Le parole di mister Cristian Brocchi ed Emanuele Padella, al termine della gara contro il Benevento.

Brocchi: “Cosa è successo nell’episodio di Meggiorini? Preferisco non commentarlo, sicuramente non doveva essere espulso. Era una fase concitata, c’era un po’ di nervosismo, non puoi espellere un giocatore per una cosa così. Lui doveva avere un atteggiamento diverso? A volte, in un momento così difficile, si fa fatica a capire quanto questi ragazzi ci tengano alla causa. Sembra di no a volte per alcune partite sottotono dal punto di vista dello spirito, ma ci tengono tantissimo: hanno nervoso e rabbia dentro, bisogna anche capire che a volte ci sono dei momenti e non si può buttare fuori un giocatore così.
Primo tempo? Io penso che il primo tempo è stato importante, gol annullato per forse tre centimetri, prestazione degna di una squadra che si vuole salvare, non era semplice dopo la brutta prestazione con il Crotone e ci tengo a sottolineare che abbiamo fatto una brutta prestazione contro il Crotone, oggi invece la squadra ha fatto una bella prestazione e a me fa incazzare, perché vuol dire che c’è dentro ed è nelle nostre corde, oggi abbiamo affrontato la partita come bisognerebbe fare sempre. Con il Crotone la pesantezza era notevole, quando vivi una stagione così difficile dove ogni partita sembra sempre l’ultima, se siamo in questa situazione è perché abbiamo dei limiti e portare il peso di un girone d’andata con così pochi punti è veramente difficile, anche con solo 4 punti in più sarebbe stato diverso e il peso di alcune gare ora sarebbe diverso, a volte non si riesce a reggere il pensiero di dover vincere le partite. L’espulsione con il Crotone ci ha messo più peso ed è paradossale, perché non abbiamo avuto quella forza e veemenza. Oggi in 10 contro 11 non c’era la sensazione che loro riuscissero a sfondare, purtroppo non siamo bravi nei calci da fermo, non siamo precisi e incisivi, perché possono risolvere le gare. Lukaku? Aveva al massimo mezz’ora e gli ho fatto fare quella mezz’ora perché se dovessimo riperderlo, sarebbe finita la stagione, quindi oggi nel suo piano di ricondizionamento c’era questa mezz’ora, l’ha fatta, anche abbastanza bene, adesso ha una settimana di tempo davanti per allenarsi una settimana con la squadra ed essere pronto dalla prossima dal primo minuto. Turni infrasettimanali finiti? E’ un vantaggio perché puoi recuperare le energie, puoi recuperare magari quei giocatori che hanno qualche problemino fisico, recupereremo anche Contini la settimana prossima. Oggi l’ho portato in panchina perché è un ragazzo che porta positività, temperamento anche all’interno dello spogliatoio e settimana prossima recupereremo anche lui. Sono due giocatori che nel mercato di gennaio rappresentavano due colpi importanti e li abbiamo persi per tanto tempo e la speranza è che nelle ultime partite possano darci una mano decisiva. Modulo? Oggi ho scelto i giocatori che per me avevano le attitudini giuste per giocare questa partita e non è che c’è un sistema di gioco predefinito, è normale che se tu giochi con Dalmonte, Giacomelli o Boli devi giocare con gli esterni aperti, se giochi invece con un centrocampo un po’ più presente abbiamo Bikel, Cavion, Zonta e Ranocchia che possono dare più solidità in mezzo al campo. Noi sapevamo della bravura del Benevento nel muovere la palla, nel crearti superiorità numerica in mezzo al campo e a giocarti fra le linee e infatti gli abbiamo messi parecchio in difficoltà per questo motivo, ma è un sistema di gioco che a me piace moltissimo e abbiamo i giocatori per poterlo fare, abbiamo presenza in area perché poi giocare con due attaccanti, puoi essere più aggressivo in avanti perché c’è una presenza sicuramente maggiore e quindi secondo me dai, un qualcosa di positivo c’è stato, come nel secondo tempo di Brescia, quando ci siamo messi 4-3-1-2. Diversi tifosi presenti anche oggi? Lo dico sempre, grazie. Penso che racchiuda tutto. Cosenza che gioca giovedì? Io sto dando il sangue per questa causa, per il Vicenza, sto veramente giorno e notte, posso dire anche notte perché, veramente si dorme poco e devo pensare a lavorare con i miei ragazzi e cercare di fargli fare delle prestazioni come quella di oggi o anche migliori, per cercare di preparare al meglio la partita che dovremmo giocare, poi è normale che guardiamo, è normale che speriamo, logicamente, anche nei passi falsi delle altre squadre, ma dobbiamo pensare veramente a noi. Come ripartire? Dalla prestazione di oggi, dal punto di vista caratteriale”.

Padella: “Era un momento un po’ delicato della partita e Meggio non ha detto nulla di che, perché ho parlato anche con l’arbitro e l’arbitro o ha capito male, o forse ha visto una mano alzata di troppo e nella confusione generale ha dato la doppia ammonizione, però Riccardo era molto affranto a fine primo tempo ed era molto dispiaciuto perché aveva lasciato la squadra in 10, in un momento delicato, in un momento dove il Vicenza ha fatto un’ottima partita, il Benevento non ho mai tirato in porta e questo per noi è un segnale importante, è un segnale che la squadra c’è, che la squadra segue il mister, il mister è seguito da noi. Quindi dobbiamo ricaricare le pile e pensare a queste quattro partite che rimangono. La prestazione c’è stata ed è quella che volevamo, dopo Brescia e Crotone ci doveva essere una scossa, un segnale da parte nostra verso la società, verso la tifoseria, verso una città che merita totalmente altri campionati rispetto a quelli che stiamo facendo. Tutti sappiamo che abbiamo delle difficoltà, arriviamo da un periodo nel quale non ci vengono le cose, però oggi si è vista una squadra che ha retto e anche nel secondo tempo qualche occasione l’abbiamo avuta, non ricordo miracoli di Matteo, quindi, credo che il Vicenza abbia fatto la partita che doveva fare qui a Benevento, contro una squadra che si giocherà fino alla fine la Serie A. Quando ci metti tutto, quando la squadra è corta e stretta ed ha voglia di sacrificarsi per ogni compagno, diventa tutto più facile anche contro attaccanti forti come Forte e Moncini, Insigne, Improta, quindi abbiamo retto, facendo una buona fase difensiva, tutta la squadra ha fatto quello che doveva fare. Cos’è cambiato? È scattato sicuramente l’orgoglio, quello noi lo dobbiamo sempre tirare fuori, dopo prestazioni del genere, dopo soprattutto il secondo tempo di Crotone che non abbiamo accettato neanche noi quel poco che abbiamo fatto. Quindi oggi c’è stata la reazione di orgoglio, c’è stata la dignità di mettere fuori tutto quello che potevamo per portare a casa punti, però, torniamo sempre a casa con zero punti, testa al Perugia, perché abbiamo quattro finali. La gara di giovedì? Il Benevento si gioca la Serie A, quindi ha questo jolly che le altre non hanno, perché ha una partita in meno e credo che andrà a fare la sua partita, per vincere e per attaccarsi al treno delle prime. Settimana lunga? Abbiamo otto giorni per preparare la partita contro il Perugia, abbiamo quattro partite, lo sappiamo tutti cosa ci giochiamo, ci giochiamo la dignità, ci giochiamo tutto, noi, la squadra, i tifosi, quindi speriamo come ho detto l’altra volta di arrivare con l’Alessandria e stare in vita e giocarci tutto in quella partita, perché è uno scontro diretto che va vinto e va portato a casa per forza”.

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