Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida di Coppa Italia di Serie C di domani contro la Pro Patria, in programma alle ore 18:30, allo stadio “Romeo Menti”.

“Turnover? Un po’ è dettato dalle condizioni dei calciatori, siamo usciti acciaccati dalla partita di venerdì, il campo era molto pesante e abbiamo parecchi giocatori affaticati, niente di che, solo affaticamenti che da domani saranno pienamente recuperabili. Se la partita fosse stata di giovedì ce l’avrebbero fatta, ma domani è troppo presto. Alcuni giocatori faranno terapie specifiche, quindi ne approfittiamo, per poi poterli avere in gruppo mercoledì.
Ci sarà l’occasione per vedere qualche giocatore che abbiamo visto poco, io non ho bisogno di vederli perché li vedo tutti i giorni in allenamento e so quello che possono dare, hanno 90 minuti per ritrovare le sensazioni della partita ma a me devono dimostrare poco, perché li vedo tutti i giorni nell’allenamento, magari sono situazioni dove si può pensare di contare su qualcuno in più di altri. In questo momento magari ci sono giocatori che non avete ancora visto, sono ragazzi che si allenano sempre molto bene, che sono dietro le quinte in questo momento, forse anche immeritatamente visto come sta andando, quindi credo che sarà bello anche vederli in campo in una gara comunque di Coppa Italia, che non sarà da snobbare, anche perché il Vicenza è detentore del titolo, quindi ci sarà sempre da mantenere e rispettare l’impegno.

Valietti? Deve fare una risonanza oggi e avremo un responso, però credo e mi auguro sia solo uno stiramento, niente di più. Costa è affaticato, anche Laezza è affaticato. Rossi e Ierardi, magari domani sarebbero anche recuperabili per la panchina, ma ne approfittiamo per far fare loro un lavoro importante, fisico, perché hanno bisogno di quello. Avremo anche quattro ragazzi della Primavera che saranno con noi e di questo sono contento, numericamente siamo un po’ risicati, valuteremo qualche giocatore che ci potrà servire in futuro. E nulla, io sono contento di farlo perché una partita è sempre bella giocarla, giochiamo nel nostro stadio, anche se c’è poca gente non importa, per il resto per tanti ragazzi sarà ritrovare la gara agonistica.

Massolo? Domani giocherà. Non voglio che la prendono come l’occasione della vita, perché io non li giudicherò per quello che faranno domani, anche perché non è semplice giocare una partita ogni tre-quattro mesi. Però tutti hanno sempre avuto un bellissimo spirito durante l’allenamento, sono sempre stati dietro le quinte tanti giocatori, senza dire una parola, mantenendo sempre comunque un livello di allenamento importante, è giusto che abbiano le loro opportunità perché poi nel calcio si vive anche di opportunità.

Formazione inedita? Sì, ci sarà comunque qualche altro giocatore, mi spiace che non ci sia Golemić, che è squalificato anche in Coppa Italia oltre che in campionato, perché l’avrei utilizzato. Non ho dubbi sul piano dell’impegno e delle capacità, sarà una squadra inedita, ma competitiva, anche se alcuni non giocano da parecchio.

Priorità alla gara di sabato? Ma è chiaro che la priorità rimane sempre il campionato, sarebbe preoccupante se la priorità già ad oggi fosse la Coppa Italia, credo che la priorità sia sempre rivolta al campionato, non possiamo nasconderci su questo, però è un impegno e anche la mia proprietà, non lo vuole snobbare. Giocheranno due squadre e uscirà un risultato chiaramente, come sempre, ma non deve mancare l’atteggiamento giusto, accetteremo anche gli errori che si faranno, perché l’inattitudine a giocare te li fa anche uscire.

Tronchin aveva faticato quando era entrato con il Padova? Questo fa capire dove stiamo lavorando, un ambiente nel quale la maglia pesa. Aldilà degli ultimi 10 minuti di partita, dove si può entrare bene o male e nei quali possono entrare male anche i giocatori di esperienza, sono ragazzi che abbiamo voluto mantenere nella rosa, perché ritenevamo e riteniamo che siano utili alla causa. Sicuramente Simone domani giocherà la partita, è un giocatore fisico, è un giocatore non proprio adattissimo ad entrare 10 minuti, perché ha una fisicità per la quale avrebbe bisogno di continuità e devo essere sincero che è sempre nelle rotazioni, è sempre nei miei pensieri il farlo giocare, poi tra una cosa e l’altra non è stato scelto, anche perché questo momento non permette di fare grandissimi esperimenti.

Anomala la doppia sfida con la Pro Patria? Seconda anomalia, perché mi è successo anche lo scorso anno con la Reggiana con cui ho giocato contro il Pontedera sia il mercoledì che la domenica.
Non so chi farà giocare Colombo, ma hanno delle buone scelte. E sarà per entrambi un’occasione per vedere le due squadre dal vivo, perché solitamente rimangono i principi di gioco e la disposizione tattica. E’ un modo anche per avere vedere da vicino la squadra che andrai ad affrontare.

Cosa mi aspetto? Freschezza perché ci saranno tanti ragazzi molto giovani, un po’ di sfrontatezza, sicuramente si faranno degli errori, ma li giudicherei solo se sbagliassero l’atteggiamento, ma non credo proprio che lo faranno. Mi aspetto che abbiano la mente più libera rispetto a quello che può essere una partita di campionato, una partita che possa essere anche divertente per chi ci viene a vedere e anche per noi. Sono tutti i ragazzi che fanno parte di questo gruppo, soffrono ed esultano per le vittorie e sono quelli che il giorno dopo devono mantenere alto l’allenamento, devono sempre essere mentalmente forti, anche dopo una sconfitta, perché il giorno dopo ci si allena e a volte ci si allena anche in maniera pesante. Sono giocatori che in altre squadre hanno già fatto campionati, anche da titolari.

Continuità? Già dopo la partita di Padova, ho intravisto immediatamente un cambio di mentalità, ma non lo dico ad alta voce, perché troppe volte avete visto questa squadra tentare una strada e cadere, quindi andiamo avanti per la nostra strada, con i nostri principi e le nostre cose.
In queste ultime settimane ho cambiato anche un po’ il mio modo di allenare e ho provato a portare qualcosa di diverso, anche per portare un po’ di diversità di pensiero e voglio proseguire su questa strada, perché è quella che ci ha portato comunque a fare quattro punti in due partite. Le altre corrono molto forte, il ritmo è molto alto e bisogna prendere atto di questo, il campionato è lungo, noi dobbiamo guardare avanti, dobbiamo solamente guardare noi stessi e in silenzio, con poche parole.

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