Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Raul Talarico e Loris Zonta, al termine della gara contro l’Atalanta U23.

Mister Vecchi: “E’ stata una bella partita, volevamo i tre punti. Siamo stati messi a dura prova dalla loro qualità e spensieratezza ma siamo stati molti bravi nel chiudere quasi tutti gli spazi, concedendo poco o niente, visto il loro potenziale e il loro modo di giocare. Abbiamo creato tante opportunità, il goal annullato Zonta era clamorosamente in gioco di 2-3 metri e si poteva già chiuderla lì. Siamo contenti della prestazione, quando siamo questi, concentrati e attenti, sappiamo di poter dire la nostra anche contro le squadre più forti come l’Atalanta.

Risultato che poteva essere anche più largo? Abbiamo creato tante occasioni con qualità e anche l’individualità. Rauti ha fatto un gran gol di qualità, gli altri sono stati goal cercati con la manovra. Siamo contenti di questo risultato, perché era una partita pericolosa, contro una squadra che poteva costringerci a fare una partita complicata. Invece, abbiamo concesso solo quei dieci minuti che però dobbiamo eliminare, perché con sufficienza e superficialità poi rischi di riaprire una partita che era chiusa.

In cosa stiamo migliorando? Stiamo crescendo in consapevolezza. Più affronti squadre importanti, più ti accorgi che la realtà dice che siamo competitivi da primi posti. Se prima qualche dubbio si poteva avere perché abbiamo cambiato tanto, adesso è da molto che abbiamo trovato una certa quadratura, solidità che ci permette di avere la consapevolezza di squadra che va in campo e vince partite come questa.

Rossi e Carraro? Avremo qualche cambio in più a disposizione e la possibilità di mantenere alto il livello e la qualità sia del gioco che dell’intensità agonistica. Ultimamente a centrocampo stiamo mettendo a dura prova sempre gli stessi. Mi auguro non si fermi più nessuno, però all’interno di una stagione c’è bisogno di tutti e soprattutto durante la partita. Lo abbiamo visto oggi, Carraro è entrato dieci minuti dopo più di un mese ed è entrato con grande presenza e personalità. Greco quando gioca è utilissimo. I segnali di chi entra sono importanti, per cui l’atteggiamento e la mentalità di quei 5 che stanno fuori e poi entrano deve essere un punto di forza di una squadra costruita come la nostra, altrimenti non avrebbe senso avere 20 giocatori forti.

Talarico e Leverbe si sono fatti male? Talarico dovrebbero essere solo crampi, Leverbe solo affaticamento.
Gara superlativa di Leverbe? Ma è da tanto che fa partite importanti, sia di lettura difensiva, sia di lettura offensiva. Ci sta dando qualità e anche solidità difensiva. Oggi aveva un cliente difficile, un ragazzo come Vlahovic che sta facendo anche esperienza in A ed è il capocannoniere del campionato. Nonostante un’ammonizione dopo poco, ha fatto una partita importante ma è da tanto che si sta ritagliando un ruolo di leader.

Laezza un po’ affaticato? Dopo Padova è stato dieci giorni fermo completamente, con il problema che ha lui al ginocchio, si è allenato a fasi alterne e questa settimana è rientrato col gruppo al 100%, quindi deve ritrovare la condizione migliore.

Rolfini che potrebbe trovare poco spazio? Non vogliamo correre il rischio, che abbiamo pagato lo scorso anno, di avere pochi attaccanti. Poi è chiaro che un giocatore come Alex, in C giocherebbe ovunque. L’ho coinvolto ad Arzignano, oggi no, perché non servivano tre attaccanti ad un certo punto della gara, poi considerato il fatto che è rientrato da poco e gli altri stanno facendo bene, non è facile. Ci auguriamo non succeda nulla da nessuno, ma dobbiamo avere le spalle coperte sia se dobbiamo forzare la mano in partita, sia per sostituire eventualmente qualcuno non in condizione”.

Talarico: “Goal? Ero lì al limite dell’area, la palla è uscita e ho visto che mi veniva incontro e ho calciato, è andata bene.
Rete importante dopo un inizio dove ho trovato meno spazio? Sicuramente è stata importante per me, poi sappiamo che quando si gioca in una squadra che vuole vincere, ci sono tanti giocatori forti, però come ho già detto anche altre volte, è questa la forza del gruppo. Anche se alterniamo dei giocatori, quelli che entrano sono tutti giocatori forti, come ha dimostrato Rauti oggi, quindi, questa è sicuramente la nostra forza.
Attacco forte dell’Atalanta? Sapevamo che ci aspettava questa partita, perché comunque loro sono una squadra tanto giovane, tanto dinamica, quindi sapevano che ci sarebbero stati dei momenti nei quali avremmo dovuto soffrire e penso che l’abbiamo fatto bene, sapevamo che ci sarebbero stati momenti in cui avremmo dovuto chiuderci e lasciare il palleggio a loro e penso che l’abbiamo fatto bene, poi siamo ripartiti bene, abbiamo trovato buone trame, quindi diciamo che abbiamo fatto la partita che avevamo preparato.
Crampi? Alla fine ero cotto, mi si sono bloccate le gambe. Arriverà la condizione giocando.
Riuscire a mettere la freccia di sorpasso? Dobbiamo guardare noi stessi, continuando a lavorare bene in settimana, dobbiamo pensare partita dopo partita, pensando a noi e andando forte, poi vedremo quello che succederà, solo così potremo toglierci delle soddisfazioni”.

Zonta: “Applauso dello stadio? Sicuramente quando arrivano le prestazioni importanti la gente lo vede e lo percepisce, io penso di essere un giocatore che in campo cerca di dare tutto e sono contento che la gente lo apprezzi e occorre continuare così.
Un goal sbagliato e un goal regolare annullato? Dispiace perché almeno se ci fosse stato uno dei due, sarei stato più contento, avrei fatto 50-50. Sicuramente sul primo ho sbagliato, me la sono spostata male e dovevo fare gol, sul secondo ero veramente in gioco di tanto e mi aveva dato una grande palla Della Latta. Sapevo un po’ quali erano i pregi e i difetti del loro gioco, perché mister Modesto l’avevo avuto qui a Vicenza e sapevo che gli inserimenti da dietro per loro erano difficilmente seguibili e questo si è verificato. Dispiace con due occasioni non riuscire a portare a casa almeno un gol, però si lavora per trovarlo prima possibile. Sarebbe stata la ciliegina? Credo che in questo periodo io stia mettendo in campo delle buone prestazioni e i gol per noi centrocampisti aiutano, perché non sempre ci sono occasioni per fare gol e quando capitano bisogna cercare di sfruttarle al 100%. Oggi non ci sono riuscito, ma si lavora per provarci continuamente e trovarlo il prima possibile.
In cosa possiamo ancora migliorare? Sicuramente possiamo migliorare sulla gestione della palla in alcuni frangenti. Oggi probabilmente era una partita diversa, dove loro venivano a prenderti uomo su uomo e quindi anche la gestione della palla era più verticale a cercare gli spazi, come abbiamo fatto, poi sono venuti fuori i goal in queste occasioni. Una squadra matura deve essere in grado di gestire tutti i 90 minuti, tutti gli episodi e concedere meno possibile. Ci stiamo lavorando, oggi non abbiamo subito gol e dobbiamo essere fieri di questo, hanno avuto delle occasioni ma siamo stati bravi a essere tutti sul pezzo e a portare a casa la porta inviolata che deve essere di buon auspicio per le prossime partite.
Martedì a Novara? Dobbiamo recuperare subito le energie ma comunque abbiamo tantissimi ragazzi pronti a subentrare, probabilmente ci saranno dei cambi, anche per far respirare un po’ chi ha giocato sempre. Ma sono sicuro che tutti daranno il loro contributo, come l’ha sempre dato questo gruppo di ragazzi forte, perbene e che ha tanta voglia di lavorare insieme. Adesso aspettiamo il risultato di domani del Padova, per star loro addosso, perché non si può mollare niente.
Coppia con Della Latta? Io cerco di adattarmi un po’ allo stile di gioco del mio compagno, così da cercare di rendere tutti e due al massimo. Simone è più propenso ad attaccare, ha questo tipo di caratteristiche, allora magari in altre partite ho dovuto abbassarmi e fare magari più da gioco, mentre prima, quando giocavo con Fausto, lasciavo a lui quel compito e io mi alzavo tra le linee. Siamo tanti giocatori lì in mezzo con caratteristiche diverse e il mister ha veramente varietà di scelta. L’importante è fare bene chiunque giochi e dare una mano alla squadra.
Dedica? Marisa era una colonna portante del tifo biancorosso, la ricordiamo e siamo contenti con questa vittoria di averle reso omaggio. Sicuramente continuerà a tifare i colori biancorossi da lassù e noi ne siamo veramente orgogliosi.
Crescita dopo Taranto? Sicuramente tanta. L’anno scorso mi ha fatto bene trovare degli stimoli nuovi, fare un percorso diverso. Avevo capito che qui avrei avuto poco spazio e avevo poca fiducia. L’ho ritrovata a Taranto, poi mister Vecchi ha sicuramente giocato un ruolo importante, mi ha chiamato a giugno e mi ha espresso la sua massima fiducia e io cerco di ripagarla in campo. Poi sicuramente a livello mentale occorre stare sul pezzo in tutte le partite e non accontentarsi, cercare sempre di migliorarsi, perché non è mai un punto di arrivo, ma è un punto di partenza”.

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