Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida contro il Mantova, in programma domani alle ore 17.00, allo stadio “Romeo Menti”.

“Non so se il pareggio all’ultimo secondo sia stato assorbito o meno, ma deve essere per forza così. Siamo intervenuti già facendo allenamento immediatamente il giorno dopo, siamo andati subito forte sugli ultimi 30 secondi della partita, perché è su quelli che ci dobbiamo interrogare dentro lo spogliatoio chiaramente. Abbiamo cercato di ripercorrerli perché abbiamo fatto in 30 secondi gli errori che non vanno fatti, ma non tanto errori tecnici o tattici, ma di atteggiamento.
Quindi c’è rammarico, perché due punti in più ci consentivano di arrivare a questa partita in maniera migliore, anche nello spirito, sarebbe stata la sesta vittoria su sette partite, il mood sarebbe stato positivo, anche se nel mezzo c’è stata la sconfitta di Legnago, è vero, però abbiamo sempre dimostrato dopo le sconfitte quelle che fanno un po’ rumore, tipo Fiorenzuola, ma anche dopo Legnago, di ricostruire un’autostima a questa squadra e di ribadire con delle vittorie, sia in Coppa Italia o in campionato.
Dopo Novara c’è da ricostruire ancora il morale ed è meglio che arrivi subito una partita che sicuramente non verrà considerata facile, come invece si dice spesso, ma è una partita contro la prima della classe, meritatamente al primo posto per quello che ho potuto vedere in questi giorni, l’abbiamo guardata bene. Loro avranno sicuramente grande consistenza, giustamente con la classifica che hanno e stanno dimostrando di essere al primo posto con merito. Noi dobbiamo misurarci, anche per vedere se effettivamente si vedono i tanti punti di svantaggio che abbiamo. Loro stanno facendo un percorso, a mio avviso, incredibile e stanno facendo fare delle figuracce un po’ a tutte le altre, perché a tre giornate dalla fine avere questo vantaggio su di noi, ma anche sulle altre, è un vantaggio importante. Noi non ci sentiamo, io non mi sento, inferiore al Mantova, la mia squadra non si deve sentire inferiore al Mantova, ma deve mettere in campo la prestazione che ha messo in campo tante altre volte.

Numeri diversi nell’attacco tra noi e loro? Devo dire che nelle ultime partite, abbiamo quasi sempre fatto due goal, a parte a Legnago, però nelle altre partite abbiamo sempre fatto almeno due goal, c’è da dire che ne sbagliamo parecchi, sia dagli attaccanti, che dai centrocampisti, che dai difensori. Quindi non è una questione di reparto, però è chiaro che una gara come quella di Novara, andava chiusa nel primo tempo. Ci rimane di positivo la reazione che abbiamo avuto, con ordine, per cercare di vincere la partita. D’altronde rimane nel tifoso e in noi, sempre quel finale che abbiamo concesso un ulteriore occasione agli avversari e ci siamo tolti un’occasione noi per ribadire la nostra crescita, per ribadire che stavamo trovando la strada migliore per avvicinarci. Voglio andare sui numeri, io credo che alla mia squadra manchino un paio di vittorie in più. Poi se la squadra che è prima in classifica, ne fa così tanti, è chiaro che bisogna prenderne atto. Però sì, se mi parlate dell’attacco è chiaro che dobbiamo fare più goal, dispiace perché non mancano le occasioni, se mancassero le occasioni allora, sarei ancora più rammaricato. Le occasioni ci sono ma dovremmo finalizzarle meglio.

Mancato Ferrari? Ferro quando sta bene gioca, ha sempre giocato. Quando non è stato bene non ha giocato e devo dire che quando non ha giocato, abbiamo fatto anche dei goal, secondo me non è questo. Lunedì gli ho fatto vedere gli ultimi 20 minuti di partita, dove ha fatto un goal, ha sfiorato un altro goal e ne ha fatto fare uno all’ultimo secondo, questo per fargli capire, anche davanti a tutto lo spogliatoio, quanto è importante per noi. Quegli ultimi 20 minuti, devono diventare un tempo, poi 60 minuti, ma è frutto di una condizione atletica, purtroppo ha avuto delle problematiche, sia fisiche, ma anche virali, perché ha avuto anche due-tre influenze, che l’hanno un pochettino debilitato. Quando però è quello, è chiaro che è un giocatore che gioca, a Legnago era entrato bene, era rientrato da un infortunio al ginocchio, è entrato bene, poi è stato squalificato. In Coppa Italia ha giocato 90 minuti, l’ultima partita ha giocato 90 minuti, quindi credo che sia sulla fase di recupero e deve solo aumentare il suo minutaggio a quel livello, ma che ce l’ha dentro lui, punto. Credo che adesso si sia anche reso conto lui di quanto possa essere importante, come Della Morte, come Rolfini, come Pellegrini, che era in crescita e che c’è mancato a Novara per un’influenza.

In casa abbiamo un buon ruolino di marcia, dobbiamo affrontare la gara con la consapevolezza di affrontare la prima della classe, perché il campionato è in mano a loro. Per noi è un bel termine di paragone, com’è stato quando abbiamo giocato contro il Padova, come quando abbiamo giocato con la Triestina. Non abbiamo visto delle squadre che ci siano state particolarmente superiori. Detto questo, domani è un ulteriore prova di questo, noi dobbiamo essere tranquilli e ribadire il senso di rivalsa, assopito dentro di noi, perché non abbiamo neanche la forza in questo momento di accampare scuse, ce lo teniamo dentro e dobbiamo far sì che questo diventi energia. Io sto puntando molto su questo, sul recupero dell’autostima ogni volta in cui si cade in qualche maniera. La squadra deve sapere che noi tutti abbiamo una grande fiducia in loro, io mi farò sempre garante per la squadra, li vedo tutti i giorni, so quello che possono dare. Capisco la tifoseria, capisco quelli che non ci vedono tutti i giorni, che vedono un prodotto finito, che è quello della domenica. Io ho la fortuna di vederli tutti i giorni e devo dire che mi dispiace molto che non si riesca ad arrivare ad un dunque, perché la ricerca è costantemente di quello, credo che la perseveranza, alla fine premi sempre, però arriva sempre un pochettino un po’ in ritardo.

Formazione? A parte Scarsella, che ne avrà ancora per una settimana, ci sono tutti.

Portiere? E’ un ruolo delicato. La scelta del portiere tocca sempre un po’ di aspetti diversi rispetto ad un altro calciatore, perché è un ruolo dove è chiaro che le responsabilità sono chiare quando si sbaglia o quando non si sbaglia. Abbiamo due portieri importanti per questa categoria. Ci si ricorda sempre delle cose che non vanno, valuteremo tra oggi e domani, anche parlando con Confente che è un ragazzo intelligente, faremo una valutazione. Massolo, quando è stato chiamato in causa, ha fatto delle buone prestazioni, il portiere rimane comunque un calciatore della squadra e come tutti i calciatori può anche essere sostituito. Si devono sempre sentire al 100% e noi valuteremo se sono al 100% in questo momento, per fare una partita a un buon livello.

Formazione? Nelle ultime partite, abbiamo trovato un assetto, una quadra anche sui giocatori. Quando abbiamo cambiato è stato soprattutto per problemi fisici, però vorrei provare a dare anche un po’ di continuità alla squadra, al centrocampo magari. L’ultima partita a Novara è stata fatta bene per gran parte della partita e quindi cerchiamo anche di dare un po’ di continuità ai ragazzi.

Striscione? In Italia c’è libertà di parola e libertà di pensiero, rispettiamo la loro idea e sappiamo anche noi l’importanza della partita. Ripeto, il mio rammarico è che vedendo tutti i giorni gli allenamenti, mi permetto di dire che meriteremmo di più, per quello che ci mettiamo dentro. Lo so che è complicato dirlo a chi vede solo la gara e basta, però meriteremmo di più per l’impegno e anche perché sappiamo quello che ci si aspetta da noi, stiamo mettendo grande impegno, vogliamo assolutamente provare a dare una soddisfazione forte alla nostra tifoseria e andiamo in campo anche per quello.

Uomini sbagliati? Non abbiamo sbagliato neanche sugli uomini, dopo ognuno chiaramente, può dire quello che si vuole. In questo momento c’è da dare delle risposte. Ovvio che la società dev’essere garante per i tifosi, perché è la società che fa le scelte e decide chi è più o meno in grado di portare avanti un progetto. Quindi è giusto che il Direttore Sagramola si ponga anche la domanda sugli uomini, io che ho per le mani i ragazzi tutti i giorni, fatico a pensare che non siano degli uomini, perché vedo quello che ci mettono dentro, gli stati d’animo, come si sta male dopo una sconfitta, come si sta male dopo un pareggio all’ultimo secondo e mi fanno pensare che sono sentimenti di persone che ci tengono molto. A volte, non si riesce a mettere in campo quello che si vuole, il Mantova invece in questo momento può mettere in campo veramente tutto, perché ha una libertà mentale frutto anche di una classifica importante che permette loro di far giocare anche molto bene. Gli uomini da noi ci sono, a partire dallo staff, per finire con tutti i ragazzi e sono convinto che lo dimostreremo, io sono molto fiducioso, perché li vedo tutti i giorni, se poi non sarà così, sarà una delusione anche per me.

Trequartista? Abbiamo sempre un centrocampo con un giocatore più offensivo rispetto ad un altro.
Jimenez? E’ in un buon momento, lo possiamo mettere ovunque, quando ci sono giocatori che hanno un buon entusiasmo, bisogna approfittarne. Ha dimostrato di poter fare anche il ruolo di centrocampista, ma anche quello di trequartista, quindi domani faremo una valutazione su questo”.

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