Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro la Pro Patria, in programma alle ore 18.30, allo stadio “Romeo Menti”.

“Partita diversa rispetto a quella di Coppa? Credo di sì, le formazioni in questi primi turni di Coppa sono abbastanza diverse rispetto a quelle delle fasi finali, sono gare con un peso diverso rispetto alle partite di campionato, soprattutto perché ci sono tre punti in palio ed è questo che fa la differenza.
A volte in queste gare si dà spazio agli esperimenti, com’è successo a noi, ma anche alla Pro Patria che ha fatto giocare dei giocatori che magari hanno giocato un po’ meno, però si possono ricavare delle indicazioni positive, come è avvenuto a me che poi magari si possono rimettere in pratica nella partita successiva. L’anomalia è che si giochi di nuovo contro la stessa squadra, entrambe abbiamo avuto la possibilità di guardarci e di capire dove si può migliorare, dove si possono fare le cose migliori ed essere più attenti. Se guardo la partita di Coppa, è chiaro che abbiamo avuto 10-12 minuti di blackout, ma ci sono state delle avvisaglie prima di subire le reti e abbiamo cercato di analizzarle. È stata una settimana nella quale abbiamo lavorato molto con i video, perché abbiamo avuto giocatori con diverse preparazioni in quanto alcuni rientravano da affaticamenti e altri dalla partita disputata, quindi la squadra in realtà si è riunita oggi tutta.

Formazione? Ierardi non è a disposizione. Invece sono rientrati, non al meglio, sia Rossi che Pippo Costa e anche Giuliano Laezza. Ferrari sta aumentando i carichi ed è alla ricerca della migliore condizione, però è a disposizione. Rimangono fuori, quindi, gli infortunati Ierardi, De Maio, Valietti e Proia.
Rossi ha fatto il secondo allenamento dopo due settimane, è a disposizione, chiaramente non nella migliore condizione, però è a disposizione per la partita. Farlo partire titolare forse sarebbe una forzatura, ma vediamo domani. E poi ho altri giocatori che stanno benino, quindi non ho la necessità di dover forzare dei rientri.

Ferrari? Lo vedo tutti i giorni e lo vedo alla ricerca della migliore condizione, si sta impegnando molto per ricercare la condizione migliore, ha avuto un po’ di intoppi fisici, che lo hanno un po’ frenato, ha avuto un problema anche al ginocchio ed ha approfittato della squalifica per cercare di sistemarlo. Lui si impegna e lotta, ovviamente con quelle che sono le sue di capacità, che non possono essere quelle di Talarico per esempio, sono fisici diversi, ma si sta impegnando e poi la miglior medicina sapete tutti qual è per gli attaccanti. Se gli chiedo cose diverse in campo? Non credo di chiedergli cose diverse, non sono un allenatore che si inventa nulla rispetto ad altri, così come per lui, anche per gli altri. E’ ovvio che occorra abituarsi a qualcosa di diverso, ma ha tutte le capacità fisiche, morali e tecniche per poter integrarsi in qualsiasi situazione. Io non lo vedo come un problema Ferrari, soprattutto per come lo vedo, per come sta cercando di fare, di migliorarsi, di impegnarsi, di ritrovare la migliore condizione, quindi a me non rientra come problema, lo vedo come una risorsa, anzi pensate che potremmo ritrovare anche Ferrari in condizioni ottimali nelle prossime partite.

Carico pesante il non poter sbagliare? Assolutamente sì, però è una situazione che ci siamo creati noi, la squadra la vedo convinta di quello che fa, poi è chiaro che la serenità te la danno anche altre cose. Abbiamo navigato nella tempesta e stiamo cercando di uscirne. Io vedo qualcosa di positivo nelle ultime partite, veniamo da un pareggio con il Padova, in cui avremmo potuto vincere e veniamo comunque da due vittorie, dobbiamo cercare di portare avanti tutto questo. I ragazzi li vedo sempre più convinti, poi gli errori capiteranno sempre, la sicurezza potrà arrivare magari anche da un campo migliore, parlando con i ragazzi, ad Arzignano c’era poco grip, si rischiava di perdere la palla in posizioni brutte e ciò non permetteva di rischiare determinate giocate. E’ più facile rischiare la giocata quando c’è maggiore serenità, anche i ragazzi più giovani sono più liberi mentalmente sotto questo punto di vista.

Allenamento al Menti per abituarli allo stadio o avere più gente? Un po’ entrambe ma principalmente è il fatto di allenarci nella nostra casa, lo faremo ogni settimana e magari proveremo a fare anche un allenamento pomeridiano per dare a più persone l’opportunità di seguirci, perché è anche giusto che vedano cosa proponiamo, cosa facciamo, come lavoriamo.
Proveremo anche a fare un amichevole in provincia, quando sarà possibile farlo, non è facile in questo momento, perché sicuramente il tempo e il clima, non lo consentono perché comunque si cerca sempre di andare su campi che non possano creare problemi. Io ho sempre dato la disponibilità alla mia società di potersi muovere, dal momento che, anche la nostra gente, ha voglia di starci più vicino.

Palle inattive? Credo che il 70% dei goal debba arrivare da quelle situazioni, ci siamo lamentati tanto che non arrivavano, finalmente stanno arrivando. Nella partita di Coppa abbiamo fatto un goal da uno schema di palla inattiva, anche ad Arzignano e ne stavamo per fare un altro che è stato salvato sulla linea. L’importante è non vedere indolenza nel cercare la porta e questa non la vedo, perché lo fanno con grande forza, dovremmo essere molto più precisi e avere un pizzico di fortuna in più. Sarebbe bello poter indirizzare le partite come vogliamo noi”.

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