Mister Di Carlo ha risposto in videoconferenza alle domande dei giornalisti, alla vigilia della sfida contro la Reggina, in programma domani alle ore 15:00, allo stadio Granillo.

Di Carlo: “Convocati? Meggiorini non sarà della partita. Oggi si è allenato ma non è al cento per cento per poter essere con noi. I convocati saranno quindi 23 e non ci saranno gli infortunati Dalmonte, Lanzafame e Meggiorini, mentre Jallow è fuori per squalifica.

Ascoli? Penso che ogni squadra debba essere al cento per cento per provare a vincere le partite, soprattutto noi e a volte non si riesce nemmeno a vincere, nonostante le prestazioni di livello alto. Ad Ascoli non lo eravamo e così i ritmi si abbassano, ci si allunga e la qualità della squadra non viene fuori. Abbiamo capito che la prestazione non è stata all’altezza di quelle dell’ultimo periodo e ogni volta che interpretiamo la gara a basso ritmo, perdiamo. In questo campionato è successo in alcune occasioni e ho fatto presente ai ragazzi che quando non siamo al massimo dobbiamo avere comunque furbizia e intelligenza per portare a casa lo stesso qualche punti. In questo dobbiamo ancora migliorare. I ragazzi comunque ora hanno voglia di riscatto. Domani andremo ad affrontare la Reggina, una buona squadra però la gara andrà interpretata con un atteggiamento diverso e un’attenzione diversa.

Due squadre simili? Loro hanno dei giocatori che stanno facendo la differenza, mentre noi abbiamo la squadra che fa la differenza, questa credo sia la diversità. Tutte e due le squadre con una vittoria possono ambire ad ottenere una salvezza tranquilla e magari a fare qualcosa di diverso, però noi dobbiamo concentrarci sulla nostra partita e cercare di andare a riscattare la sconfitta di Ascoli. In questi giorni ci siamo allenati molto bene e abbiamo recuperato energie fisiche e mentali, sicuramente sarà una partita bellissima perché entrambe le squadre hanno nel Dna lo spirito battagliero ma anche le qualità per vincere la gara.

Non avere la rosa al completo? Purtroppo è un dato di fatto e non possiamo farci niente. L’allenatore deve lavorare al meglio per sfruttare i giocatori che ha a disposizione. Mancheranno i giocatori che hanno alzato il tasso qualitativo della squadra ma abbiamo in rosa altri giocatori che stanno bene e cercheremo di affrontare la gara come abbiamo fatto anche nei momenti peggiori. Non mi sono lamentato in momenti peggiori, non mi lamento di certo ora. Ci sono dei giocatori che ancora non hanno dato quello che potevano dare e hanno voglia di riscattarsi per un’annata che per loro non è stata finora delle migliori. A prescindere da chi scenderà in campo ho detto ai ragazzi che se giochiamo da squadra e su ritmi alti, noi possiamo vincere contro chiunque. Da loro voglio vedere l’atteggiamento, la tensione massima e il coraggio di giocare su ritmi alti e pressare la squadra avversaria. Domani mi aspetto una partita a ritmi alti, con transizioni e gioco veloce e in ogni zona del campo dovremo essere più forti dell’avversario. Quando giochiamo così abbiamo quasi sempre vinto.

Mancini? Nel girone di andata doveva crescere un po’, abituarsi ai ritmi e agli allenamenti della prima squadra. Oggi sta cominciando a fare quel percorso di crescita che ci aspettavamo. Regge l’urto per più tempo ma deve stare sereno e tranquillo, lavorare come sta lavorando e se ci saranno altre occasioni, potrà giocare anche titolare perché il nostro gioco non è basato sul singolo ma sul collettivo. In questo momento comunque Mancini è un giocatore che va considerato di prima squadra e non più della Primavera. Le sue caratteristiche? Fisicamente è molto forte per la sua età, chiaramente in Serie B diventa come molti altri, visto che si confronta con adulti. E’ rapido e veloce nonostante la sua altezza, ha forza. Intuisce dove andrà la palla, ha personalità ed è molto caparbio, un “testone”. Crede nelle cose che fa, però è chiaro che deve crescere, senza avere addosso troppa pressione e aspettativa. Ha tanto per far bene, ma deve ancora cresce. Per quando riguarda le somiglianze, assomiglia fisicamente ad Ibrahimovic, però è ancora presto per accostargli qualche giocatore, visto che il suo percorso di crescita non è ancora completo.

Da Riva forte contributo ad Ascoli? L’ha dato ad Ascoli e mi aspetto che lo dia anche a Reggio Calabria, perché le qualità che ha le conosciamo e le abbiamo viste. Lui ora sta bene e sono convinto che se toccherà domani giocare a lui, farà una prestazione di livello alto e funzionale alla squadra, non viviamo di singoli. Tutti devono lavorare per la squadra, dobbiamo continuare nelle prossime sei partite a fare punti e prestazioni.

La Reggina? Con Baroni ha acquisito maggiori sicurezze, cambiando molti interpreti ma anche il modulo. Una cosa che invidio alla loro squadra è che riescono a mandare in area sempre molti giocatori quando attaccano, cosa che noi per caratteristiche riusciamo a fare meno, noi dobbiamo migliorare invece sotto questo aspetto. Un giocatore come l’ex Bianchi, per esempio, molte volte diventa quasi una punta aggiunta e questo fa parte della mentalità che l’allenatore è riuscito a dare alla squadra, però sono convinto che domani sapremo ribattere colpo su colpo. Con determinazione, aggressività e gioco veloce.

Giacomelli mi ha raggiunto a 268 presenze con la maglia biancorossa, domani mi sorpassa? Bene, allora non lo farò più giocare, così non mi supera, non dovevate dirmelo, voglio mantenere io il quinto posto (ride, ndr). Scherzi a parte, sono contento per lui perché avere giocatori attaccati alla maglia e sempre propositivi è un bene per tutti: per l’allenatore, ai giornalisti fino ai tifosi, perché in società come il Vicenza c’è bisogno di queste figure di riferimento che continuino a fare la storia”.

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