Mister Di Carlo ha incontrato la stampa per parlare della sfida contro il Piacenza, in programma domani alle ore 17.30, allo stadio Garilli.

“In casa abbiamo dato continuità alla vittoria contro la Virtus Vecomp, la vittoria con il Cesena è stata fondamentale perché ci siamo uniti con i nostri tifosi e c’è stato qualcosa di emozionante. Nel finale di gara la squadra ha messo in campo maturità e qualità e i nostri tifosi sono stati fantastici nel trascinarci con il loro sostegno. Il Piacenza è una società che è ripartita ed è tornata ad essere protagonista, lo scorso anno è arrivata ad un passo dalla promozione in B, quest’anno ha preso Paponi che ho avuto in Serie A a Parma, soprattutto in casa concedono poco e mi aspetto una partita a scacchi. Dovremo saper osare, perché con le nostre qualità e organizzazione, possiamo ottenere un grande risultato anche lì.

Il Vicenza sta facendo un percorso fantastico, da quando abbiamo iniziato siamo cresciuti molto, dobbiamo crescere ancora però posso dire che allenarli per me è davvero gratificante. C’è il clima giusto con i nostri tifosi e la nostra proprietà per provare a crescere e creare qualcosa di forte, poi dentro abbiamo il fuoco giusto. Questa alchimia che si è creata dobbiamo essere bravi noi a mantenerla con l’atteggiamento e la mentalità vincente e battagliera fino all’ultimo minuto. Il campionato è lungo ma la squadra sta facendo un percorso fantastico, tutti sono a disposizione e tutti vogliono essere protagonisti negli allenamenti e alla domenica nella partita e questo si vede anche in chi subentra nelle gare. Il gruppo sta dimostrando maturità: dobbiamo migliorare il gioco e le scelte finali, gli attaccanti devono essere serviti nel modo giusto, a volte non ci riusciamo, abbassando il ritmo.

Formazione? Per domani recuperiamo Saraniti che però avrà sulle gambe solo due allenamenti, ma perdiamo Zarpellon che è affaticato e per questo non vogliamo rischiarlo. Se stasera guardo la partita del Padova o dell’Italia? Padova, è normale. La gara dell’Italia la registrerò e me la riguarderò perché mi piace la squadra di Mancini e sono felicissimo per lui perché dopo anni bui ha ridato gioco all’Italia, ha dato un’anima e un’organizzazione di spessore europeo ad una squadra con giovani che gioca a calcio e per questo gli faccio i miei complimenti”

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