Alessio Curcio ha parlato della sfida di domenica che vedrà i biancorossi sfidare il Teramo.

“La partita di domenica è molto importante per consolidare un posto nei playoff e per mantenere il Teramo a dovuta distanza. Siamo concentrati su questo, ragioniamo partita per partita e vogliamo ottenere il massimo da questa sfida. Nelle sfide importanti questa squadra ha risposto sempre presente, quindi siamo fiduciosi, e pensiamo a conquistare il posto.

L’alternanza di risultati è conseguenza di tutto il momento. Domenica abbiamo fatto un gran primo tempo, abbiamo avuto occasioni anche nel secondo per chiudere la partita o per riconquistare il vantaggio. La nostra condizione mentale è in crescita, anche domenica se avessimo avuto un’altra condizione mentale la partita l’avremmo persa.
Abbiamo analizzato la partita, abbiamo creato 14 palle gol, abbiamo messo sotto per lunghi tratti la Ternana. Poi ci è successo una sorta di blocco che arriva quando andiamo in vantaggio, un blocco non mentale ma di gioco, è come se smettessimo di giocare e aspettassimo la fine della gara.
Dobbiamo capire che anche nel momento in cui passiamo in vantaggio, occorre continuare a proporre gioco, così come quando sei in parità o in svantaggio.

Per fare cose importanti c’è bisogno dell’aiuto di tutti sia dentro che fuori, la negatività è presente e va ad influenzare questa lunga mancanza di risultati in casa. In questo momento, invece c’è bisogno di un modo di vedere le cose positivo piuttosto che negativo. Vedere le cose in maniera positiva ti aiuta a vivere un presente migliore e può permetterti di raggiungere un obiettivo o dei risultati importanti.

Domenica eravamo propositivi, carichi, sul pezzo. Poi dopo si è creata una situazione mentale dove sembrava che ogni palla nella nostra area, diventasse gol. Dobbiamo riuscire insieme all’aiuto di tutte le componenti: squadra, società, tifosi, giornalisti, a tirarci fuori da questo momento, uniti si può provare a fare un finale di stagione importante. I tifosi sono sempre vicini a noi, ci incitano sempre. Poi è ovvio che quando non vinci da novembre in casa è giusto fare sentire il proprio disappunto a fine partita.

Monza è passato, l’amaro in bocca c’è stato per una settimana, perché uscire in quel modo quando hai messo sotto una squadra che si è rinforzata tanto non è da tutti. La differenza tecnica in campo io non l’ho vista. Poi ci sono episodi che possono girare a favore o a sfavore. La cosa positiva da prendere è il modo in cui si è affrontata la partita col Monza così come la partita con la Ternana. Questi sono punti importanti per mettere le basi per un finale di stagione che speriamo sia importante.

In questo girone il livello è molto competitivo, anche le squadre piccole sono attrezzate, vendono cara la pelle, molto aggressive e valide agonisticamente parlando. Ogni partita è molto difficile perciò bisogna affrontarle tutte con la giusta carica. Il problema è nel gioco, quando incontri squadre abituate a giocare in maniera agonistica andiamo in difficoltà.
Questa è una squadra che ha bisogno di giocare a calcio, si esprime al meglio quando gioca, non quando si fa trascinare dai momenti della partita.

Anche io mi aspettavo di più a livello di gol, nella prima parte non capivo perché io non riuscissi ad esprimermi qualitativamente come era solito fare. Ma mi è stato chiesto di sacrificarmi, di correre tanto, di mettermi a disposizione della squadra, e di tutto quello che poteva far bene alla squadra. Il mio finale di stagione spero sia positivo e sono a disposizione della squadra che è quello che ho fatto dall’inizio dell’anno, ed è fondamentale perché il calcio è uno sport di squadra”.

Condividilo!