Le dichiarazioni al termine del match di Giovanni Colella, Nicola Bizzotto e Stefano Giacomelli.

Colella: “Se fai 5 minuti da “scemo” contro le squadre forti è ovvio che perdi la partita. Prima e dopo quei 5 minuti la partita è stata diversa. Non si può perdere così la testa, dopo lo svantaggio della prima rete dovevamo restare tranquilli, non c’era alcun motivo per agitarsi perché c’era tutto il tempo per recuperarla. Invece abbiamo subito il 2-0 e a momenti stavamo prendendo il 3-0, come se la partita fosse finita. Abbiamo compiuto 3 errori clamorosi e 2 ci sono costati i gol. Ma quanti tiri abbiamo fatto? Evidentemente è un momento dove non siamo lucidi. Non c’è stata sufficiente rabbia dopo lo svantaggio. Arrabbiato? No, sto pensando, sarebbe più semplice arrabbiarsi. Devo rimanere lucido e cercare di tirare fuori quel poco di positivo che c’è e lavorare sugli errori. Nel primo gol ci può stare l’errore, nel secondo no.
Oggi per un motivo o per l’altro siamo mancati tutti. Loro in questo momento sono più forti di noi e occupano quella posizione in classifica meritatamente. I numeri purtroppo danno delle risposte. L’approccio alla gara è stato buono, il primo errore ci può stare, il resto no. In settimana ne parlerò con i ragazzi. Oggi non avrei giustificato l’atteggiamento avuto sul secondo gol nemmeno se fossimo stati al 95’”.

Bizzotto: “Il risultato è stato frutto di 10 minuti di nostro blackout. Io per primo mi assumo le mie responsabilità dato che purtroppo nel primo gol ho peccato di un po’ di sufficienza, da lì sono seguiti 7-8 minuti in cui ci siamo fatti mettere in difficoltà come non è successo nel resto della partita. Quindi il rammarico più grande è questo, perché il risultato finale si è deciso in quei 7-8 minuti. Purtroppo abbiamo pagato quel blackout. Il 2-0 nasce da una palla inattiva nostra, bisogna riuscire ad essere più equilibrati in certi momenti. Nel senso che una volta subito il gol la troppa voglia di recuperare la partita, ti porta a scoprirti e queste partite si decidono sugli episodi. Sono errori che non vanno fatti e ci dispiace perché è un derby, una partita sentita e non è questo l’epilogo che volevamo. Dovevamo fare qualcosa in più, come ha detto il mister ci sta di subire uno schiaffo ma non bisogna farsi trasportare dalle emozioni, perché la partita si è decisa lì. Non è giusto dare la priorità alla partita di Monza perché a Bolzano andiamo a incontrare un avversario che sta facendo bene, è un campo molto difficile, è una squadra quadrata che ogni anno esprime un buon calcio; non è facile andare a fare punti là. Concentriamoci prima su Bolzano, abbiamo una settimana di tempo. Ovviamente la partita di Monza è molto importante anche perché ci portiamo dietro un’arrabbiatura importante da mercoledì, ma non commettiamo l’errore di andare già con la testa a mercoledì. Anzi la partita di domenica a livello mentale potrebbe permetterci di andare a Monza con maggiore attenzione”.

Giacomelli: “Ho avuto un po’ di dolore al flessore già in settimana dopo il Monza, giovedì infatti ero stato fermo. Spero di essermi fermato in tempo e che non sia nulla di grave. La prima mezzora è stata equilibrata dove si vedeva che era una partita importante e tirata tra due squadre forti, purtroppo abbiamo commesso quei due/tre errori che ci sono costati la partita, non possiamo permettercelo, sono errori che possono capitare ma dobbiamo cercare di limarli il più possibile, abbiamo rovinato la partita. Poi ci abbiamo provato, non credo che questa squadra abbiamo mollato, ci abbiamo provato con le forze che avevamo, purtroppo non siamo riusciti a creare occasioni. Dispiace molto, c’erano tantissimi tifosi allo stadio, ma siamo i primi consapevoli a dover invertire la rotta in casa, quindi c’è ancora tanto da fare. Mercoledì è stata fatta una grande partita purtroppo il risultato non ci ha premiato, e anche qualcos’altro. Ci dobbiamo rimettere sotto a lavorare, è una settimana in cui dobbiamo recuperare forze e energie e pensare alla prossima settimana che credo da domenica sarà la più importante della stagione. Noi possiamo fare e dobbiamo fare di più”.

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