Il commento del ds Federico Balzaretti, al termine della sessione estiva di calciomercato.

“La cosa più importante, lavorare e ringraziare chi ha lavorato con me, a prescindere dal giudizio sul mercato che può essere positivo, meno positivo, ma non ha importanza, la cosa più importante, è che ci tengo a ringraziare innanzitutto la proprietà, il patron, il presidente, i soci che insomma mi hanno messo a disposizione risorse importanti e che mi sono stati tanto, tanto vicini in questi due mesi, quindi a loro sicuramente ringraziamento più importante. Poi sicuramente al direttore generale Paolo Bedin, a Francesco Vallone, il Direttore Tecnico, a tutta l’area scouting, al Mister. Anche noi siamo una squadra nella squadra ed è giusto ringraziare veramente chi ha lavorato con me 24 ore al giorno.
Ora ci sarà modo di concentrarsi finalmente su un campionato e stare vicino il più possibile alla squadra e fare in modo che si raggiungano i risultati, questa è la cosa importante.

Avete visto che mercato è stato, è stato sicuramente un mercato con tante entrate, con tante uscite e abbiamo cercato di creare valore ad un gruppo, non solo nell’immediato, ma anche in prospettiva con tanti giovani. Sono arrivati 14 giocatori, più due, che sono rientrati dai prestiti, Ierardi e Busatto, per un’età media di 23 anni, abbiamo insomma sicuramente cercato di portare giocatori che hanno potenziale, che possono essere un valore per il club nell’immediato e nel futuro.

Abbiamo abbassato tanto l’età media, siamo passati dai 32 anni, più o meno della scorsa stagione, ai 26 di quest’anno. La politica è stata quella di creare un gruppo forte, ma che abbia una progettualità, che abbia un futuro importante, aldilà della stagione. E’ stato speso tanto in termini di tempo, anche in termini economici, e a livello di budget anche nelle uscite, perché ci sono state tante uscite, tanto importanti, ma era quello che volevamo, creare un gruppo, ripeto, che abbia futuro, che abbia presente, ma soprattutto che abbia un futuro importante.

Questo più o meno è stata l’idea che abbiamo avuto sul mercato, sono arrivati tanti ragazzi che sono stati visionati da un’area scouting importante, e quindi sono frutto, come dicevo prima, del lavoro di squadra che ha visto coinvolte tante persone. Dietro ogni giocatore, dietro ogni acquisto, dietro ogni ragazzo, c’è sicuramente una strategia e siamo molto contenti, ripeto, del lavoro che abbiamo fatto. Sono ragazzi sui quali bisogna lavorarci, ma sono in mani ottime, abbiamo scelto già dall’anno scorso un allenatore che sposa completamente noi e tutti questi valori e quindi, ripeto, dobbiamo lavorare, nel quotidiano, per cercare di creare quello che abbiamo sempre creato, quello che abbiamo sempre cercato di creare, di dare un’identità che vogliamo fortemente. Ci sarà bisogno di tempo, sicuramente ci sono tanti ragazzi nuovi, l’idea chiara è quella di creare un gruppo, di creare una squadra nella quale tutti noi, società, tifosi, ma anche i ragazzi stessi, si possano riconoscere in campo.

La situazione portieri? Volevamo provare a giocare in campo con due portieri (ride, ndr). I portieri possono essere messi in lista di gara in gara, quindi averne quattro non è un problema e verranno valutati ogni settimana. Siamo stati molto contenti della crescita dimostrata nelle ultime settimane, però c’è stata un’opportunità e pensiamo che Desplanches sia un valore per il club e abbiamo deciso di fare questo investimento. Viene da un piccolo infortunio e avrà bisogno di una ventina di giorni per essere a disposizione.

Stoppa? Siamo stati molto bravi in uscita e siamo arrivati a tre giorni dalla fine del mercato con tre slot e questo ci ha permesso di essere sereni e vigili per intervenire. Abbiamo avuto l’opportunità di agire, si è riaperta la possibilità e siamo stati contenti. L’avevamo seguito, ovviamente la Serie B era un palcoscenico importante, tuttavia a Palermo è cambiato sia il mister che il ds e quindi si è riaperta questa opportunità che il ragazzo è stato felice di cogliere.

Il terzino? C’erano due possibilità, Cappelletti non sta ancora benissimo, lui deve stare sereno, sono passato anch’io da questi momenti. Siamo con lui al 100%, dal mister alla società, è un valore per noi e lo aspettiamo a braccia aperte. Abbiano valutato un giocatore che potesse fare sia il braccetto che il quinto difensivo e abbiamo individuato Valietti che volevamo già a gennaio, ma che per motivi burocratici non era riuscito ad arrivare all’ultimo.

Maggio? Abbiamo sempre parlato e abbiamo sempre avuto la speranza, anche per i valori straordinari della persona, però ad un certo punto siamo dovuti andare su un altro profilo. Rimane comunque un grazie enorme per quello che ha fatto la scorsa stagione, perché aveva quasi smesso di giocare, ma per l’amore di questo club è venuto a darci una mano straordinaria nella rincorsa che ci ha portato alla finale playout. Cristian qui avrà sempre braccia aperte perché è un valore per questa società in qualsiasi veste.

Squadra sbilanciata? Il messaggio che voglio dare è quello di una squadra coraggiosa e arrembante che abbia questa identità e che vada in avanti. Non sarà facile ma crediamo nei ragazzi al 100% e anche di più. Vogliamo una squadra dominante, che prenda la partita in mano, che voglia incidere in ogni fase del gioco, devono essere protagonisti in campo e divertirsi. Abbiamo le caratteristiche per poter lavorare in entrambi le fasi, ma per attitudine e indole saremo più offensivi. Poi si può difendere basso o alto ma è l’atteggiamento a non dover mancare.

Budget? La proprietà non mi ha mai negato nulla, nemmeno l’ultimo giorno e mi hanno dato carta bianca per investire e mettere a segno questi colpi. E’ stabilito un budget, questa è una società che lavora per budget, una società molto ben strutturata ma non si sono mai tirati indietro per nessun investimento. Penso si sia visto, magari non saranno arrivati nomi roboanti, ma credo sia stata ben definita con la proprietà la progettualità di club. Sono stati investimenti sui giovani e su giocatori di categoria importanti.

Giacomelli? Ha avuto richieste, lui ci tiene tantissimo a Vicenza, al bene della squadra e ad entrare definitivamente tra le leggende e la storia di questo club. Siamo molto contenti perché lo conosciamo e sappiamo le giocate che ha, sta a lui a mettersi a disposizione del gruppo come sta facendo e a lavorare come ha fatto in ritiro in maniera eccezionale. Poi sarà il mister a decidere come impiegarlo. La forza di questo gruppo deve essere mettere la squadra sopra a tutto e non le individualità. Non esiste Balzaretti, non esiste Baldini, ma esiste il Vicenza. Le gare non si vincono con gli 11 ma con i 16. Il Vicenza viene prima di tutto.

Lista? Il gruppo è fatto di 26 ragazzi, Corradi non rientra in lista ma si allenerà con la prima squadra e a fine anno qualche partita la farà. Eravamo indecisi sull’andare su un difensore perché ci sta dando garanzie importanti ed è a tutti gli effetti in prima squadra, ci puntiamo molto e sta lavorando bene.

Vicenza squadra favorita? Siamo stati coerenti con il nostro lavoro e con le idee che volevamo portare. Siamo stati scelti per un il progetto e l’idea che abbiamo portato e con Vallone stiamo seguendo la linea del club. Ora c’è il lavoro più importante nel trasformare il gruppo in una squadra, non siamo la favorita, ma siamo una squadra ben attrezzata, sicuramente forte ma ci sono altrettante squadre forti come il Pordenone, la Feralapi, la Triestina e il Novara. Dobbiamo dimostrare di meritarci la vittoria sul campo, con il lavoro della settimana. La vittoria deve essere una conseguenza del lavoro svolto in settimana

Uscite? In uscita è stato un mercato molto importante e molto dispendioso, sotto tutti i punti di vista. I giocatori che volevamo far uscire sono usciti tutti, con giorni di anticipo e ciò ci ha permesso di lavorare in serenità gli ultimi giorni per ritoccare la squadra. Siamo contenti di tutti gli acquisti perché erano tutti obiettivi primari. Poi i giovani che sono stati ceduti in prestito, abbiamo un’area che li seguirà e saranno seguiti come se fossero nostri a 360 gradi con dati, video e una persona che li andrà a trovare sul posto. Sono ragazzi che hanno fatto un ritiro straordinario e per un discorso di opportunità e tempo abbiamo preferito mandarli a giocare, sperando abbiano uno spazio importante e speriamo possano rientrare in prima squadra dalla porta principale”.

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