Al termine della partita contro l’Unon Clodiense Chioggia, si sono presentati in sala stampa mister Aimo Diana e Matteo Della Morte.
Diana: “E’ abbastanza evidente che ci sono i carichi nelle gambe, lo si vede anche da alcuni controlli e tocchi di palla, che in altre condizioni, i giocatori non sbaglierebbero mai. Fa tutto parte del percorso che dobbiamo fare, non mi aspettavo altro, magari un po’ più di precisione nei cross, ma anche lì mancava la brillantezza, come mancava la brillantezza nell’attaccare dell’area. Abbiamo una squadra molto muscolare, quindi è tutto normale, però ho visto una squadra che ha combattuto, nei momenti di difficoltà ha cercato di stare unita per cercare il pareggio e poi vincere all’ultimo minuto, è lo spirito che mi piace. Ovviamente, c’è tanto da migliorare ma occorre soprattutto trovare la condizione fisica per il 27 agosto. Preparazione mirata alla Coppa? Ovviamente no, perché scombina troppo i piani, per poi arrivare bene al campionato, ci teniamo comunque al passaggio del turno, anche oggi abbiamo tenuto fuori alcuni giocatori per precauzione, perché non ha senso rischiare nulla il 29 luglio e perché ho bisogno di vedere quelli che conosco di meno, soprattutto oggi in cui la partita era di un livello più alto. La difesa? Abbiamo fatto degli errori tecnici, più che di reparto, dove abbiamo sbagliato controlli. Hanno fatto quello che ho chiesto loro, alzando la difesa quando potevano farlo, sapendo che potevano rischiare la profondità, come non guardavo il 10-0, non guardo l’1-1, non guardo il risultato. E’ un percorso da fare, ma sono contento perché non ci sono grandi intoppi a livello fisico”.
Della Morte: “In queste due settimane abbiamo lavorato tanto, gli allenamenti sono stati duri, com’è giusto che sia e ovviamente poi in amichevole non sei al 100%, anzi. Stiamo provando a fare le cose che il mister ci sta iniziando a chiedere, durante la settimana. Ora la cosa più importante è mettere minuti nelle gambe per arrivare ad essere in una condizione ottimale all’inizio della stagione. Obiettivi? C’è un obiettivo di squadra che è quello più importante, poi a livello personale voglio fare un campionato importante per aiutare la squadra ad arrivare dove vogliamo arrivare tutti. Primi sei mesi in biancorosso? Mi aspetto molto di più da me stesso, sicuramente non è stato facile, però sono positivo e penso che quest’anno potrò fare cose importanti. Servirà costanza sia durante la settimana, che partita dopo partita, dovremo andare tutti nella stessa direzione e pensare a vincere ogni partita. Poi se funzionano le cose di squadra, sicuramente diventa più facile, anche a livello personale. Modulo? Mi piace, poi il mister in quel ruolo mi lascia molto libero e quindi posso ricevere palla, anche più lontano dalla porta, dove posso trovare degli spazi. Devo imparare a muovermi meglio con i tempi e momenti giusto, l’ho fatto nei primi sei mesi della scorsa stagione a Vercelli ed è andata bene, anche perché gioco più vicino alla porta e questo mi piace”.