Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi e di Jacopo Pellegrini, al termine della gara contro l’Alessandria.

Mister Vecchi: “Credo che abbiate usato il termine giusto, legnosi, rende un po’ l’idea, nel senso che sicuramente è stata una squadra un po’ contratta nel gioco e nello sviluppo del gioco, anche con qualche idea che manca, perché non si è potuto lavorare molto, quindi questo può essere. Di solito non mi piace accampare alibi, però questa è una cosa che sicuramente oggi si è vista, o comunque c’è stata poca tranquillità nella gestione della palla e qualche idea è mancata.
Dal punto di vista del gioco sicuramente non siamo stati brillanti, però oggi c’eravamo dal punto di vista della voglia, del carattere, del voler vincere la partita, del non mollare niente. Si può migliorare, anche sotto questo aspetto, però oggi abbiamo giocato contro una squadra che lotta su tutti i palloni e non ci siamo tirati indietro, non le abbiamo concesso un tiro in porta, il portiere non ha mai parato. Però abbiamo fatto fatica nel portarla a casa, perché abbiamo capitalizzato l’occasione del secondo tempo, non siamo riusciti a chiuderla, a fine partita potevamo fare il secondo goal e nel primo tempo abbiamo avuto quella grossa occasione, penso al colpo di testa di Ferrari ad inizio partita, quindi dal punto di vista delle occasioni create, della qualità del gioco, sicuramente dobbiamo fare dei passi avanti. Però dicevamo l’altro giorno, c’era in campo una squadra che ha lottato, una squadra che si è data da fare, tutti hanno lottato su tutti i palloni, diciamo che questo è il presupposto migliore per partire e per ricostruire, per portarci in una posizione di classifica migliore.

Attacco? Purtroppo Della Morte aveva avuto un risentimento muscolare dopo l’ultima partita a Trento, quindi non era a disposizione, Rolfini non è a disposizione da tempo, quindi davanti c’erano poche soluzioni, soprattutto qualitative, offensive. Avevo Jimenez che quando è entrato, è entrato benissimo, ha quella qualità che può determinare qualcosa e allo stesso modo avevo Greco con l’influenza. Laezza ha giocato con 38.5 di febbre e tra il primo e il secondo tempo gli ho chiesto di rientrare in campo e provare, ma purtroppo non ce la faceva, quindi era un contesto un po’ complicato. Però oggi è stata fatta sicuramente una gara di carattere, di voglia, di spirito, poi dobbiamo migliorare.

Fatica nel primo tempo? Non l’ho proprio vista così. Loro la palla la prendevano e la buttavano sulle punte. Dal punto di vista dello sviluppo del nostro gioco, oggi non abbiamo fatto una buona gara, una partita eccelsa. Però ripeto, ho visto il carattere nel non mollare niente, nel contrastare tutte le palle sporche che c’erano al limite dell’area o poco dentro l’area. Pellegrini ha fatto un gran goal e si è liberato con cattiveria, cioè sono segnali che in questo momento sono positivi, poi è chiaro che ci aspettiamo e pretendiamo di vedere qualcosa di meglio, lo sappiamo. Occorre un po’ più di qualità nello sviluppo della manovra, un po’ più di presenza nella tre quarti avversaria, anche se oggi, con questa squadra che buttava la palla sempre a metà campo, facevamo fatica.
Avevamo un po’ la coperta corta, nel senso che non avevamo grandi soluzioni per mettere i giocatori che ci potessero poi, magari dare quello spunto qualitativo in più, è quello che è mancato negli ultimi 30 metri, senza Della Morte, ci è mancato quel qualcosa che determina un fallo, determina una giocata, il saltare l’avversario. Questa era un po’ la sensazione che o ci arriviamo di manovra, o ci arriviamo di gioco, o arriviamo al cross, altrimenti tra le linee, anche le combinazioni palla terra, si sono viste poco e questo è un qualcosa che dobbiamo ricercare o attraverso il lavoro, e questo sicuramente lo faremo, oppure aspettando qualche giocatore, intervenendo magari adesso nel mercato.

Pubblico? La passione che hanno i tifosi dobbiamo meritarcela e purtroppo in questo momento sono delusi, lo sappiamo, sono delusi anche i ragazzi, si aspettavano una stagione diversa e quindi dobbiamo cercare di svoltare di fare in modo che attraverso le vittorie, ma anche le prestazioni il pubblico possa seguirci, posso venire allo stadio contento di vedere la squadra. Oggi abbiamo portato a casa una vittoria importante ed è il primo passo, poi dobbiamo fare qualcosa, ripeto, per meritarci la passione dei tifosi che giustamente sono delusi.

Già capitato in carriera di giocare contro il pubblico? Da giocatore, ma anche da allenatore sì. Può succedere. Nelle piazze più importanti dove ho allenato, come a Ferrara o magari anche con l’Inter in Prima Squadra. Nelle due volte in cui sono stato chiamato in causa, quando segnavamo ci fischiavano. Mi ricordo che abbiamo vinto 5-2 contro l’Udinese, giocavamo in casa e ha fatto goal Brozovic e hanno fischiato tutti.

Ronaldo preso di mira? Non so sinceramente da dove nasce questa cosa. Magari non si è posto nel modo giusto. Oggi ha fatto un’ottima partita. Ha giocato, ha portato anche la croce, ha lottato, ha fatto la sua parte. E’ un giocatore che ho sempre apprezzato, non so da dove nasca questa cosa, però oggi ha fatto un’ottima partita. Anche a lui spetta questo compito di riconquistare la fiducia e l’apprezzamento dell’ambiente.

Ci sono giocatori un po’ sottotono, come Pellegrini, oggi gran goal? Oggi lui ha fatto una buonissima partita, ha fatto l’assist del colpo di testa di Ferrari, mettendo una gran palla nel primo tempo, poi ha fatto un gran goal. Mi auguro che possa tornare quello che avevamo visto l’anno scorso a Reggio, perché ha le qualità e le potenzialità. Oggi c’è stato un passo in avanti dal punto di vista della lotta, del carattere e della voglia. Cavion ha fatto una partita incredibile, ha lottato, sicuramente lui c’ha la maglia cucita addosso. Ha fatto una partita da lottatore, poi è chiaro che bisogna andare a cercare un gioco migliore, la qualità migliore.

Per adesso cosa ne pensa del centrocampo? Abbiamo un centrocampo fin troppo folto nelle scelte, mentre in altri reparti abbiamo qualche carenza numerica, oggi dovuta anche un po’ a influenze e problemi fisici, in mezzo al campo invece ho tante soluzioni. Tronchin oggi è entrato bene, anche Fausto Rossi che secondo me è un giocatore importante per questa categoria, è entrato e ha dato il suo contributo. Non è facile entrare a freddo in una partita dove si lotta e si battaglia”.

Pellegrini: “Sono felice del goal e innanzitutto ci tengo a chiedere scusa al gruppo Fedelissimi per un gesto che può essere sembrato indirizzato a loro ma era un gesto di sfogo per questi mesi un po’ duri passati. Dopo un momento di felicità, mi è uscito un gesto che poteva essere mal interpretato ma chiedo scusa a loro, ma era uno sfogo e una rabbia che avevo e che avevamo dentro tutti quanti per questo momento difficile. A volte si fanno cose, senza pensare a cosa possono significare, purtroppo siamo umani, magari è stato male interpretato e lo volevo spiegare. Sono felice però che il goal abbia portato i tre punti alla squadra.

Il perché di questo momento? Difficile riuscire a darsi una spiegazione, ce lo siamo chiesti più volte. Ci tengo a ringraziare mister Diana per la fiducia che ha avuto in me nell’avermi portato qui. Si sa che in queste situazioni il mister e lo staff sono i primi a pagarne le conseguenze ma sono sicuro che la colpa non sia assolutamente la loro ma tutti noi abbiamo imboccato la stagione nel modo sbagliato. Non so nemmeno io spiegarmi cosa sia successo.

Un goal che mi sblocca con rabbia e voglia di rivedere il Pellegrini della passata stagione? Sono il primo a voler tornare a certi livelli. Sono felice del goal ma dev’essere un inizio da cui ricominciare. Dedico la rete e la vittoria a Massolo e alla sua ragazza a cui prima è nata la figlia, un pensiero a lui da parte di tutta la squadra.

Coppia con Ferrari? Mi trovo molto bene con lui, abbiamo già giocato qualche partita insieme, mi sono trovato bene, come mi sono trovato bene anche con gli altri attaccanti. Oggi è stata una partita di sacrificio perché sapevamo che in un modo o nell’altro, l’obiettivo doveva essere portare a casa i tre punti. Ci siamo dovuti sacrificare tanto, lottare sui palloni, qualche combinazione l’abbiamo fatta. La cosa più importante era la vittoria.

Cosa mi auguro per il nuovo anno? Cambiare passo sia dal punto di vista personale che dal punto di vista della squadra. Vogliamo toglierci qualche soddisfazione, sia noi che la società, perché ce lo meritiamo.

Piazza arrabbiata? E’ giusto così. Siamo i primi a voler riconquistare i nostri tifosi ma questo lo possiamo fare solo attraverso le prestazioni. Abbiamo già parlato troppo, a volte poi non siamo riusciti a replicare sul campo quello che abbiamo detto. Dobbiamo solo promettere di dare l’anima in campo ed è ciò che cercheremo di fare.

Prestito? Io sono felice qui, sto bene. So che per ora non ho dato ciò che potevo dare ma qui sono contento, tuttavia spero che le cose possano andare meglio”.

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