Le parole di mister Francesco Baldini, Daniel Cappelletti e Filippo Alessio, al termine della sfida di Coppa Italia Serie C contro la Virtus Verona.

Baldini: “La sconfitta di Novara ci ha fatto male sotto tutti i punti di vista. Nella prestazione di oggi abbiamo visto quello che volevamo vedere, mi dispiace solo per il gol preso, perché sul 2-0 avevamo preso totale sicurezza e padronanza del campo. Capisco le regole ma non si può passare dal prendere un calcio di rigore perché se si strappa così la maglietta a Sandon, significa che qualcosa è successo e dover rimanere in 10 finché non arriva la maglia di riserva. Dovrei allora insegnare al mio giocatore a nascondersi e non farsi vedere dall’altra parte del campo, così almeno arriva la maglia prima che si accorgano che è strappata. Abbiamo rimesso in gioco così i nostri avversari con tanti ragazzi in campo e con diversi giocatori con i crampi. La sostituzione di Padella l’avevo decisa ieri perché volevo vedere Cappelletti e voglio anche vedere come sta domani dopo aver disputato 30 minuti.
Oviszach? Aveva i crampi. Ha fatto un’ottima gara, ovvio che gli manca un po’ il ritmo partita ma l’abbiamo sempre detto che i nostri giovani potrebbero fare i titolari in molte altre squadre e sono delle ottime alternative, oltre ad alzare il ritmo dell’allenamento durante la settimana per conquistarsi il posto. Oggi abbiamo visto le qualità di un ragazzo come Corradi, un 2005 che ha un futuro dalla sua parte, se continua a lavorare in questa maniera. Inoltre, è anche un bravissimo ragazzo. Sono molto contento di averlo visto per una partita intera, era stremato alla fine. E’ veramente giovane ed è veramente forte. Vicenza 2? Sotto il profilo del palleggio abbiamo dominato la partita, fino goal loro, ero molto soddisfatto della prestazione della squadra. Non mi piace la definizione di Vicenza 2, perché in campo avevamo giocatori importanti come Scarsella, Jimenez e Cataldi, per esempio, avevamo in campo dei titolari a tutti gli effetti. Avevamo visto poco Busatto, Alessio, Corradi e Sandon e oggi c’è stata l’opportunità. Penso che a livello di giovani il Vicenza sia una delle squadre che ha lavorato meglio. C’erano in campo 4 giocatori provenienti dal settore giovanile, in panchina inoltre c’erano un 2006 e un 2005 sempre provenienti dalla primavera. Il lavoro che si sta facendo a livello giovanile è sicuramente ottimo. Greco? Lo conosco da quando ha 17 anni e sta attraversando un momento difficile, è nervoso e deve tranquillizzarsi. E’ un 2001, a 21 anni non si è più giovane ma ha qualche bonus in più sugli errori è normale che ci sia. Freddi ha subito un po’ più degli altri queste sconfitte a livello di nervosismo, ma deve stare tranquillo. Desplanches titolare domenica? Possibile, anche se sono molto contento della crescita di Confente, l’ultima partita è stato il migliore in campo, ma anche nelle ultime 2-3 gare. I suoi margini di miglioramento sono notevoli. Valuterò in questi giorni. Giacomelli? A prescindere da ciò che fa in campo tecnicamente, tutta la rosa dovrebbe prendere spunto dallo spirito che ha Giacomelli e noi diventeremo squadra nel momento in cui tutti avranno il suo stesso spirito. Io voglio sfruttare il suo spirito, oltre a tutte le sue qualità tecnico e tattiche. Ma lui si sta conquistando sul campo, allenamento dopo allenamento, le possibilità di giocare. E’ dimagrito anche molto, sta bene atleticamente e poi ha uno spirito incredibile ed è un esempio sotto questo punto di vista ed è importante che tutti gli altri capiscano che questo è lo spirito giusto per diventare squadra e per vincere le partite”.

Cappelletti: “Vorrei poter dire che sto bene, senza se e senza ma, invece diciamo che sto cercando un po’ di trovare il modo di convivere con questa fascite plantare che mi sta dando fastidio. E’ stato un brutto colpo perché quando iniziavo veramente a sentirmi bene dopo il ritiro e dopo l’anno scorso nel quale sappiamo tutti quello che ho passato, è arrivata questa fascite e purtroppo è ancora lì e mi dà un po’ fastidio e come detto, sto cercando di trovare il modo di conviverci. Potete immaginare quanta sia la mia voglia di tornare, perché voglio tornare a dare una mano e so di poter dare una mano, quindi anche magari, facendo un po’ di sacrifici e stringendo i denti, l’obiettivo è quello di rientrare. Vittoria importante per l’ambiente? Sicuramente prima che per l’ambiente è importante per noi stessi, perché comunque nei momenti di difficoltà si percepisce anche un po’ il malumore da parte di tutti, ovviamente più che legittimo. Posso assicurare che noi siamo i primi a starci male, perché siamo i primi che vorrebbero fare bene, regalarsi delle gioie importanti e regalarle a questa piazza che è sicuramente una piazza fantastica, come ce ne sono poche in Italia. E quindi sicuramente questa vittoria fa bene al morale, ci permette di far giocare un po’ anche chi fino ad adesso ha avuto un po’ meno spazio, ci permetterà di avere un’altra partita in cui comunque anche chi troverà meno spazio prossimamente potrà giocare, queste sono cose importanti per il gruppo. E’ bello vedere Alessio che fa goal ed esulta così, con tutti che vanno ad abbracciarlo, queste cose fanno bene al gruppo e ne abbiamo un gran bisogno in questo momento. Corradi? Sicuramente è brutto colpo vedere un ragazzo che c’ha 14 anni in meno di me nello stesso reparto (ride, ndr). Devo dire che lui se la sta cavando veramente alla grande, l’ha già dimostrato dal ritiro, è silenzioso, un po’ timidone, avrà tanto da crescere da quel punto di vista lì, perché per giocare, a maggior ragione in piazze come questa, serve anche quella parte lì. Però sotto sotto ha una grandissima personalità e l’ha dimostrato anche oggi, nei contrasti c’è sempre, è duro quando c’è da giocare la palla la gioca, non ha paura. E sì, lo aiutiamo, ma devo dire che non c’è così tanto bisogno di aiutarlo perché lui è sempre pronto, e secondo me, può fare davvero una bella strada”.

Alessio: “Diciamo che ho provato una bella botta di emozione quando la palla entrata, un bel po’ di adrenalina ed è andata bene, l’emozione c’è ancora. Ho visto Jack che aveva la palla lì ed era un po’ defilato e allora, dato che aveva l’uomo troppo vicino per mettermela in mezzo, ho provato ad andare sulla respinta e per fortuna poi la palla è arrivata lì dove ero io e ho fatto goal. Primo pensiero? E’ stata la gioia per il goal, non ho pensato ad altro e la botta di adrenalina, non mi è venuto da pensare a nient’altro in quel momento. Giovani? Noi ci sentiamo assolutamente partecipi e sì, stiamo vivendo il momento come tutti gli altri, stiamo cercando tutti assieme di migliorare alcune cose, alcuni aspetti e sì, oggi è stata una bella occasione per noi, per prendere confidenza col campo che è diverso dall’allenamento, per quanto si possa andar forte e penso che abbiamo risposto bene, in gran parte. Giocatori da cui prendere spunto in attacco? Diciamo che ci sono tanti giocatori da cui prendere spunto e anche con caratteristiche diverse. Come prime punte i riferimenti sono Ferrari e Rolfini e a me e a Busatto ci danno una gran mano, ci spiegano i movimenti e come possiamo farli meglio e questa è una gran cosa perché appunto ci sentiamo ancora più partecipi. Goal? Oggi compie gli anni uno dei miei migliori amici e mi ha detto “dai che magari oggi è il giorno giusto”, ho fatto goal ed anche per lui chiaramente”.

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