Le dichiarazioni di mister Aimo Diana, Michele Cavion e Federico Proia, al termine della gara contro il Lumezzane.

Diana: “Caracciolo dice abbiamo battuto prima del fischio dell’arbitro il corner e che non abbiamo bisogno di questi mezzucci? E’ vero che siamo più forti. Non sono mezzucci, non lo so se sia capitato o meno, ma fa parte di molti episodi che avvengono in Serie C, senza Var, come ad esempio il rigore su Jimenez che non è stato fischiato o altri falli da doppia ammonizione per gli avversari che non sono stati fischiati. La vittoria è stata certificata da un secondo tempo importante della squadra, il risultato è meritato.

Pazienza? Aspettatevi tante di queste partite. Qui a volte si vorrebbe il calcio champagne, vincere giocando bene, io però sono di un’altra teoria, la squadra deve essere compatta e va bene vincere anche per 1-0, questo deve essere il nostro percorso di crescita. Abbiamo gli interpreti anche per cambiare in corsa e io cerco di sfruttarlo quando è il momento.

Squadra con mio carattere? Devono acquisirlo, anche il pubblico penso se ne sia accorto. Quando ho visto un po’ di nervosismo in alcuni giocatori, ho cambiato per trovare linee di passaggio diverse. I ragazzi sono entrati bene, ma mi aspetto questo. Nel secondo tempo non siamo rientrati molto bene, volevo cambiare già a fine primo tempo, ma poi li ho lasciati perché ho giocatori che si possono illuminare improvvisamente, poi ho pensato di cambiare caratteristiche. Sicuramente mercoledì, visto il dispendio, utilizzerò giocatori che magari avete visto meno.

Espulsione? Sei o sette capitano. Ho sbagliato io, ho protestato, ma a volte ho la sensazione che gli arbitri in questi campi abbiano voglia di dimostrare, ma nel mio caso ho sbagliato io, il mio staff è abituato. Ancora prima che arrivasse, ero già uscito.

Abbraccio con Cavion? Ha un curriculum importante, ma accetta qualsiasi decisione, ha sempre un approccio molto positivo e ha sempre il sorriso. Deve essere di auspicio per tutti, si può essere decisivi in qualsiasi momento. La punta, invece, ha una grande fortuna perché può sbagliare cento goal, poi ne fa uno e diventa l’eroe. Il difensore invece se fa una gran partita, viene magari ricordato solo per un errore commesso. Il gruppo si sta consolidando, mercoledì dobbiamo mettere dentro energie fresche perché andiamo ad affrontare una partita bella e interessante, contro la prima in classifica. Sono consolidati, senza pressioni, liberi mentalmente.

Caracciolo ha detto che abbiamo due squadre da vertice? Ho detto fin dall’inizio che dobbiamo aspettarci queste dichiarazioni, tutti hanno due possibili squadre, anche altri hanno giocatori importanti con qualità, anche perché occorre dare motore, forza, cattiveria per riuscire a fare un campionato importante”.

Cavion: “Non potete capire da quanto aspettavo questo goal, sono contento, più che altro perché è servito per vincere una partita difficilissima. Serviva dare continuità e questa è una bella iniezione di fiducia. Ho visto la palla, ho tirato, ha colpito il palo e stavo soffiando per spingerla dentro (ride, ndr).
È andata bene, ci voleva questa vittoria.

Entrati bene dalla panchina? Questo è il segreto per un’annata vincente, perché tutti devono remare dalla stessa parte, l’importante è che quando uno gioca si fa trovare pronto per il bene comune. Siamo una squadra importante, quest’anno ancora di più dell’anno scorso, abbiamo molti cambi e molti giocatori che possono fare la differenza anche da subentrati, perciò è un’arma che dobbiamo sfruttare.

Meglio dello scorso anno? Come ha detto il mister, cancelliamo l’anno scorso e guardiamo al futuro, adesso si sta creando un bell’ambiente, sia all’interno della squadra, sia all’esterno con i tifosi, tutta la città, insomma sappiamo tutti gli obiettivi che abbiamo, perciò remiamo tutti dalla stessa parte, che sarà più facile raggiungerli.

Virtus Verona? Sarà una gara tosta sicuramente, l’abbiamo vista anche nel pre campionato. Sono anni che mettono qualcosina in più di anno in anno, sono partiti bene, noi dal nostro canto siamo carichissimi e andremo ovviamente per vincere.

Dedica? A mia moglie, era tanto che aspettavo di dedicarglielo e anche a mia mamma, che ha vissuto un un momento un po’ difficile, adesso sta meglio e tra l’altro ha compiuto gli anni qualche giorno fa.

Abbraccio col mister? Quando qualcuno mi chiede qualcosa del mister io ho solo belle parole, è molto carico, ha una bellissima positività che trasmette a tutti, perciò io sono a disposizione per farmi trovare pronto quando vuole chiamarmi in causa. Ovvio che tutti vogliono fare bene per l’obiettivo comune, per cui avanti così.

Tanto tempo dall’ultima rete? Non vedevo l’ora, era un po’ di tempo fa, l’anno scorso è stata una stagione storta per me, da cancellare assolutamente, non era il vero me, perché il vero me è questo e ancora meglio, perciò ora sono contentissimo”.

Proia: “Rovesciata parata e poi anche la traversa? Sarebbe stato bello segnare, è ovvio che è stato bello lo stesso, l’importante era vincere e portare i tre punti a casa, quindi siamo contenti.

Sono entrato in modo positivo? Questo deve essere l’atteggiamento di tutti, abbiamo tutti un obiettivo grande e lavoriamo tutti i giorni per quello. Chi entra dopo e chi gioca dall’inizio deve fare quello. siamo chiamati in causa per quello, quindi a volte ti riesce, a volte meno, però dobbiamo avere questo spirito, da qui fino alla fine.

Come mi trovo con il gruppo e con il mister? Bene, ho avuto un impatto molto positivo fin da subito, quindi non a caso ho voluto fortemente rimanere, quindi sono contento, siamo una squadra forte ma dobbiamo lavorare tanto perché è un campionato tosto, difficile.

Trattativa lunga? Sinceramente è stata più una cosa che sembrava così all’esterno, perché io ho sempre lavorato con l’idea di voler rimanere qui, poi è ovvio, le dinamiche di mercato sono sempre un po’ particolari, sono contento di essere rimasto e di essere qui, quindi ora lavorerò per ritrovare il vero me, per dimostrare e per ripagare la fiducia della società e di tutto l’ambiente.

Schierato anche come trequartista? Abbiamo provato diverse soluzioni, è ovvio che adesso stiamo cercando di trovare la quadra, tutti dobbiamo conoscerci meglio, partita dopo partita dovremo dimostrare di avere più feeling, per diventare una squadra che dall’inizio alla fine gioca per vincere, per lottare su ogni pallone.

Valore aggiunto? Dobbiamo esserlo tutti insieme, la piazza, i tifosi, la società e noi giocatori, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte per raggiungere un obiettivo e lotteremo tutti insieme per provarci e cercare di farcela.

Ultimi anni? Sicuramente ho avuto un’esperienza e delle annate un po’ particolari, ho capito tanti miei errori, ho la maturità e la conoscenza di questo e cercherò di dare il meglio in me stesso per la causa.

Cartello del mister coi numeri da tenere in campionato? È stata una riunione dove abbiamo fatto il punto sulle difficoltà del campionato, ci siamo messi degli obiettivi, lavoriamo per quelli ogni giorno e sappiamo tutti quello che dobbiamo fare, poi ovvio che le difficoltà delle partite esistono. Però occorre concentrarsi partita dopo partita, perché alla fine è quello che conta”.

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