Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Matteo Della Morte e Fausto Rossi, al termine della gara contro la Giana Erminio.

Mister Vecchi: “Arbitraggio? Abbiamo visto anche noi qualcosa di diverso da quello che ha fischiato, potevamo finire il primo tempo con un uomo in più, visto il fallo su Pellegrini, oppure con un 3-0 su uno schema ben riuscito su un calcio d’angolo, dove per assurdo, abbiamo preso goal. Eravamo anche rientrati e schierati, sono stati bravi loro a fare il movimento giusto per bucarci. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, un secondo un po’ di sofferenza e dobbiamo alzare un po’ questo livello, anche nel secondo tempo, dobbiamo essere un po’ più padroni.
Siamo stati bravissimi a tener botta, anche per 10 minuti con un uomo in meno, bravissimi a ripartire con un ottimo goal di Rolfini, ci siamo presentati tre-quattro volte davanti al portiere questa sera, a tu per tu e abbiamo creato buone opportunità, però dobbiamo continuare a lavorare.

Della Morte? Sicuramente è stato un giocatore che ha scardinato la loro difesa, con la complicità degli altri due davanti che si sono mossi bene, finché sono riusciti hanno fatto benissimo tutte e due le fasi, poi Della Morte era un po’ che non giocava, visto l’infortunio che aveva avuto alla fine del girone di andata. Ferrari si è dato da fare, Pellegrini dà l’anima e poi quando sono calati, chiaramente, abbiamo avuto un po’ di difficoltà in più, ma abbiamo dimostrato una bella solidità difensiva e abbiamo portato a casa un risultato innanzitutto importante, ma come dicevamo prima anche una buona prestazione.

Calati nel secondo tempo? Era difficile mantenere quell’intensità però credo che siamo in crescendo e l’abbiamo visto per 20-30 minuti con l’Alessandria all’inizio, con l’Albinoleffe già avevamo fatto un buon primo tempo, oggi io credo che abbiamo alzato ancora il livello e poi la cosa che mi dà fiducia è che comunque c’è un atteggiamento e uno spirito di gruppo e di squadra positivo. Per cui ci portiamo a casa questi tre punti che sono importanti e soprattutto ci sono segnali di crescita, quindi bene.

Schema? Era uno schema su calcio d’angolo che era venuto benissimo, avevamo liberato un uomo al tiro dentro l’area, c’è stata la ribattuta del portiere e casualmente è arrivata a loro, sono ripartiti, potevamo essere un po’ più maliziosi, fermando l’azione prima, siamo rientrati comunque con tanti uomini, ma poi ci hanno fatto goal. Prima mi hanno detto che Pellegrini quando si sente strattonato deve cadere e che dovremmo fare falli tattici in mezzo al campo, però non li insegno, non mi sento queste cose, anche quando ci alleniamo, non li fischio mai, quindi sanno che non devono cadere, alla fine però deve essere bravo anche l’arbitro.

Rossi? Ha fatto molto bene, ha questa qualità e questa capacità da grande giocatore, ha grandi letture e giocate calcisticamente molto intelligenti. Cuomo? L’abbiamo visto oggi, è un giocatore che ci darà una grossa mano. Della Morte ci darà quel qualcosa in più di brillantezza, è una soluzione questa, che ci portiamo a casa e ce la teniamo buona, poi cercheremo di lavorarci per fare in modo che possa diventare una costante, trovando anche qualche soluzione alternativa, perché, ripeto, oggi i tre davanti hanno fatto veramente un lavoro importante e alla fine, erano quelli più sfiancati di tutti, due li ho sostituiti io, uno ci ha pensato l’arbitro.

Ferrari? Prende così tante botte e poi a lui non vengono fischiati. Sicuramente un attaccante quando è lì sbraccia, però non mi sembra un giocatore malizioso, un giocatore cattivo, si dà da fare, come si danno da fare i difensori in marcatura su di lui, perché c’è sempre qualcuno appiccicato.

Cambi? Ho la sensazione che la squadra non abbia bisogno dal punto di vista fisico e che regga i 90 minuti, serve un po’ più di brillantezza. Oggi i tre davanti dovevo cambiarli perché sono calati molto e gli altri ho cercato di mettere gente più solida e sostituire ad esempio Costa che aveva un principio di crampi, Rossi che comunque aveva corso per 90 minuti, quindi i cambi sono dovuti a questo. Dai valori, visto che ormai sapete che ci sono strumenti che misurano tutto, noi siamo una squadra che fa il secondo tempo come il primo dal punto di vista fisico, quindi la sensazione di dover cambiare qualcuno perché fisicamente non regge, non ce l’ho per adesso. Però magari ho delle sensazioni, come oggi, di mettere qualcuno più difensivo o magari qualcuno più offensivo, come abbia fatto all’inizio partita.
La fiducia che dicevo ieri la dobbiamo cercare di trovare nel palleggio, a sprazzi nel secondo tempo abbiamo fatto vedere di saper tener la palla dall’altra parte, dobbiamo cercare di mantenerla di più ed essere un po’ più propositivi, non farci intimorire troppo. Però, in questo momento per noi, era troppo importante portare a casa una vittoria e quindi anche i ragazzi sono scusati, diciamo così, se nel secondo tempo sono entrati guardando più dietro, che magari davanti.

Passo in avanti? Un passo avanti sarebbe non prendere ancora una volta goal e dimostrare di essere ancora squadra e l’ho visto, com’era stato sicuramente con l’Alessandria e con l’AlbinoLeffe, questo mi è sembrato oggi”.

Della Morte: “Sono contento, ma sono contento soprattutto per i 3 punti che erano importanti, anzi fondamentali, è stata una vittoria importante. Abbiamo fatto anche una buona gara, soprattutto il primo tempo, nel secondo tempo siamo calati un pochino, però sono soddisfatto sia a livello personale che per la vittoria di squadra.

Quattro reti? Ne mancano ancora un po’, speriamo di farne altre.

Non giocavo da un po’? Dopo la partita di Trento ho avuto un problema all’adduttore, sono stato fermo una decina di giorni, poi c’è stata la sosta, ho avuto tempo per recuperare e poi adesso sono tornato a disposizione del tutto. Mi sento bene, anche se alla fine tra una cosa e l’altra, era un mesetto che non giocavo, quindi magari un po’ alla lunga ne puoi risentire durante la gara, però sto bene.

Ero ovunque? Facciamo un gioco in cui è importante fare anche la fase difensiva, ormai anche chi gioca davanti è fondamentale che faccia anche la fase difensiva, però per me non è un problema, non mi pesa, anzi mi trovo bene. Il mister ci chiede molte volte di stare vicini per riuscire a combinare, come magari nell’azione del primo goal e del secondo, ci troviamo bene, è normale che giocando partita dopo partita, l’intesa può migliorare ancora di più. Dobbiamo pensare a fare più risultati utili possibili, quindi dobbiamo continuare a provare a vincere, perché ci aiuta, anche sotto il punto di vista mentale, perché abbiamo passato dei mesi non facili e adesso continuare a fare dei risultati ci può aiutare.

Dedica? Alla mia famiglia”.

Rossi: “Siamo partiti molto bene, abbiamo approcciato bene la gara e siamo andati in vantaggio di due goal, riuscivamo a trovare le linee di passaggio ed a uscire bene. Abbiamo creato qualche altra occasione, il rammarico è non averla chiusa con il 3-0 e quell’espulsione non data per un fallo da ultimo uomo su Pellegrini. Poi da un’occasione nostra su calcio d’angolo, siamo riusciti a subire goal incredibilmente. Ci aspettavamo di chiudere meglio il primo tempo per poi gestire il secondo, invece, nel secondo ci siamo abbassati un po’ troppo, lasciando un po’ di spazio. Loro sono una squadra organizzata e ci hanno anche messo qualche volta in difficoltà, tuttavia, siamo riusciti a chiudere la partita. E’ una vittoria meritata.

Sull’occasione da corner? Avevamo preparato lo schema in settimana, ma in quel corner il campo era ghiacciato e quindi ho guardato il mister per digli che era ghiacciato e non sapevo se sarei riuscito a calciarla come voleva, lui mi ha detto di farlo lo stesso, è riuscito pur scivolando.

Come mi trovo con Vecchi? Non ho mai avuto modo di parlare dal cambio di Diana, ci tenevo a ringraziarlo per avermi portato qui, era un mio desiderio tornare e l’ho voluto tanto. Devo ringraziarlo per quello che abbiamo fatto insieme sia alla Reggiana che qui, dove le cose non sono andate bene e gran parte della responsabilità è di noi giocatori perché non siamo stati all’altezza delle nostre qualità. Cerco sempre di prendere il meglio da ogni allenatore, con mister Vecchi lavoriamo in maniera importante, chiara, forte durante la settimana. La cosa migliore per un professionista è mettersi a disposizione dei propri compagni e dell’allenatore, le richieste e le idee sono diverse.

Meno spazio di quello che avrei immaginato? È una domanda particolare, nel senso sapete il momento che ho vissuto. Magari quello mi ha tolto qualche partita in cu stavo bene fisicamente ma mi son dovuto fermare un paio di partite per il motivo personale che ho avuto. Poi sono un professionista, devo accettare le scelte degli allenatori, sia prima Diana o adesso Vecchi, quello che deve fare un professionista è solo mettersi a disposizione, quando viene chiamato in causa, anche se magari sono 2-3 minuti come sono state le scorse partite o 90′ come oggi. Deve sempre dare il massimo, io mi ritengo un professionista di livello perché cerco sempre di dare il massimo e cerco sempre di farlo in funzione della squadra. A volte ci riesco e a volte no, però l’atteggiamento e il comportamento del professionista vanno a prescindere dalle decisioni dell’allenatore. Poi ovvio che le parole sono tante, tanti parlano, ho sentito anche di mercato ma per me le cose sono chiare, la società mi ha detto che non sono sul mercato. Oggi ho cercato di dimostrare il mio valore perché ne ho avuto la possibilità, se avrò altre possibilità, cercherò di dimostrarlo. Se sarò un titolare o un’alternativa questo lo deciderà solo il mister, però dentro di me mi sento un professionista di livello.

Cosa servirà nel girone di ritorno? Tanta fame, tanta voglia di rivalsa perché in Serie C è quello che conta, più di tutto. Puoi avere tante qualità ma poi se non approcci bene le partite, se non hai la mentalità giusta, puoi andare sotto con qualsiasi squadra. La Serie C è questa. Occorre avere voglia, fame, determinazione e cercare di portare a casa tutte le partite.

Arbitri poco sereni? Questo non lo so, ma sicuramente giocare in uno stadio del genere può mettere un po’ di pressione, di soggezione. Sinceramente ogni giocatore, ogni allenatore, ogni arbitro lo vive in maniera personale. Secondo me oggi l’arbitro ha arbitrato bene, a prescindere dall’episodio di Pellegrini che poteva essere un episodio importante. Poi il rosso a Ferrari è un particolare, lui era molto vicino, magari ha allargato un po’ il braccio, però si poteva sorvolare. È normale che quando la dinamica della partita va in un certo senso, l’arbitro può condizionare però secondo me oggi ha fatto una buona partita”.

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