sicuramente ci ho provato anche l’anno scorso, ma purtroppo non ci sono riuscito. Sono contento, il mister mi dà fiducia, sto giocando spesso. Ora dobbiamo fare quello step per riuscire a stare dove dobbiamo stare in classifica. Cosa manca? Con il Renate avevamo cambiato il modo di approcciare, abbiamo fatto una grande partita, oggi siamo stati bravi perché abbiamo saputo soffrire. Non c’è un modo diverso, ma ogni tanto le partite vanno così. Ora andiamo a giocare contro il Sangiuliano e proveremo a rifarci”.

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