Matteo Grandi ha risposto in videoconferenza alle domande dei giornalisti, in vista della sfida contro il Lecce, in programma sabato alle 14:00, allo stadio Menti.

“Sicuramente lo stato d’animo poteva essere un po’ diverso rispetto ad ora, perché da queste partite noi avremmo voluto portare a casa punti per raggiungere il nostro obiettivo. Poi non è bello neanche prendere cinque gol in due partite, soprattutto perché non abbiamo subito tantissimi tiri ma nelle poche occasioni che hanno avuto gli avversari ci hanno punito. Nelle prossime partite dovremo senz’altro migliorare e limitare le occasioni agli avversari, cercando di fare più interventi salva partita.

Due sconfitte di fila? Sono cose che possono capitare, è successo a noi come a squadre che stanno più in alto di noi e che hanno obiettivi più importanti, per cui non dobbiamo fasciarci la testa ma reagire come abbiamo sempre fatto. Sabato affronteremo il Lecce in una partita difficile in cui però abbiamo voglia di riscattarci e una gara nella quale dovremmo portare a casa punti per quello che sarebbe senza dubbio un risultato importante.

Episodi sfortunati o si poteva fare di più nei goal? Sicuramente quando si subisce gol, si può sempre fare qualcosa di più. Poi non siamo stati nemmeno particolarmente fortunati perché, per esempio, sull’autogol di Valentini la palla è proprio carambolata nel punto giusto per finire poi nell’angolino. Nelle altre due occasioni l’avversario si è presentato nell’uno contro uno, con uno specchio di porta ampio dove concludere. Sono cose che abbiamo esaminato con il mister dei portieri e con il mister e sono situazioni nelle quali cerchiamo di migliorare. A volte è importante anche limitare il passivo perché sull’uno a zero la partita si può riaprire, ma sono decisioni che si prendono in una frazione di secondo e non è mai semplice.

Migliorare nell’avvio di gara? Sicuramente bisogna evitare l’avvio avuto con la Reggina. Loro arriveranno qui per riscattare una sconfitta però la nostra motivazione dovrà essere più grande della loro. Dobbiamo partire forte, siamo in casa nostra nel nostro stadio, con un obbiettivo davanti che vogliamo centrare il prima possibile e dovremo cercare di dare il massimo dal primo al novantacinquesimo minuto, senza abbassare mai la concentrazione. Questo sarà fondamentale perché con le qualità che hanno loro bisognerà sempre stare sul pezzo.

Entella che sarà più riposata non giocando? Prima di tutto noi pensiamo ad affrontare il Lecce. Poi come sappiamo il mister cambia spesso formazione perché sa che tutti danno il massimo e tutti sono importanti in questo gruppo che è molto unito. In allenamento tutti danno il cento per cento, quindi chiunque giocherà sia contro il Lecce che contro l’Entella darà il massimo. Non ci sono problemi di gestione, abbiamo giocato tutti facendo bene.

Calo di tensione? Non è che la tensione sia calata rispetto a prima. Magari ci voleva un po’ più di determinazione in certe circostanze nel voler andare a mettere una pezza sull’errore del compagno. Se ritroviamo questo spirito potremo dare fastidio al Lecce con la consapevolezza che siamo una squadra forte e ci teniamo a finire il campionato alla grande. Dobbiamo ritrovare la determinazione e la consapevolezza dei nostri mezzi, andando sempre forte.

L’attacco del Lecce? Ci si prepara sempre al massimo a prescindere da chi c’è davanti. Esaminiamo sempre le azioni più pericolose degli avversari, cercando di ricrearle durante la settimana, per arrivare alla partita preparati, sapendo ciò che potrebbero fare loro. Da questo punto di vista la preparazione non cambia rispetto all’avversario.

Fare calcoli su dove ottenere i punti? Penso che sia la cosa più sbagliata quella di fare calcoli. Il campionato di B è talmente difficile, complicato e lungo, con quindici punti ancora a disposizione, può succedere di tutto. Si pensi al Cosenza la scorsa stagione, quando fece tutta una serie di vittorie nel finale che gli valsero la salvezza. Chi è davanti non può permettersi di fare calcoli ma bisogna affrontare partita per partita e cercare di portare a casa più punti possibili il prima possibile.

Differenze tra B e C? Principalmente la velocità della palla e la rapidità di esecuzione degli attaccanti. Un esempio è il goal che abbiamo subito da Dionisi dell’Ascoli, ha spostato la palla e tirato velocemente. Sono giocate che fanno i categoria di Serie A e B, sono comunque difficoltà a cui ci si abitua, la difficoltà è nell’adattarsi il prima possibile al salto di categoria”.

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