Mister Di Carlo ha risposto in videoconferenza alle domande dei giornalisti, alla vigilia della sfida contro il Frosinone, in programma domani alle ore 14:00, allo Stadio Benito Stirpe.
Di Carlo: “Parlerei più di quello che siamo stati quest’anno. Eravamo una squadra neo-promossa, in una categoria come la Serie B. Tutti noi: la squadra, la società, i tifosi, avevamo un sogno nel cassetto e lo tenevamo lì, ben sapendo che l’obiettivo principale era il consolidamento della categoria, ma quel sogno era anche di provare ad andare un po’ più su in classifica, è il sogno di tutti e l’ambizione di tutti.
Siamo arrivati alla partita col Brescia e se avessimo vinto, avremmo avuto ancora una speranza di poter accedere ai play-off, questo sta a significare anche il valore di questa squadra e del campionato fatto.
Nell’ultimo periodo qualche sconfitta non ci ha permesso di avvicinarci a quella zona playoff che tutti quanti noi avevamo come sogno nel cassetto, perché comunque la squadra sta facendo qualcosa di straordinario e non di ordinario.
Da neo-promossi, abbiamo giocato fino alla terzultima giornata con la possibilità di arrivare ai playoff. Vicenza ha una grande piazza che ha fame di grande calcio, ha una società solida, un progetto serio che prevede il raggiungimento della Serie A in 5 anni, che è la mia stessa ambizione, ovvero l’ambizione di vincere, come tutti i nostri tifosi, come la nostra società.
Dobbiamo arrivarci con una crescita costante e quest’anno era un anno nel quale crescere.
Ora concentriamoci sul nostro obiettivo reale che è la salvezza e dobbiamo fare 1 punto, almeno 1 punto per arrivare alla salvezza matematica e lo cercheremo di ottenere a Frosinone. Nelle ultime due partite proveremo a chiudere al meglio la stagione, dove, ripeto, fino a tre giornate dalla fine, se avessimo battuto il Brescia, avremmo avuto ancora una speranza di andare ai playoff, a testimonianza del campionato disputato.
Formazione? Non ci saranno Padella e Dalmonte. Siamo in 25. Dalmonte non è ancora riuscito a recuperare e non è nelle condizioni di poter giocare, mentre per quanto riguarda Padella i medici gli hanno dato 2-3 giorni di riposo assoluto. Lanzafame? Sta meglio, ha già fatto tre allenamenti con noi, domani lo porterò in panchina pronto a entrare, perché comunque ha 30 minuti nelle gambe.
Dalmonte campionato finito? Vorrei dire di no, ma probabilmente sarà così. Vorrei dire di no, perché sappiamo benissimo che sarebbe bello poter disporre di tutti i giocatori che stanno bene, soprattutto quelli che, per caratteristiche, possono cambiare le partite e purtroppo Dalmonte l’abbiamo avuto in poche occasioni nel girone di ritorno, e in quelle occasioni ha fatto la differenza.
Meggiorini? Sta bene come tutti gli altri. Poi posso dire che oggi la squadra si è allenata bene, hanno recuperato tutti, quindi a Frosinone andremo con tutti gli effettivi, per chiudere questo discorso salvezza, che battendo il Brescia sarebbero potuti diventare dei punti playoff.
Questo per sottolineare il valore di questa quadra, il valore di chi ha costruito questa squadra, che siamo io e il ds Magalini, oltre alla società. Io e lui ci troviamo molto bene insieme, è una persona che stimo moltissimo perché è un grandissimo direttore sportivo. Questo è stato un anno difficile, lo ringrazio oggi a titolo personale, ci conoscevamo già da anni e sappiamo come parlarci nei momenti difficili per poter trovare la chiave per venirne fuori e con lui mi trovo veramente a meraviglia.
Il fatto che avremmo potuto fare discorsi playoff con una vittoria nella gara di martedì, è un valore che nessuno ci deve togliere. La sconfitta con il Brescia è immeritata, perché nei primi 35 minuti, chi è stato in campo e chi ha tirato in porta è stato solo il Vicenza. Poi gli errori commessi hanno chiuso la speranza di poter ambire ad un posto nella zona playoff.
La squadra ha fatto un percorso importante fino alla gara con il Cittadella, poi abbiamo perso 3-4 giocatori di spessore, in un momento in cui stavamo trovando continuità e questo ci ha portato a cambiare ancora. È stato un peccato, poi è stata anche colpa nostra e anche colpa dell’allenatore, ma questa è la Serie B. Basti guardare il Cittadella che la scorsa giornata ha vinto grazie ad un’autorete con l’Entella, in 11 contro 10, perché l’Entella, come tutte le squadre di Serie B sono squadre forti e tutte tendono a giocare per vincere.
In queste ultime partite ripeto non siamo stati bravi e fortunati. Bravi perché comunque abbiamo commesso qualche errore, e fortunati perché abbiamo affronto 2-3 partite senza quel gruppo di giocatori che avevano dato la continuità per arrivare alle vittoria con Pescara e Cittadella, ma abbiamo sempre cullato l’idea di poter fare qualcosa di straordinario. Non ci siamo riusciti, perdendo col Brescia, ma non si è fermato il valore di questa squadra e di questo gruppo, che hanno un valore alto per me.
Sei punti a disposizione? Sicuro! Sono d’accordo, noi ci proveremo a dare il massimo, ci sono anche degli avversari come sempre. Anche perché in Serie B occorre giocarli fino alla fine con rispetto e attenzione, perché chi ci sta dietro farà di tutto per provare a fare 6 punti e noi dobbiamo essere bravi a provare a finire al meglio il campionato in queste due partite.
Importanza dei singoli che possono fare la giocata rispetto al gruppo? Nel progetto di questa società, quando sono arrivato qui, sono arrivato per vincere e al primo anno abbiamo vinto. Quest’anno doveva essere un anno di crescita, quindi di consolidamento. Sicuramente ne faremo tesoro quando raggiungeremo la salvezza, faremo tesoro di quanto successo quest’anno per continuare il percorso di crescita, perché il progetto è quinquennale. Questo è il terzo anno e il primo anno di B, come neo-promossi. Il Brescia l’anno scorso giocava in Serie A, quei giocatori giocavano in Serie A e questo ci fa capire il percorso di crescita che dovremmo avere noi”.