Quest’oggi, presso la sala stampa dello Stadio Romeo Menti, è stato presentato il nuovo attaccante biancorosso, Gabriele Gori, arrivato dalla ACF Fiorentina.

Gori: “Ho trovato un gruppo molto unito che mi ha accolto a braccia aperte, questa è la cosa più importante, adesso avremo tempo per lavorare fino a fine mese per riuscire ad amalgamarci e centrare i nostri obiettivi. Ho iniziato con la Fiorentina da una settimana, facendo tutti allenamenti doppi, purtroppo a causa della situazione Covid ho avuto uno stop di diversi mesi non giocando, ma ho ancora tempo per rimettermi in forma. Ho avuto diverse altre proposte, però Vicenza mi è sembrata quella più allettante, è una città davvero bella con una tifoseria molto calda, cosa che nel calcio è fondamentale. C’erano tutti gli elementi che mi portavano a voler indossare questa maglia che è prestigiosa e ha una lunga storia dietro di sé.

Posizione in campo? Mi piace fare un po’ di tutto, non sono una punta statica, mi piace muovermi sul fronte d’attacco. Pezzo forte? Sicuramente il tiro.

Obiettivi personali? Giocare il maggior numero di partite possibili e realizzare più gol possibili. Il lockdown? È stato un periodo lungo in cui fremevo per tornare in campo, stare mesi senza palla è stato davvero un disastro. Adesso riparto carico a mille per riprendermi il tempo perso. Mi adatto a quello che mi dice l’allenatore, posso esprimere le mie qualità sia da prima punta sia giocando a due punte. A causa del lockdown nella stagione scorsa ci siamo fermati, inoltre ho perso diverse gare con l’Arezzo anche per le convocazioni con la Nazionale, altrimenti penso che avrei potuto segnare molte più reti, però tirando le somme è andata abbastanza bene. Il tifo è una grande parte del gioco del calcio, spero che i tifosi possano tornare allo stadio.

Diversi attaccanti in rosa? Sicuramente in squadra ci sarà della sana competizione, ognuno cercherà di lottare per trovare più spazio possibile con questa maglia.

Idolo? Fernando Torres, ai tempi del Liverpool era il mio modello d’ispirazione.

Bergomi ? Ci sentiamo spesso, è una persona incredibile che mi dà sempre una mano. Riesce sempre a darmi il consiglio giusto nei momenti più difficili.

La trattativa? È durata un paio di giorni perché c’erano anche altre società che mi cercavano. Ho preso la mia decisione in un paio d’ore perché si trattava di una proposta giusta per me. Conoscevo già Beruatto, abbiamo giocato insieme nel settore giovanile della Fiorentina.

Cosa potrebbe fare la differenza in questo campionato? Ci sono tante squadre di spessore, alcune sono scese da palcoscenici importanti come la Serie A. Secondo me in una partita sono molto importanti i particolari e saranno questi a fare la differenza insieme a tutte le accortezze che ci darà il mister grazie alla sua grande esperienza.

Esultanza simile a Batistuta? Sono cresciuto nella Fiorentina, mi è venuto d’istinto esultare così ad Arezzo, ho continuato a farlo e mi ha portato fortuna”.

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