Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro il Fiorenzuola, in programma alle ore 20:45, allo stadio “Attilio Pavesi”.

“Triestina? Ho cercato di parlare anche con i ragazzi, purtroppo con il turno infrasettimanale c’è poco tempo per preparare le partite e guardarsi dietro, arrivavamo da un momento un po’ così, eravamo in uno stadio bello, contro una squadra forte. Abbiamo fatto un buon primo tempo, mentre nel secondo tempo, ci è mancata un po’ di personalità anche nelle scelte, perché poi rivedendo la partita, bastava veramente fare delle scelte diverse, In campo avevamo anche gente di esperienza, ho chiesto loro di saperlo giocare un secondo tempo in superiorità numerica dove non occorre andare a vincere la partita immediatamente, perché la voglia era quella di andare a cercare di risolvere la situazione il prima possibile, abbiamo dato un pochettino di coraggio a loro, bastava veramente poco, come magari è successo nell’ultimo quarto d’ora.
Di che pasta siamo fatti? Una pasta che ancora non è pronta molto probabilmente, non siamo ancora pronti. In questo momento siamo di rincorsa, non dobbiamo nasconderci, la realtà è che abbiamo dei punti in ritardo, siamo in ritardo su quello che vorremmo fare, nulla è perduto, il tempo c’è ancora, ma è chiaro che dobbiamo metterli dentro, non solamente i goal, perché ci stanno mancando, ma anche dei punti importanti che ci portino a riavvicinarci. Credo che la cosa più importante sia essere veri con noi stessi e dire che in questo momento non siamo contenti di quello che stiamo facendo, abbiamo la capacità di poter fare molto meglio, anche perché la classifica ci impone di fare molto meglio, perché i punti di distacco in questo momento sono belli chiari. Credo che il campionato non sia di un livello altissimissimo e quindi dobbiamo cercare di essere pronti, ci siamo scontrati contro una squadra, come la Triestina, che è forte e non mi sembra che abbiamo meritato quando siamo stati 11 contro 11, c’è mancata l’occasione, che era ghiotta per fare nostro uno scontro diretto e dobbiamo capire anche che alla lunga vincere gli scontri diretti conta molto anche per la classifica.

Un goal in tre partite? Sono pochi, abbiamo dei buoni numeri sotto altri punti di vista, sotto il profilo delle ultime tre partite, perché, come goal generali siamo nella media degli altri. Io vorrei che non si cadesse nella banalità, gli attaccanti che non fanno goal, perché i goal devono arrivare da tutte le parti, l’ho sempre detto che mi interessa poco avere un cannoniere da 25 goal e stop. A me interessa che tanti giocatori arrivino a fare goal, ci stanno mancando sicuramente questi goal e anche un po’ di cinismo, le occasioni le abbiamo avute secondo me, soprattutto il primo quarto d’ora e gli ultimi 20 minuti, come in altre partite e anche il cinismo di fare goal, lo stiamo dicendo da troppo tempo e divento anche io ripetitivo, ma abbiamo bisogno di goal anche da altre parti, come dalle palle inattive.
Lì ancora non riusciamo ad essere incisivi, ci stiamo lavorando, la realtà è che in questo momento ci manca qualcosa per poter essere al posto di qualcun altro e non credo che ci manchino le capacità, ma dobbiamo assolutamente portarle dalla nostra parte e che ci sia magari anche una volta, un episodio un pochettino più favorevole, ma dobbiamo anche portarlo dalla nostra parte.

Scarsella? Io ho sempre detto che avrei utilizzato i giocatori disponibili dal 1 settembre, anche De Maio è rientrato, io utilizzo la forza lavoro che ho. Quando sono stati scelti determinati giocatori è perché sapevamo che avevano dentro anche quei numeri nei goal segnati, come Golemić ma anche Ierardi e Laezza che l’anno scorso ha fatto tre-quattro goal. Come anche i nostri centrocampisti, Proia è un giocatore che ha sempre fatto dei goal, Scarsella è un giocatore che ha sempre fatto dei goal, lo stesso Costa dei goal li ha fatti da quinto. Per quello dico che nel curriculum di ogni giocatore ci sono dei numeri, dobbiamo andarli a tirare fuori lavorandoci, ma soprattutto il calciatore stesso deve rendersi conto che quei numeri ce li ha, bisogna crederci, perché sono arrivate delle palle, che con un po’ più di cattiveria e di cinismo si potevano mettere dentro.
Per quanto riguarda gli attaccanti, è un momento nel quale si fa un pochettino più di fatica ad inquadrare la porta, però sarei molto ripetitivo nel dire che ci saranno momenti in cui la palla ti picchia addosso e faremo goal, il calcio ce l’ha raccontato 1000 volte, speriamo che arrivi il prima possibile, ma noi principalmente dobbiamo riuscire a creare delle occasioni. Contro la Triestina non è facile creare sempre occasioni, quindi quando arrivano dobbiamo sfruttarle meglio. Il cinismo tante volte è fondamentale, la squadra secondo me è stata poco paziente a Trieste nel secondo tempo, ci vuole pazienza e arrivare più volte possibile vicino all’area di rigore, come è successo negli ultimi 20 minuti. Occorre provare ad entrare in area di rigore quando una squadra si arrocca, devi essere forte in quelle scelte e anche nelle capacità dei calciatori perché se la squadra lavora per arrivare lì, poi ci vuole anche la qualità e la forza di fare goal.
Invece di fare gli ultimi 10 minuti, potevamo farne almeno mezz’ora, abbiamo perso del tempo pensando di andare a risolvere la partita con azioni personali e sapevo che in campo avevamo dei giocatori che non giocavano da tanto come De Maio e che questo mi avrebbe abbassato un po’ la squadra. Mi aspettavo di più da quelli che sono entrati, da quelli che vedono la partita e sanno che devono entrare meglio, come ha fatto Jimenez nell’ultimo quarto d’ora, che ha fatto bene. Sono tutte piccole cose che devono diventare strutturali, che devono avere sempre bisogno dell’input dell’allenatore, ma in alcune situazioni tipo la partita di Trieste, dove si faceva veramente fatica a comunicare, bisogna prendere in mano la squadra da dentro il campo, così si cresce, si cresce tutti, perché non possono sempre avere un input a fare le cose. Anche perché abbiamo giocatori che lo possono fare, ci sono 2-3 che hanno la leadership, l’hanno dimostrato anche in altre squadre dove sono stati e a tratti lo hanno anche fatto vedere qui, quindi dobbiamo strutturarci ancora meglio, dobbiamo trovare ancora più certezze, ancora più sicurezze e trovare una partita che ci dia anche un po’ di certezze e di sicurezze.

Modulo? Purtroppo ho fatto oggi il primo allenamento con tutta la squadra al completo, perché i primi due giorni, chi ha giocato, ha fatto poco, avevo qualche giocatore mezzo infortunato, ho ritrovato tutta la squadra, non ho avuto tempo per provare niente di importante, soprattutto se devo cambiare. E poi mi affido al fatto che la squadra ha alcune certezze, non le voglio togliere così immediatamente, se avessi avuto più tempo per lavorarci, magari avremmo anche potuto cambiare. Ma in partite così ravvicinate è un po’ complicato fare troppi cambiamenti, l’espulsione di un giocatore determinato in quel momento lì, non è che preparabile, invece i cambi possono essere preparati.

Formazione? Giuliano non ha problemi, Fausto oggi è rientrato e si è allenato con la squadra, forse io ho forzato un pochettino nel farlo rientrare, ma in quel momento lì mi serviva un equilibratore, mi serviva uno che facesse girare un po’ di più la squadra, perché ero pronto anche a mettere Tronchin nel caso in cui fossimo andati in vantaggio, ma me lo sono tenuto, per capire come andava la partita. Proia ha avuto qualche problemino, ma sono rientrati questa mattina si sono allenati praticamente tutti, a parte Tronchin, ma recuperiamo anche lui, domani qualche giocatore lo posso fare rifiatare. Tronchin? Oggi si è allenato ed è a disposizione, vediamo poi domani mattina, abbiamo un ulteriore allenamento, quando ci sono partite ravvicinate sfruttiamo anche il giorno della partita, anche perché adesso c’è bisogno di giocatori che sono al 100%, non c’è motivo secondo me di proporre giocatori che non sono al massimo.

Ferrari? Ha fatto un’ottima partita, sarà stata anche un po’ la fascia da capitano che l’ha responsabilizzato, è chiaro che non è facile notarlo contro tanti difensori, però finché la sua condizione ha retto l’ha fatta. E chiaramente, come tutti gli attaccanti, ha bisogno di trovare la rete. Ha avuto una buona occasione e non è riuscito a sfruttarla al meglio, però devo dire che come lavoro, come impegno, ce la sto mettendo tutta, io sono convinto che un giocatore che ha dei numeri, i numeri li raggiunge alla lunga. A me non mi interessa avere il giocatore da 25 goal e poi magari arrivare ad una posizione di classifica non consona, preferisco avere tanti giocatori che ti fanno tanti goal che ti servono per poter vincere un campionato.

Fiorenzuola? Ha cambiato l’allenatore, abbiamo visto l’ultima partita, è una di quelle squadre che lotta per la salvezza e il Vicenza rimane sempre una squadra che viene affrontata con grande energia, ci dobbiamo sentire come una squadra che ha altri obiettivi rispetto a loro, ma affrontarli con grande rispetto. Non ti posso dire che siamo più forti e la vinceremo sicuramente, è una squadra che rispetteremo e affronteremo con grande forza e umiltà, noi dobbiamo vivere partita dopo partita con grande rispetto per gli avversari, loro avranno il loro obiettivo e noi abbiamo il nostro. Nessuna squadra ti regala nulla.
Qualcuno pensa che siamo in difficoltà, ma noi siamo un bel gruppo, a due punti dalla Triestina e dal Mantova e dobbiamo cercare di essere sempre sul pezzo e soprattutto la responsabilità che abbiamo è molto importante e noi non ci possiamo permettere di fare un progetto biennale, perché la richiesta in questo momento è di essere competitivi da subito e dobbiamo fare di tutto per esserlo.

Partita con il Padova? Contro la Triestina abbiamo perso una grandissima opportunità, gli scontri diretti alla lunga sono importanti, noi non siamo nelle condizioni di pensare alla partita successiva. Non ci sarà alcun tipo di pensiero a quell’altra partita, siamo concentrati esclusivamente su questa, credo che oltretutto le condizioni metereologiche domani non saranno neanche delle migliori e quindi sarà da battagliare”.

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