Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro il Lumezzane, in programma alle ore 18:30, allo stadio “Romeo Menti”.

”Alzato un po’ troppo l’umore? Per quanto riguarda noi, no. Ho notato che c’è un po’ questo pensiero comune, forse dato da qualche delusione passata. Noi stiamo cercando di fare un percorso, dove avremo degli alti e bassi ancora, abbiamo fatto una buona partita. Noi dobbiamo proseguire su una strada che è quella dell’equilibrio, senza farci prendere dagli umori, ma mi dispiace che ci sia questo pensiero. Però sono cambiate tante cose, questo non vuol dire che sicuramente vinceremo domani e se perderemo non sarà perché ci siamo esaltati troppo o demoralizzati troppo. Proseguiamo nel cercare un’identità, un equilibrio e una migliore condizione atletica.

Occasioni concesse? Un abbassamento di concentrazione ci sta, sono questi i momenti di crescita, occorre concedere il meno possibile. Ci saranno partite in cui la forza dell’avversario sarà maggiore e saranno loro a metterci in difficoltà, non dobbiamo essere noi a concederglielo. Dobbiamo alzare il livello di tutto. Ma dobbiamo isolarci dal pensiero comune che la gara di domani sia già vinta perché ci chiamiamo Vicenza. Il nostro nome non ci dà diritto a nulla, il diritto lo dà solo il campo. L’obiettivo che ci siamo posti, ce l’hanno tutte le squadre. Non dobbiamo essere presuntuosi, né pensare che solo noi possiamo vincerlo o perderlo questo campionato.

Consapevolezze? C’è una differenza di umore e più ti avvicini alla partita successiva, più devi ritrovare la concentrazione giusta. Forse questa squadra deve ancora fare il passo definitivo per fare questo. Adesso arriva un trittico di gare interessanti, occorre mettere dentro punti.

Rosa ampia avvantaggia? Nelle prossime tre partite possono anche giocare gli stessi undici. Difficilmente potrò dire alla squadra che avranno spazio tutti in queste tre partite, ma solo chi penso mi faccia avere risultati, altrimenti si cambiano elementi per problemi fisici o perché la partita chiede altro. Occorre accettare questo per far parte di squadre che fanno campionati di vertice.

Come sta la squadra? Li ho tutti a disposizione, mi piace l’abbondanza, preferisco scegliere piuttosto che essere costretto a scegliere, è per quello che chiedo grande pazienza ad un gruppo squadra molto qualitativo. Purtroppo o per fortuna si gioca in 15-16 durante la partita, la forza sarà far sentire tutti importanti, anche quando non saranno in campo, però quando verranno chiamati in causa dovranno dimostrare che non ho ragione nel non sceglierli.

Centrocampo? Faccio molto su quello che penso possa servire durante la partita. Non guardo il nome e il cognome o lo stesso ruolo. Adesso vediamo se domani cambierà qualcosa o darò un po’ di continuità, ho un paio di dubbi. Non sempre si indovina tutto, altrimenti faremo altre categorie, però tutto ha un seguito.

Ronaldo? Voglio spenderci due parole, perché ne ho sentite molte. Dà sempre grande disponibilità in campo, anche quando è arrivato Fausto non ha battuto ciglio, anzi ha alzato il livello. Possono giocare insieme, possono non giocare, o giocare uno o l’altro. Possono giocare tutti insieme con le caratteristiche che hanno. Abbiamo tanti giocatori che non avete ancora visto come Tronchin, Talarico che devono dare il loro contributo e sono molto interessanti. Il posizionamento lì di Ronaldo mi piace perché ha forza, capacità di tirare in porta, aggressione ma rimane comunque un ottimo play. E’ la sua disponibilità che fa la differenza. Bilanciato da Rossi? Fausto ha caratteristiche più di equilibrio, con pochi tocchi. Questo dà una mano agli altri che hanno qualità diverse, come Greco e Proia. Fausto lo conosco da anni e so che lo può fare, ma anche Cavion è entrato bene ma anche quelli dietro, che stanno giocando meno, sono contento perché stanno spingendo per avere la loro opportunità.

Che partita mi aspetto? Li conosciamo bene, domenica hanno vinto una partita dove sono stati attendisti e attenti, colpendo alla fine. Non avranno problemi a venire a giocare da noi, i punti non pesano ancora, saranno molto sbarazzini. Sanno che possono vincere e che possono anche perdere. Questo deve essere anche il nostro mood, occorre avere anche la possibilità di perdere, per riuscire a vincere la partita. Se non ci riusciremo, dovremo essere bravi a fare un punto. Non ci deve essere pressione negativa, con la paura di perdere, dovrà essere però più forte la voglia di vincere le partite.

Goal dei centrocampisti? Ho fatto un cartellone con i ragazzi dove abbiamo scritto ciò di cui avevamo bisogno per fare un campionato di vertice. Servono certi numeri: non perdere più di 5-6 partite, non subire più di 22-23 goal, occorre vincere 24-25 partite e nella casella goal fatti occorrono i goal di tutti, sia dei centrocampisti che dei difensori.

A Lumezzane finito la carriera? Sì, è stato il momento in cui ho capito che era il mio ultimo anno. Ho avuto la fortuna di essere stato allenato da Davide Nicola che mi ha dato una bella iniezione di energia per fare questo lavoro.

Presidente Andrea Caracciolo ex compagno di squadra? Siamo amici da tanto tempo, ora lo chiamiamo Pres. E’ stato promosso subito in C, sono società piccole ma che sanno dove vogliono arrivare e quali sono i loro limiti. Sono da prendere come esempio soprattutto per l’umiltà, al di là del fatto che hanno un bel mix di esperti e giovani. L’abbiamo preparata bene poi il calcio è fatto di episodi, sono anch’io curioso di capire l’evoluzione mentale di questa squadra.”

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