Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida contro il Novara, in programma domani alle ore 14.00, allo stadio “Silvio Piola”.

“Le partite nascondono sempre tante insidie e non dobbiamo cadere negli inciampi, come abbiamo già fatto o con una partita intera come a Fiorenzuola o come a Legnago nel secondo tempo. Stiamo lavorando sotto questo punto di vista, sulla nostra convinzione. Dobbiamo andare a fare una prestazione giusta, seria, per cercare di vincere sempre. La classifica ce lo impone e noi siamo preparati per questo. Mi metto alla prova io e lo devono fare anche i ragazzi per superare gli eventuali momenti di difficoltà che arrivano nelle gare. Il Novara nelle ultime partite sta facendo un po’ meglio, sta dimostrando di recuperare le partite. Lottano per non retrocedere e dobbiamo almeno pareggiare la loro rabbia, la loro voglia di conquistare punti.

Che indicazioni dà la partita di martedì? Tutti sono molto contenti perché abbiamo vinto con la Triestina perché il nome era Triestina. Io sono contento di aver vinto anche con la Pro Sesto, non mi faccio ingannare dal nome o dal cognome di chi affrontiamo. Ottime indicazioni sicuramente, perché la prestazione è stata fatta bene, abbiamo guardato anche agli errori fatti, perché qualcuno c’è stato. Possiamo dire visto che abbiamo giocato con una squadra diversa e tutti hanno dato delle risposte confortanti. Dobbiamo mettere più punti possibili prima della sosta natalizia per dare poi un giudizio più veritiero alla squadra.

Tutti a disposizione? No, Scarsella ha avuto uno stiramento starà fermo un paio di settimane, Rossi rientrerà con la squadra lunedì e noi lo aspettiamo, ma domani verrà a vedere la gara. Abbiamo due situazioni di malanni di stagione che valuteremo domani.

Ferrari? Ora sta bene, si è allenato bene, ha disputato la gara e ha recuperato. Ierardi? Anche lui ha recuperato bene, ha giocato tutta la gara e ha fatto bene come altri. Cercheremo di scegliere la squadra migliore per domani.

De Col o Ierardi? Non lo so. Sto vedendo una squadra in cui tutti sono pronti a giocare e a entrare. Dopo 50/60 minuti giocano altri, però siamo in un buon momento, stiamo facendo bene e sono contento perché martedì hanno dimostrato di essere tutti sul pezzo, anche quelli che giocano poco.

Giocherai lo stesso con un trequartista? Cercherò di mettere in campo una squadra che abbia delle caratteristiche di inserimento. Abbiamo giocatori che lo sanno fare, non solamente Proia ma anche Greco o Tronchin che forse difetta un po’ nel tiro in questo momento, anche se in allenamento ci fa vedere altre cose. Le alternative ci sono, ho il massimo del potenziale a disposizione. Che a dicembre manchino per infortuni pochi giocatori, è confortante anche per noi, significa che le cose sono state fatte bene. In una gara ci sono dentro tante gare, quando un avversario entra in difficoltà occorre essere alti, aggressivi e pragmatici, ultimamente riusciamo anche a fare più goal di prima.

Jimenez bene da play? Dare un giudizio su una partita non è facilissimo, però noi lo vediamo tutti i giorni. Per fare quel ruolo lì deve completarsi molto ma ha tutto per poterlo fare. Sia in fase di possesso che in non possesso, ma anche dirigere con la voce. Dovrà trovare un po’ di continuità, però sappiamo che è una risorsa, anche in altre zone del campo. A me piace vicino alla porta, ma ricordo un mio compagno di squadra che giocava più vicino alla porta e poi è passato a giocare in mezzo al campo ed è diventato un grande giocatore, non voglio mettergli questa pressione con questi paragoni. I giocatori bravi possono giocare in più ruoli ma ci vuole la completezza e non è facile, perché ci vogliono tante qualità e non solo tecniche.

Tronchin ha convinto? Assolutamente sì, ricordo che avevate storto il naso quando era entrato contro il Padova. Ma non lo vedevamo tutti i giorni. Ha grandissima consistenza fisica e morale. Ha sempre lavorato in silenzio e quando ha avuto la sua occasione ha cercato di sfruttarla al massimo, ma è ciò che vuole un allenatore dai proprio giocatori. Poi si può giocare dall’inizio o subentrare, ma abbiamo messo un punto su un giocatore sul quale sappiamo che possiamo contare decisamente.

Qual è la cosa più difficile della partita di domani? Pensare di poter vincere con grande facilità. Non lo sarà, come accade per le altre, perché anche se magari non hanno le nostre qualità, potrebbero avere qualcosa in più nel carattere. Non dobbiamo pensare di doverla vincere nei primi venti minuti, perché se poi accade questo ci demoralizziamo perché non troviamo i pertugi. Non è così, si può pareggiare e vincere in qualsiasi momento.

Sintetico? Ci ho giocato 4 anni fa e non mi sembrava male. Il problema del sintetico può esserci dopo, perché nei giorni successivi può lasciare dolori muscolari”.

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